TRA PITTURA E FOTOGRAFIA: DOPO 150 ANNI

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Utente cancellato Utente cancellato Messaggio 31 di 343
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laura fogazza laura fogazza Messaggio 32 di 343
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...penso che principalmente ognuno di noi cerchi qualcosa...e nel cercarlo...a volte (non sempre...ahimé) trova il mezzo o i mezzi giusti...per operare questa ricerca...trovare il mezzo però...non basta e la strada da percorrere, in genere, è molto lunga e tortuosa...come la vita del resto...qual'è il metro per valutare se la nostra strada è quella giusta?...dipende da cosa cerchiamo...e il discorso diventerebbe molto lungo...

...per quanto mi riguarda...mi fa molto piacere l'apprezzamento degli altri...ma certamente non mi basta...e allo stesso tempo...ascolto con attenzione chi stimo, anche chi è, talvolta, agli antipodi del mio modo di pensare e di sentire...ma anche questo, per me, non è sufficiente per ritenere quello che realizzo valido o no...
...in certo senso...forse non mi interessa veramente sapere se quello che realizzo è valido o no...ci interessa sapere se respiriamo bene o no?...in effetti vogliamo respirare, anche in maniera inconsapevole, e se possiamo cerchiamo di "ampliare" la nostra capacità di ossigenazione....ma talvolta vogliamo anche provare a capire che succede se per un attimo...non respiriamo più...cosa accade se il fiato manca...insomma in tutto ciò...gli altri...c'entrano poco...gli altri sono spesso "sfocati"...e distanti...anche se...a volte, ed è una vera fortuna quando capita..., questi "altri"...diventano uno o due o tre o tante...persone affini...sensibilità che si incontrano...si riconoscono...a volte s'intrecciano...si stimano...si rispettano...e badiamo bene ho detto "affini"...perché non c'è niente di più triste di chi cerca solo chi è (o crede che sia) uguale a se stesso....

:-)))
Rosalba Crosilla Rosalba Crosilla Messaggio 33 di 343
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Grazie Nazario dell'invito!
Per me fotografia è emozione e, come tale, se da un lato ha la necessità di rigore e conoscenza, dall'altra DEVE comunicare e nello stesso tempo esprimere emozioni.
Il modo? Tutti i modi, ovviamente, che possono venir da taluni compresi da altri no. Mille linguaggi e mille orecchie, per così dire.
La sperimentazione è sempre ottima perchè fa crescere sia chi la pratica che lo spettatore .. e si cresce fino all'ultimo respiro ;-)



Messaggio Modificato (19:17)
Nazario Melchionda Nazario Melchionda Messaggio 34 di 343
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Risultato travolgente. E'l'ora per pubblicare il mio: MANIFESTO
IL MANIFESTO
Il pittorialismo fu un movimento della fine del XIX secolo nato per elevare il mezzo fotografico al pari della pittura o della scultura. La fotografia venne spesso paragonata con disprezzo a semplice strumento di riproduzione della realtà, a causa del procedimento meccanico e automatico richiesto per la produzione delle immagini. Lo scopo dei pittorialisti fu quello di apportare la manualità e il senso estetico necessario per rendere la fotografia un'opera comparabile a quella delle arti maggiori.

Tra i primi sperimentatori della fotografia nel campo dell'estetica, Gustave Le Gray introdusse nei suoi 12 anni di attività importanti concetti e regole atte a migliorare la pratica fotografica.

Esponenti di spicco della scena britannica furono Henry Peach Robinson e Oscar Gustav Rejlander. Con essi il ritocco fotografico e la stampa combinata raggiunsero la maestria.

Anche se in età matura, 49 anni, Julia Margaret Cameron intraprese l'attività fotografica con vigore e delicato senso estetico, realizzando intensi e profondi ritratti, a volte ispirandosi a scene della bibbia e adoperando qualsiasi mezzo tecnico per raggiungere l'effetto voluto.

La critica che interruppe e fece riesaminare il pittorialismo come tentativo fotografico di imitare la pittura venne da Peter Henry Emerson.

In Russia il pittorialismo si formò attraverso le mostre internazionali e le riviste di fotografia. La critica del periodo riconobbe in Evgenyi Vyshnyakov e Yan Bulgak due esponenti del genere, che si espanse oltre i confini della fotografia per contaminare le arti decorative e la musica.

L'Italia pittorialista nacque alla fine del XIX secolo insieme alla mostre fotografiche di Torino del 1898 e del 1902. La rivista ufficiale del movimento fu pubblicata tra il 1904 e il 1917, con il nome "La fotografia artistica". Esponente italiano di questa forma artistica fu Guido Rey, torinese e ponte tra il pittorialismo e le nuove tendenze americane proposte da Alfred Stieglitz. Più tardi, Domenico Riccardo Peretti Griva riprese i temi della foto pittorica, soffermandosi principalmente sul tema della natura.

Eccellente il costrutto critico-analitico di Zanotti. Ma c'è un però. Ebbene si le mie pittografie non sono fotografie ma quadri. Quindi non si può impostare il razionale sulle eugualianze o sulle similitudini ma in maniera più costruttiva solo sulle differenze perchè fotografia e pittografia sono due modi di fare arte profondamente diversi. La diversità non è sempre presente perchè l'intervento pittorico può essere graduato fino all'estremo limite in un continuum che va dal semplice fotoritocco alla metamorfosi totale.

Troppo facile è scattare un click su una realtà ed è facilissimo rovinarla o fare una banale riproduzione. E' anche troppo facile giudicare l'opera fotografica di un altro ed è facilissimo farlo male. E' quello che avviene molto spesso in FC: il centro votazioni è aperto a tutti, buoni e cattivi. Per es. il fotografo può peggiorare un ritratto o un paesaggio (o banalizzarlo) perché usa un mezzo riproduttore, quasi una clonazione, non può aggiungere nulla di morfologico, anzi può sbagliare e togliere.

Un pittore invece crea dal suo interiore e non ha uno strumento riproduttore. Tuttavia è molto difficile fare il pittore e chi lo fa lo fa a sue spese o a suo danno. Se non fa arte non si guadagna il necessario per vivere. Però il pittore non danneggia ne banalizza mai il reale perché lo raffigura con mezzi interiori e lo trae fuori dal proprio spirito. Inoltre deve avere una sua capacità DNA dipendente per farlo.

In sintesi:

Fotografia = facile riproduzione del reale, facilissimo farlo male, quasi un pericolo. Purtroppo è difficile fare arte perché la creatività ha limiti insuperabili se il fotografo vuole attenersi ai canoni stabiliti dalla comunità di cui fa parte e di cui accetta le regole. Altrimenti viene automaticamente estruso ovvero non fa fotografia e quindi non classificato (come la mia pittografia che non è stata votata:

LA SERRATURA DELLA CABINA N° 6 DEL BAGNO N° 188 A CERVIA (1107)
di Nazario Melchionda
17.10.09, 9:01
89 commenti

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Pittura = difficile riproduzione del reale, difficilissimo fare arte in assenza di creatività. Però non ci sono limiti e quindi la libertà è assoluta. Basta usare pennello, tavolozza e tubetti per i colori.

Pittografia = Attraverso le differenze o le analogie si può argomentare che la pittografia sta a metà strada tra foto e pittura, può migliorare l'una e l'altra ed è per me la strada che dovrebbe percorrere ogni fotografo con la fortuna di saper usare uno strumento adeguato (CS4). Mi chiedo sempre se Giotto avesse avuto Photoshop dove sarebbe arrivato?. Credo che avrebbe amplificato la qualità delle sue opere. Figuriamoci Leonardo. Infatti la Gioconda è un'opera fotografica perché Leonardo aveva nel sangue CS4 e una camera digitale tra le mani.

Conclusioni: Se l'obiettivo è fare arte Fotografia e Pittografia possono andare a braccetto perché condividono lo stesso scopo con regole e strumenti diversi. Il Fotografo deve superare i limiti imposti da una vision integralista e lasciarsi abbandonare dalla creatività anche con la trasgressione. Il Pittografo deve possedere creatività e accettare spesso la emarginazione. Solo i fotografi intelligenti lo accettano e lo fanno sentire uno di loro: E' quello che sta succedendo a me. Ringrazio Bruno Vallarin, Giancarlo Parisi, Marco Zanotti, Marco Bembo, Carlo Pollacci, Claudio Morselli, Arnaldo Pettazzoni, Francesco Liberti, e tanti altri che non dimentico



Messaggio Modificato (3:27)
Nazario Melchionda Nazario Melchionda Messaggio 35 di 343
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Dopo la pubblicazione del manifesto che ho posizionato alla mia prima immagine in FC ne è nato un dibattito a cui rimando per chi volesse approfondire il costrutto

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Utente cancellato Utente cancellato Messaggio 36 di 343
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bene, in sostanza vediamo di fregarcene un po' e lasciamo da parte il nostro amatissimo ego.

Quanto è vero, Laura, siamo piegati su noi stessi, io per primo.

Sarà il caso di guardaci intorno e riconoscere che l'aria per respirare è ovunque.

Personalmente i "sosia" non mi stanno per nulla simpatici.

;-)))

PS ... abbiamo postato nello stesso tempo e il mio intervento può risultare fuori luogo ... chiedo venia.



Messaggio Modificato (19:49)
laura fogazza laura fogazza Messaggio 37 di 343
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Caro Nazario,

...quella del pittorialismo è storia....e come tutti i fatti storici...legata ad un preciso contesto...

...devo dire, però, che questa tua semplice sintesi...facile/difficile....bello/brutto...non è per me assolutamente condivisibile...anzi è, secondo me, una semplicistica e falsa generalizzazione che si basa su un'analisi piuttosto antiquata e oggigiorno paradossale...

...spero che tu non ti offenda per quello che ho appena detto...ma ho l'abitudine di cercare di essere sincera e soprattutto chiara...
Utente cancellato Utente cancellato Messaggio 38 di 343
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laura fogazza laura fogazza Messaggio 39 di 343
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...non è ammissibile parlare della fotografia come:

"Fotografia = facile riproduzione del reale, facilissimo farlo male, quasi un pericolo. Purtroppo è difficile fare arte perché la creatività ha limiti insuperabili se il fotografo vuole attenersi ai canoni stabiliti dalla comunità di cui fa parte e di cui accetta le regole. Altrimenti viene automaticamente estruso ovvero non fa fotografia e quindi non classificato"

...come del resto è inammissibile, per me, parlare di pittura in questi termini:

"Pittura = difficile riproduzione del reale, difficilissimo fare arte in assenza di creatività. Però non ci sono limiti e quindi la libertà è assoluta. Basta usare pennello, tavolozza e tubetti per i colori."


...potremmo parlare per ore tra immagine mentale e immagine reale, riproduzione realistica e pura immaginazione, tra fotografia documentaristica e non, regole pittoriche (perché non è vero che nella pittura non ci sono regole!!), stili e canoni e le loro infinite trasgressioni e superamenti ad opera di artisti avanguardie e quantaltro, tra figurativo e concettuale, tra arte povera e iperreale ecc. ecc. ecc.....insomma...mi pare che il tuo discorso sia un pochino...riduttivo...
Nazario Melchionda Nazario Melchionda Messaggio 40 di 343
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Cara Laura non mi offendo ma mi devo ancora far conoscere ed esprimere a pieno. Le cose vere hanno sempre una storia la cui conoscenza è la base delle ricerca. Il vero ricercatore per capire il proprio contesto e il suo divenire futuro non può non conoscere le basi delle fenomenologie che sono oltremodo esplicative. Abbi fede
Nazario Melchionda Nazario Melchionda Messaggio 41 di 343
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Cara Laura il mio discorso non è riduttivo ma semplificativo per catturare fotografi che non ammettono evoluzioni pittoriche o pittori che disdegnano la fotografia. Inoltre non sono un professionista e quindi chiedo venia se non sono all'altezza di colleghi che hanno il curriculum formativo professionale.
laura fogazza laura fogazza Messaggio 42 di 343
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...bene, mi fa molto piacere che si possa dialogare (perché come spesso abbiamo visto qui su fc...non sempre ci si riesce serenamente...:-)))

...non metto in dubbio che ciascuno di noi (non solo tu...) debba ancora "farsi conoscere ed esprimersi appieno"....
ma il mio discorso non era centrato su di te e sulla tua ricerca...ma su quello che hai detto...sull'idea di "superiorità" della pittura rispetto alla fotografia sulla base di una presunta maggior possibilità, nel fatto pittorico, di esprimere appieno la propria creatività...

...e dove sta scritto? (nota del traduttore: è un modo di dire...non mi interessano le citazioni...bibliografiche!! :-)))

...sono due linguaggi diversi...hanno ambedue storie ed evoluzioni a volte contrastanti altre volte simili...hanno regole e stili e mode...e trasgressioni e superamenti di quelle stesse regole, stili e mode o quant'altro...

...solo nell'ottocento si poteva pensare alla fotografia come "mera rappresentazione...VERA...della realtà"....tanto inchiostro e materia grigia sono passati e trascorsi da allora...

:-)))
laura fogazza laura fogazza Messaggio 43 di 343
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...su questo sono d'accordo....questi due mondi, spesso, sembrano non volersi nemmeno...guardare negli occhi...o almeno parlare...ci sono molti "professionisti" della fotografia che disdegnano altezzosamente tutto quello che "va fuori le righe"....e la cosa più comica è che la maggior parte delle tecniche che oggi utilizziamo deriva, spesso, da quelli che un tempo erano considerati degli "errori fotografici" (vedi il mosso creativo, i vari panning, riflessi e quant'altro...)....
laura fogazza laura fogazza Messaggio 44 di 343
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...d'altro canto...in certo senso...posso capire i pittori che "disdegnano" la fotografia...per un pittore...per uno scultore...la fotografia è pur sempre qualcosa di molto poco "materiale"...e sempre e del tutto (almeno fino ad ora...)...bidimensionale...
chi ama la pittura...il disegno...la scultura...così come chi ama il teatro più del cinema...ama il tatto...l'odore...la tangibile materialità di tutto ciò...
...credo che sia molto raro incontrare delle sensibilità...polimorfe...anche se ormai la multimedialità ci ha abituati a spaziare in diversi meandri....mentali...molto più raramente mentali e corporei allo stesso tempo...
Nazario Melchionda Nazario Melchionda Messaggio 45 di 343
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Cara Laura, ma allora non hai capito che ho nel cuore una opinione personale opposta che verrebbe giudicata trasgressiva a proposito ....della "superiorità" della pittura rispetto alla fotografia ... solo che non voglio correre il rischio di essere massacrato dai "pittori" come invece sono stato massacrato di "fotografi eccellenti". Concludo dicendo a tutti: Se Giotto avesse avuto CS4?? Tra 1000 anni la pittura non esisterà più come è stato per la musica dopo Stravinsky e Hindemith. Infatti dopo aver amato la musica "seria" alla follia oggi ho emozioni orgasmiche ascoltando i Beattles, Billie Holiday e Coltrane.



Messaggio Modificato (20:01)
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