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Maricla Martiradonna

Cos'è questo spazio e come si partecipa

Un invito molto speciale per tutti noi: presentare alla community uno dei nostri "maestri", un grande fotografo del passato più o meno lontano che ha avuto importanza nell'infiammare, alimentare e approfondire la nostra personale (e comune) passione verso quest'arte meravigliosa che è la fotografia.

Realizziamo insieme una resistenza attiva contro la velocità incontrollabile delle informazioni che passano e non lasciano traccia perché soppiantate da altre. Spesso senza peso.

Il materiale praticamente infinito offerto dalla rete ci rende questo compito non particolarmente impegnativo: costruite un percorso su un artista che amate tramite link, fotografie e qualsiasi altra forma di trasmissione di conoscenza e condivisione.

Fate parlare la forza e la bellezza della Fotografia, quella che emoziona e lascia senza fiato!

Quando siete pronti contattatemi e organizzeremo insieme la presentazione del vostro autore.

Rivitalizziamo quell'entusiasmo, quella passione che a volte sono solo sopiti o chiusi dentro di noi: portiamoli fuori e facciamo innamorare anche gli altri dei nostri fotografi più amati...!
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maurizio1953

Sebastiao Salgado

25.04.24, 00:55
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Utente cancellato

Luigi Ghirri

Ciao a tutti buona giornata
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Mario Aliberti

Maestri ammuffiti e ridondanze

Paradossalmente, oggi la Fotografia è diventata difficile, nel senso che tra miliardi di foto scattate e pubblicate quasi quotidianamente, si rischia di allontanarsi, di fuggire, di chiudere tutto e dedicarsi, ad occhi chiusi, a un momento di contemplazione, di stasi, di riposo mentale, di disintossicazione.

L’omologazione di mezzi e idee ha fatto si che l’esternazione delle immagini crei un senso di vuoto, di apatia e di insofferenza che mette a dura prova chi sia alla ricerca di qualcosa di esaltante, magnetico, spiazzante.
E già successo in altri campi, ad esempio quello musicale, che ha avuto e ha ancora una sorte analoga.
Lo ”scovatore” per mestiere deve per forza fare una scelta estetica e ideologica, a monte, e poi faticare e faticare per arrivare a segnalare una singolarità, e quando ci riesce non è detto che sia una vera singolarità o che il suo metodo abbia seguito un percorso, diciamo, pulito!

Perché, col tempo, subentrano fattori che esulano dalla sostanza vera della Fotografia.
I Maestri sono i Maestri! Ma pure loro giungono a un punto della loro esistenza dove l’ironia diventa sarcasmo, dove l’umiltà si traduce in presunzione conservativa, dove il mezzo fotografico assurge a totem intoccabile, dove l’elargizione di consigli “per coloro che si accingono a entrare nel modo fotografico” sono sempre gli stessi ( devi seguire le regole, ma non devi seguirle!) , il cosiddetto “attimo fuggente” ma che in realtà non lo è! Il cuore, la testa, la tecnica, l’occhio……e comincia il calvario!

Una bella amaca, qualcuno vicino che ami e che ti ami, mettendo da parte qualsiasi mezzo di ripresa fotografica, contemplare e riflettere…e quando ti vuoi svegliare….fai un click! Ma uno solo!
13.08.20, 23:17
Paradossalmente, oggi la Fotografia è diventata difficile, nel senso che tra miliardi di foto scattate e pubblicate quasi quotidianamente, si rischia di allontanarsi, di fuggire, di chiudere tutto e dedicarsi, ad occhi chiusi, a un momento di contemplazione, di stasi, di riposo mentale, di disintossicazione.

L’omologazione di mezzi e idee ha fatto si che l’esternazione delle immagini crei un senso di vuoto, di apatia e di insofferenza che mette a dura prova chi sia alla ricerca di qualcosa di esaltante, magnetico, spiazzante.
E già successo in altri campi, ad esempio quello musicale, che ha avuto e ha ancora una sorte analoga.
Lo ”scovatore” per mestiere deve per forza fare una scelta estetica e ideologica, a monte, e poi faticare e faticare per arrivare a segnalare una singolarità, e quando ci riesce non è detto che sia una vera singolarità o che il suo metodo abbia seguito un percorso, diciamo, pulito!

Perché, col tempo, subentrano fattori che esulano dalla sostanza vera della Fotografia.
I Maestri sono i Maestri! Ma pure loro giungono a un punto della loro esistenza dove l’ironia diventa sarcasmo, dove l’umiltà si traduce in presunzione conservativa, dove il mezzo fotografico assurge a totem intoccabile, dove l’elargizione di consigli “per coloro che si accingono a entrare nel modo fotografico” sono sempre gli stessi ( devi seguire le regole, ma non devi seguirle!) , il cosiddetto “attimo fuggente” ma che in realtà non lo è! Il cuore, la testa, la tecnica, l’occhio……e comincia il calvario!

Una bella amaca, qualcuno vicino che ami e che ti ami, mettendo da parte qualsiasi mezzo di ripresa fotografica, contemplare e riflettere…e quando ti vuoi svegliare….fai un click! Ma uno solo!
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