Raccontiamo l'immagine...

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Utente cancellato Utente cancellato Messaggio 31 di 152
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Grazie bravissimiiiiii

Fattore "C" o non fattore "C" questo è il dilemma!!!!

:-))))
Nicola Giaretta Nicola Giaretta Messaggio 32 di 152
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Bellissimi questi racconti e molto istruttivi... Sto imparando ma soprattutto sto apprezzando di più questi scatti. Non che prima non lo facessi ma sapendo cosa ci sta dietro acquistano maggior valore.
Per esempio Fabio scrive che le foto del porciglione sotto la neve sono rare, prima non avevo preso in considerazione questo fatto. La foto chiaramente l'avevo apprezzata ma esclusivamente per la bellezza del soggetto e per la tecnica ma da ignorante non avevo preso in considerazione che potesse essere uno scatto raro.
Un altro esempio è che non avevo considerato, come si evince dal racconto di Luca, che in questi luoghi ci potessero essere tanti fotografi e soprattutto tanti rompi p.... da disturbare e talvolta vanificare la giornata...
Francesca Mattavelli Francesca Mattavelli Messaggio 33 di 152
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Mi intrometto in questo forum prevalentemente maschile :-))) con questa foto:


[fc-foto:1132075901]


Una domenica decido di fare 1 giretto dalle mie parti, pur cosciente che essendo zone di caccia avrei come al solito visto poco, ma non si sa mai....magari il fattore "C" di Remo.... ;-)
Arrivo a piedi in un campo dove sento "vociferare" cince, scriccioli e altri esemplari. Guardo attentamente da lontano i percorsi che fanno i suddetti uccelli per capire dove sarebbe stato meglio piazzare il capanno senza disturbare le loro rotte.
Piazzo il capanno vicino ad una siepina di rose canine sperando di avvistare lo scricciolo. Taglio anche qualche ramo delle piante che ci sono li vicino da mettere sopra il capanno in modo da confonderlo meglio. Sto in attesa almeno 1 ora senza fare lo scatto che volevo allo scricciolo. Nel frattempo vedo arrivare il regolo che si appiglia ad una pianta un po piu lontana dal capanno, becca qualche insettino nei rami e se ne va.
Decido allora di seguire il suo percorso e vedo che si dirige verso un bosco di conifere un po piu lontano. Smonto il tutto :-) e vado proprio la, osservo e noto una bella colonia di regoli che spulcia in mezzo agli aghi dei pini in cerca di cibo... Ripiazzo il tutto in mezzo alle conifere e aspetto. Fattore "C" di Remo Marchetti ahahhah....dopo poco una quindicina di questi minuscoli uccellini si posa proprio di fronte a me ..... non stanno fermi 1 secondo!!! Ma riesco con pazienza a fare qualche scatto decente :-)



Messaggio Modificato (14-01-08 12:05)
Luca Di Paola Luca Di Paola Messaggio 34 di 152
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Grazie mille Francesca per la tua partecipazione!!! ottimo colpo d'occhio ma sopratutto sai osservare molto bene ciò che ti circonda!
a presto
Luca
Utente cancellato Utente cancellato Messaggio 35 di 152
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un'esperienza di quelle che bisogna provare nella vita per un fotonaturalista è l'incontro con l'aquila.

[fc-foto:9237736]


Siamo in Finlandia a Marzo del 2007 piu' precisamente a Kusamo vicino al confine con la russia.
ci troviamo presso un'autogrill con la nostra guida Olli Lamminsalo un marcantonio alto 2 metri che vive allo stato brado alle 19 della sera, dopo un fugace spuntino si parte dalla citta di Kusamo per la destinazione finale a circa 150 km verso nord. Si parte con un mezzo 4x4 sulle bianche strade finlandesi, dopo circa mezz'ora di strada una frenata improvvisa non riesco a capire cosa stia succedendo " white hare " grida la guida !!! sulla strada vede una lepre bianca investita da un'auto quindi si ferma la raccoglie e la mette insieme ai nostri zaini fotografici LOL.
Dopo un paio d'ore arriviamo a destinazione si fà per dire scendiamo dal mezzo, siamo nel bel mezzo del nulla e sono le nove di sera, da dietro un'albero Olli fà uscire la motoslitta con rimorchio ehheheh e dice cominciate a caricare , considerando che siamo in 3 amici piu' lui mi chiedo come faremo a starci tutti !!! alla fine partono la guida al volante con dietro un mio amico sulla sella e un'altro con il bagaglio nella slitta al seguito, e io mi domando ?? lui dice tu Fabio mi aspetti qui tra 40 minuti ti vengo a prendere ; )
Partono... io mi ritrovo nel bel mezzo del nulla da solo alle 10 la sera con una stellata da brivido che non finisce mai, ogni tanto la civetta nana mi fà sapere che non sono solo.
Finalmente dopo quasi un'ora arriva a prendermi e comincia l'avventura, non potete immaginare cosa sia andare in motoslitta di notte in un bosco.
Arrivati al capanno mi riscaldo un poì prima di realizzare che finalmente se saro' fortunato riusciro' a fotografare l'aquila.
Il capanno è una sorte di piccolo manufatto in legno ben isolato e riscaldato, il pavimento in gommapiuma per cui solamente a piedi scalzi ci si mette a dormire verso le 24 nel sacco a pelo, dopo aver posizionato la lepre bianca raccolta come esca per l'aquila.
alle 5,30 del mattino una flebile luce filtra dentro dai vetri a specchio del capanno mi alzo per vedere fuori e mi ritrovo subito un picchio rosso maggiore a pochi metri : )
la giornata passa con momenti di euforia e momenti da occhio che crolla, durante la giornata vediamo passare per ben tre volte l'aquila reale e due volte un'aquila di mare ma non vogliono saperne di scendere.
Avevo quasi perso la speranza ero in quel capanno da 18 ore quando come fosse la provvidenza l'aquila effetua un volo radente sul capanno e dopo circa 5 minuti atterra proprio sulla lepre bianca, come da istruzioni noi immobili come al museo delle cere aspettiamo che l'uccello si tranquillizzi e poi cominciamo a scattare solamente quando l'animale è intento a mangiare, si ferma cinque minuti e poi dopo aver mangiato si invola verso la valle.

Che dire un'emozione che bisognerebbe provare, e io provero di nuovo tra un paio di mesi se tutto và per il verso giusto

spero di non essere stato prolisso ma ho rivissuto anch'io quei meravigliosi momenti passati

Fabio : )
Giuseppe Sedda Giuseppe Sedda Messaggio 36 di 152
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Splendido racconto Fabio, di un avventura di quelle vere......

Saluti,
Giuseppe Sedda.
Luca Di Paola Luca Di Paola Messaggio 37 di 152
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@ Fabio , bellissimo racconto! che invidia!!!!
nel senso buono!
Maricla Martiradonna Maricla Martiradonna   Messaggio 38 di 152
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wow, Fabio, mi sembrava quasi di leggere un romanzo di Jack London!! che avventura memorabile!!
Maricla Martiradonna Maricla Martiradonna   Messaggio 39 di 152
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Ragazzi, perché non mettete sotto le foto raccontate il link a questo forum??


:-)
Utente cancellato Utente cancellato Messaggio 40 di 152
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ehi ma lo sapete che state diventando meglio delle puntate del Dr. House??????

LoL

alla prox puntata :-))))))))))
Nicola Giaretta Nicola Giaretta Messaggio 41 di 152
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Vi invidio da morire per queste belle esperienze e mi avete in qualche modo fatto tornare con la mente ai safari in sud africa che ho fatto qualche anno fa... Purtroppo all'epoca avevo appena iniziato a scattare qualche foto ed in più avevo un'attrezzatura non all'altezza (immaginate un neofita della fotografia con la sua prima reflex comprata 1 mese prima e con un 70-300 senza stabilizzatore seduto su una jeep che lasciavano sempre accesa e che aveva il parkinson... a tutto questo aggiungete la scarsità di schede di memoria e l'impossibilità di scaricarle...).
Grazie a tutti...
Luca Di Paola Luca Di Paola Messaggio 42 di 152
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Ciao a tutti, ringrazio tantissimo tutti i partecipanti a questo forum, sono molto contento che le esperienze raccontate possano servire a tutti noi per crescere ed imparare qualche piccola malizia.
Vorrei raccontarvi questa foto cui sono particolarmente affezionato.

[fc-foto:9130014]

Questo scatto ritrae quella che io chiamo la mia amica civetta: l’origine dello scatto risale a circa tre anni fa nella prima estate in cui mi sono trasferito dalla provincia di Milano a quella di Viterbo, trovammo infatti una casa contornata su due lati da un noccioleto, che nelle albe primaverili ed estive si anima di tutti i suoni possibili: dal merlo alla civetta al barbagianni, al verso sfinente e monotono dell’upupa che alle 6 del mattino farebbe impazzire anche un santo.
Ebbene una sera sento dei merli strillare come pazzi mi affaccio alla finestra della sala e sulla rete di fronte a me, a circa 15 metri, una civetta con qualcosa nel becco , corro a prendere la macchina fotografica ( una nikon d70).. ma troppo tardi ….. la lascio sul tavolo con il vetraccio che allora possedevo un 70 210 e mi rimetto a guardare la tv.. dopo circa mezz’ora ancora un casino infernale, con la coppia di merli che strillava, mi affaccio e scatto qualche … ehmmmm ……” foto?” alla civetta con un bel vermone nel becco … beh in quel periodo ad intervalli regolari i merli, una coppia con nido in zona, mi avvisavano col loro strillare che era arrivata la civetta , si posava sulla rete, controllava la situazione, e volava nella rimessa di attrezzi agricoli sottostante, ma mai entrava nel nido direttamente.
Per quell’anno mi sono accontentato di capire come si muoveva e di vedere come spesso l’attacco combinato della coppia di merli metteva in fuga la civetta , finche non sono apparsi sulla recinzione 2 piccoli che di li a un paio di settimane sono spariti, genitori compresi.
Questa tarda primavera risento i merli e …. la civetta era ancora li sulla recinzione ! con un grosso scarabeo rinoceronte nel becco ! scatto con il mio nuovo 70-200 f 2,8 + duplicatore, luce scarsa foto di cacca!
Continuo per un paio di settimane ad appostarmi alla finestra, ma le foto sono indegne troppo lontano!! ( almeno per le mie possibilità). Decido quindi di scendere nella rimessa e cercare tracce che mi conducano al nido, muovendomi però con molta attenzione per la paura di disturbare la nidiata, trovo vari ossicini, scarti di insetti etc. sotto ad un cumulo di pali , ma li sicuramente il nido non c’era !
Qualche giorno dopo appostato alla finestra riparato dal telo mimetico, vedo che dopo aver utilizzato diversi posatoi elusivi ,si infila fulminea in un tubo di scarico nel muro di cemento armato !! nido trovato .
Il giorno dopo mi sono piazzato a qualche metro di distanza coperto dal telo e sono riuscito a fare qualche scatto non eccezionale dei genitori, che a turno entravano nel nido con l’imbeccata, pero non mi sentivo tranquillo troppo vicino ed avevo paura di stressarli per cui fatti pochi scatti me ne sono andato. Ho quindi piazzato cavalletto, macchina e telo sotto un’ ulivo a circa 3-4 metri dalla recinzione , e… gran fattore “C” dopo circa mezzora arriva la femmina col vermone in bocca! E li il 70-200 è stato sufficiente! Per i primi 10-15 scatti la civetta non si è accorta di nulla, poi sentendo il rumore dello scatto si è girata … ed ecco la foto.
Dopo circa 5-6 giorni ho fotografato anche i piccoli che facevano i primi passi in società.
Spero che quest’anno tornino!
e.. col 300 + il tc 1,4 forse riusciro ad eliminare la casa e le mie finestre sullo sfondo chiudendo maggiormente l'inquadratura.
scusate sono stato un po prolisso !!!

ciao a tutti
Luca
Utente cancellato Utente cancellato Messaggio 43 di 152
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Bellissimo racconto Luca, vissuto e realizzato

Fabio : )
Mauro Borbey Mauro Borbey   Messaggio 44 di 152
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[fc-foto:1132144856]
Valnontey mt. 2000 (Cogne) Valle d’Aosta.

Accolgo con piacere l’invito dell’amico Luca di Paola per la bella e interessante proposta rivolta ai fotografi di natura di commentare le situazioni che hanno portato a realizzare
l’immagine.

Sperando che il lungo racconto non sia troppo noioso…vi ringrazio per l’attenzione.


Novembre 2007, stavo ritornando a valle lungo un sentiero dell’alta Valnontey che costeggia delle pareti di roccia particolarmente ripide, erano le tre del pomeriggio e il sole si era già nascosto dietro le vette più alte.
Sottili nubi bianche velavano a ovest il cielo e diffondevano una luce che rischiarava in parte le ombre della parete, mettendo in evidenza degli insoliti colori delle rocce.
Mi chiesi come mai pur essendo passato molte volte su quel sentiero non avevo mai notato come fosse bella quella parete. Mah! Probabilmente avevo la testa davvero tra le nuvole.
Comunque decisi di fermarmi, perché la bellezza della zona meritava davvero qualche scatto.
Mi fermai, posai lo zaino e misi lo zoom 100/300 sulla macchina per avvicinare la parete e poter scegliere l’inquadratura migliore per fare risaltare al meglio quei colori e scattai alcune foto, poi presi dal taschino del gilet il piccolo binocolo Leica 8x20, che porto sempre con me e mi misi a binocolare le rocce, alla disperata ricerca di un camoscio, perché in quell’ambiente da favola un bel maschio, con il suo bel mantello nero come il carbone, ci sarebbe stato davvero bene.
Binocolai per una decina di minuti ma non vidi nessun movimento di animali, niente Camosci e niente Stambecchi, ma non me ne andai, rimasi lì ad guardare la parete per una buona mezz’ora.
Poi dato che erano quasi le quattro del pomeriggio, di malavoglia decisi di andarmene, anche perché a novembre il buio in montagna arriva presto, io ero ancora in alto e la strada del ritorno era ancora lunga, circa un’oretta per raggiungere il fondovalle.
Intanto la luce era calata di molto ora la parete era completamente in ombra, ma stranamente i suoi colori erano ancora più intensi e più belli. Presi lo zaino e me lo misi sulle spalle e mi incamminai. Ma, fatti pochi passi, percepii con la coda dell’occhio un movimento tra le rocce poco sotto il punto che avevo fotografato, mi fermai, posai lo zaino su un grosso sasso ai margini del sentiero e mi appoggiai sopra per dare più stabilità alla macchina fotografica, impostai una sensibilità maggiore, regolai il WB su ombra e attesi. Non mi sbagliavo, avevo visto giusto, un bel maschio di camoscio stava salendo piano piano una leggera spaccatura sulla parete quasi verticale, mi sistemai bene sullo zaino e lo inquadrai, aspettando che raggiungesse proprio il punto più colorato delle rocce per poi scattare alcuni fotogrammi con pose diverse dell’animale, che in questo raro caso (per me) premiarono la mia pazienza.
Quando si vanno a cercare gli animali selvatici nei loro ambienti naturali, occorre sempre muoversi con discrezione, perché anche se si è soli si è sempre di troppo, più ci si muove e più li si disturba, inoltre bisogna sempre avere a portata di taschino un binocolo per cercarli, perché gli animali durante il giorno si muovono poco, in genere sono nascosti a riposare, quindi per poterli avvicinare e fotografare bisogna vederli prima che loro vedano noi.

Sony Alpha 100 --- ob. 100/300 Minolta --- a 300 mm --- 400 iso --- f 5,6 --- 1/200 sec. ---
WB su ombra.
Luca Di Paola Luca Di Paola Messaggio 45 di 152
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grande Mauro!!!! Grazie!
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