Segnalate e recensite qui le grandi mostre fotografiche imminenti o in corso e i nuovi libri dedicati alla fotografia.
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lucy franco

Alex Webb a Milano con “Where Tomorrow is yesterday: Fotogr

Contrasto Galleria a Milano presenta la mostra di Alex Webb intitolata “Where Tomorrow is yesterday: Fotografie dall'India” .

In un’armonia di luci e ombre, le fotografie, complesse e cariche di colore, conducono l’osservatore alla scoperta di un affascinante territorio e dei suoi abitanti. Scatti di grande fascino, accuratamente costruiti e apparentemente caotici, raccontano all’interno della stessa inquadratura diverse piccole storie.

Webb è facilmente riconoscibile per l'uso intenso del colore, ma ha iniziato la carriera, a metà degli anni Settanta (è nato nel 1952 in California), fotografando in bianco e nero. Proprio quarant'anni fa, nel 1975, durante un viaggio ad Haiti passa al colore.
“Da quel momento” - si legge nella presentazione della mostra sull'India, “il colore diventa una scelta narrativa obbligata, tanto da spingerlo a cercare i luoghi dove la luce e i colori diventano […] elementi di base per comprendere e descrivere un territorio”.
Dal 1976 è membro di Magnum Photos, e negli anni ha pubblicato su importanti riviste come National Geographic, New York Times Magazine, Life Magazine, Geo Magazine. Anche se “si sente piuttosto un fotografo di strada, per l'approccio empatico con cui affronta ogni viaggio, ogni lavoro”.

Dal 24 settembre al 21 novembre 2015
ingresso gratuito
Contrasto Galleria
Milano, Via Ascanio Sforza, 29
contrastogalleria@contrasto.it
http://www.contrastogalleria.com
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lucy franco

Icons and Women: nuova rassegna di McCurry a Forlì

S’intitola Steve Mccurry. Icons and Women la nuova rassegna dedicata al maestro della fotografia moderna che a Forlì presenta una selezione delle sue immagini più famose insieme ad alcuni lavori recenti e ad altre foto non ancora pubblicate nei suoi numerosi libri. Il percorso espositivo, propone un viaggio intorno all’uomo e al nostro tempo, in un’inedita declinazione al femminile.


La rassegna che comprende oltre 180 foto di vari formati, prende le mosse da una straordinaria galleria di ritratti in cui la presenza umana è sempre protagonista, anche se solo evocata. Un melting pot di età, culture, etnie, che McCurry ha saputo cogliere con straordinaria intensità.



STEVE MCCURRY. Icons and Women
Fino al 10 gennaio 2016
Luogo: Musei San Domenico, Forlì
Info: 199.15.11.21
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lucy franco

Wildlife Photographer of the Year, a Milano la mostra del 50

Wildlife Photographer of the Year 2014, la mostra del 50°, fa tappa a Milano.

L'esposizione si sposta in pieno centro, vicino al Expogate, e rientra nel Photofestival e in “Expo in città”. Accanto alle 100 foto premiate, tra cui 7 di fotografi italiani, alcune serate e workshop con gli stessi fotografi protagonisti del concorso.

Il concorso è stato vinto da Nick Nichols, fotografo del National Geographic: la foto premiata (che ha avuto complessivamente la meglio su oltre 42000 da 96 Paesi) è stata scattata con la tecnica dell'infrarosso, che, spiega l'autore, “trasforma la luce e dà la sensazione di un momento primordiale, quasi da creazione biblica”. Il titolo, “The last great picture”, e il soggetto è un branco di leoni nel Serengeti National Park, in Tanzania.


Il vincitore tra i giovani Carlos Perez Naval, aveva 8 anni quando ha scattato la foto che ritraeva uno scorpione che prendeva il sole. Location, Torralba de los Sisones, nel nord est della Spagna. A colpire, il pungiglione sollevato, catturato al primo tentativo di una foto a doppia esposizione.


Un terzo premio è andato, per la prima volta in occasione della 50a edizione del Wildlife Photographer of the Year, a un vincitore scelto dal pubblico da tutto il mondo (People's Choice Award). A vincere è stato Marsel Val Oosten, con "Facebook Update" la foto scattata a un macaco giapponese intento a studiare lo smartphone che era riuscito a strappare a un turista.


Sette premi sono stati assegnati a fotografi italiani: Bruno d'Amicis ha vinto la categoria “Il mondo nelle nostre mani” e altri sei sono finalisti di categoria. Simone Sbaraglia si è imposto nella categoria Mammiferi, Silvio Tavolaro è arrivato primo nella categoria Piante e Funghi; Alessandro Carboni nella categoria Ambienti terrestri, con “Touch of Magic” nella categoria Specie Acquatiche. Cristiana Damiano è arrivata in finale nella categoria Bianco e Nero, e Bernardo Cesare, nella categoria Natural Design.



Wildlife Photographer of the Year
AA.VV.
Fondazione Luciana Malaton
Foro Bonaparte 57 Milano
dal 9 ottobre al 23 dicembre 2015
28.09.15, 17:28
Wildlife Photographer of the Year 2014, la mostra del 50°, fa tappa a Milano.

L'esposizione si sposta in pieno centro, vicino al Expogate, e rientra nel Photofestival e in “Expo in città”. Accanto alle 100 foto premiate, tra cui 7 di fotografi italiani, alcune serate e workshop con gli stessi fotografi protagonisti del concorso.

Il concorso è stato vinto da Nick Nichols, fotografo del National Geographic: la foto premiata (che ha avuto complessivamente la meglio su oltre 42000 da 96 Paesi) è stata scattata con la tecnica dell'infrarosso, che, spiega l'autore, “trasforma la luce e dà la sensazione di un momento primordiale, quasi da creazione biblica”. Il titolo, “The last great picture”, e il soggetto è un branco di leoni nel Serengeti National Park, in Tanzania.


Il vincitore tra i giovani Carlos Perez Naval, aveva 8 anni quando ha scattato la foto che ritraeva uno scorpione che prendeva il sole. Location, Torralba de los Sisones, nel nord est della Spagna. A colpire, il pungiglione sollevato, catturato al primo tentativo di una foto a doppia esposizione.


Un terzo premio è andato, per la prima volta in occasione della 50a edizione del Wildlife Photographer of the Year, a un vincitore scelto dal pubblico da tutto il mondo (People's Choice Award). A vincere è stato Marsel Val Oosten, con "Facebook Update" la foto scattata a un macaco giapponese intento a studiare lo smartphone che era riuscito a strappare a un turista.


Sette premi sono stati assegnati a fotografi italiani: Bruno d'Amicis ha vinto la categoria “Il mondo nelle nostre mani” e altri sei sono finalisti di categoria. Simone Sbaraglia si è imposto nella categoria Mammiferi, Silvio Tavolaro è arrivato primo nella categoria Piante e Funghi; Alessandro Carboni nella categoria Ambienti terrestri, con “Touch of Magic” nella categoria Specie Acquatiche. Cristiana Damiano è arrivata in finale nella categoria Bianco e Nero, e Bernardo Cesare, nella categoria Natural Design.



Wildlife Photographer of the Year
AA.VV.
Fondazione Luciana Malaton
Foro Bonaparte 57 Milano
dal 9 ottobre al 23 dicembre 2015
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lucy franco

MUSEO FOTO FESTIVAL Primo Festival della Fotografia in T

Il Museo della Fotografia del Politecnico di Bari si fa promotore di una manifestazione dedicata all’arte visuale, partendo dalla necessità di far conoscere al grande pubblico alcuni degli autori che hanno indagato il Paesaggio tra la fine del secolo scorso e l’inizio del terzo millennio, le cui foto sono conservate nel Fondo Fotografico del Museo. La collezione non rappresenta una semplice memoria “del come eravamo”, ma un vero e proprio archivio di opere d’arte.

I fotografi, assolutamente liberi nel loro lavoro, hanno concepito un’interpretazione soggettiva e creativa dei Paesaggi urbani, sociali e naturali, rappresentando le modificazioni del territorio in coerenza con la trasformazione dei linguaggi visivi.

Il primo Fotofestival in terra di Bari, che si svolgerà dall' 11 Settembre all' 11 Ottobre 2015, coinvolge anche diversi autori non presenti nell’archivio del Museo, in gran parte giovani emergenti.

Oltre alle mostre e al Convegno "Scrittura della luce _Luce nella scrittura" che l’11 settembre inaugurerà il Fotofestival, sono in programma seminari, workshop, letture di portfolio, presentazione di libri.




http://museofotografiapoliba.blogspot.it/
http://www.poliba.it/it/mdf/museo-fotofestival
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lucy franco

Piergiorgio Branzi fino al 12 sett. alla Leica Galerie, Mila

Fino al 12 settembre 2015 la Leica Galerie in via Mengoni 4 a Milano, ospita trenta scatti del fotografo italiano maestro del ritratto ambientato PIERGIORGIO BRANZI .
Il titolo della mostra è “Flâneur”, come Baudlaire definiva il gentiluomo che vaga per le vie cittadine, immergendosi nei luoghi e provando emozioni nell’osservare il paesaggio. Un approccio sempre seguito da Branzi.

Delle tante anime della fotografia italiana, si legge nella presentazione, Branzi incarna la più colta ed aristocratica. Formatosi nella tradizione figurativa rinascimentale toscana, dotato di una naturale eleganza, presto abbandona la ricerca formale per diventare un maestro del “ritratto ambientato”. Monsignori, bambini, borghesi, paesani, colti di sorpresa, con sottile sarcasmo, restano in equilibrio tra un lirismo sommesso e una vivida caratterizzazione psicologica. L’immagine, rigorosamente bilanciata nella composizione, è per Branzi il prodotto di previsioni, riflessioni, aggiustamenti di tono e tagli in camera oscura, di equilibrio formale e momento decisivo nella ripresa”.

Quasi tutte le fotografie di Branzi in mostra alla Leica Galerie sono stampate con la tecnica Giclée (ugello, in francese). Tecnica nata negli anni Ottanta: una Giclée è una stampa a getto d’inchiostro ma con stampanti professionali, non le inkjet domestiche, su carta o su tela. Il risultato sono stampe dal colore intenso e forti contrasti, più marcati rispetto alla stampa litografica. È la tecnica preferita dagli artisti, conveniente per singole stampe piuttosto che per la produzione di massa, e che fa riaffiorare particolari e dettagli rimasti “sepolti” nella pellicola, e le fotografie trovano una dimensione insieme nuova e antica.
14.07.15, 11:55
Fino al 12 settembre 2015 la Leica Galerie in via Mengoni 4 a Milano, ospita trenta scatti del fotografo italiano maestro del ritratto ambientato PIERGIORGIO BRANZI .
Il titolo della mostra è “Flâneur”, come Baudlaire definiva il gentiluomo che vaga per le vie cittadine, immergendosi nei luoghi e provando emozioni nell’osservare il paesaggio. Un approccio sempre seguito da Branzi.

Delle tante anime della fotografia italiana, si legge nella presentazione, Branzi incarna la più colta ed aristocratica. Formatosi nella tradizione figurativa rinascimentale toscana, dotato di una naturale eleganza, presto abbandona la ricerca formale per diventare un maestro del “ritratto ambientato”. Monsignori, bambini, borghesi, paesani, colti di sorpresa, con sottile sarcasmo, restano in equilibrio tra un lirismo sommesso e una vivida caratterizzazione psicologica. L’immagine, rigorosamente bilanciata nella composizione, è per Branzi il prodotto di previsioni, riflessioni, aggiustamenti di tono e tagli in camera oscura, di equilibrio formale e momento decisivo nella ripresa”.

Quasi tutte le fotografie di Branzi in mostra alla Leica Galerie sono stampate con la tecnica Giclée (ugello, in francese). Tecnica nata negli anni Ottanta: una Giclée è una stampa a getto d’inchiostro ma con stampanti professionali, non le inkjet domestiche, su carta o su tela. Il risultato sono stampe dal colore intenso e forti contrasti, più marcati rispetto alla stampa litografica. È la tecnica preferita dagli artisti, conveniente per singole stampe piuttosto che per la produzione di massa, e che fa riaffiorare particolari e dettagli rimasti “sepolti” nella pellicola, e le fotografie trovano una dimensione insieme nuova e antica.
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lucy franco

Al MU.FO.CO fino al 30 Agosto "Ieri oggi Milano"

Il Museo di Fotografia Contemporanea (Mu.Fo.Co.) di Cinisello Balsamo celebra il capoluogo lombardo, con una Mostra dal titolo “Ieri oggi Milano”. Dal 19 giugno al 30 agosto, per tutta l'estate, una grande collettiva di immagini e video.

Ci sono le fotografie degli autori più noti ma anche quelle di giovani fotografi, e autori rappresentativi della storia della fotografia italiana: più di quaranta con 170 opere realizzate dal secondo dopoguerra ad oggi.
Espongono Giampietro Agostini, Marina Ballo Charmet, Olivo Barbieri, Gianni Berengo Gardin, Gabriele Basilico, Luca Campigotto, Carla Cerati, Giovanni Chiaramonte, John Davies, Paola De Pietri, Paola Di Bello, Peter Fischli e David Weiss, Emilio Frisia, Paolo Gioli, Guido Guidi, Giovanni Hänninen, Mimmo Jodice, Uliano Lucas, Paolo Monti, Toni Nicolini, Enzo Nocera, Federico Patellani, Bernard Plossu, Pietro Privitera, Francesco Radino, Achille Sacconi, Beat Streuli, Thomas Struth, Pio Tarantini, Alessandro Vicario, Massimo Vitali. Si assiste così, percorrendo la mostra, ad un articolato scenario composto di situazioni diverse capaci di stimolare una importante riflessione sui grandi mutamenti che hanno cambiato il volto della città, dal punto di vista urbanistico (dalle macerie e le baracche del dopoguerra alle periferie in crescita, le fabbriche, i grandi cantieri contemporanei, il nuovo volto della città che si fa metropoli), socio-economico (la Milano operaia, le famiglie, i giovani, le donne, la borghesia), culturale (i personaggi del mondo dell’arte, del design, dell’architettura, del cinema).



E info@mufoco.org
INDIRIZZO
Villa Ghirlanda, via Frova 10
20092 Cinisello Balsamo – Milano
Italia
17.06.15, 00:00
Il Museo di Fotografia Contemporanea (Mu.Fo.Co.) di Cinisello Balsamo celebra il capoluogo lombardo, con una Mostra dal titolo “Ieri oggi Milano”. Dal 19 giugno al 30 agosto, per tutta l'estate, una grande collettiva di immagini e video.

Ci sono le fotografie degli autori più noti ma anche quelle di giovani fotografi, e autori rappresentativi della storia della fotografia italiana: più di quaranta con 170 opere realizzate dal secondo dopoguerra ad oggi.
Espongono Giampietro Agostini, Marina Ballo Charmet, Olivo Barbieri, Gianni Berengo Gardin, Gabriele Basilico, Luca Campigotto, Carla Cerati, Giovanni Chiaramonte, John Davies, Paola De Pietri, Paola Di Bello, Peter Fischli e David Weiss, Emilio Frisia, Paolo Gioli, Guido Guidi, Giovanni Hänninen, Mimmo Jodice, Uliano Lucas, Paolo Monti, Toni Nicolini, Enzo Nocera, Federico Patellani, Bernard Plossu, Pietro Privitera, Francesco Radino, Achille Sacconi, Beat Streuli, Thomas Struth, Pio Tarantini, Alessandro Vicario, Massimo Vitali. Si assiste così, percorrendo la mostra, ad un articolato scenario composto di situazioni diverse capaci di stimolare una importante riflessione sui grandi mutamenti che hanno cambiato il volto della città, dal punto di vista urbanistico (dalle macerie e le baracche del dopoguerra alle periferie in crescita, le fabbriche, i grandi cantieri contemporanei, il nuovo volto della città che si fa metropoli), socio-economico (la Milano operaia, le famiglie, i giovani, le donne, la borghesia), culturale (i personaggi del mondo dell’arte, del design, dell’architettura, del cinema).



E info@mufoco.org
INDIRIZZO
Villa Ghirlanda, via Frova 10
20092 Cinisello Balsamo – Milano
Italia
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lucy franco

Howard Schatz dal 28 Maggio alla Triennale di Milano

Alla Triennale di Milano, Viale Alemagna 6, da giovedì 28 maggio a domenica 7 giugno sarà aperta ai visitatori "Body Power", circa 40 scatti del grande fotografo americano Howard Schatz. Le fotografie provengono dai più noti progetti monografici di Schatz: I danzatori di “Dance”, i pugili di “At The Fight” e “Boxing” gli atleti di “Athlete”, i corpi di “Human Body”



Il corpo umano è il protagonista assoluto del lavoro di Schatz, il centro della sua ricerca, che si nutre del movimento nelle forme più estreme, degli studi più sperimentali intorno alla luce e alla potenza cinetica che il corpo umano allenato nel segno dell’arte, o dello sport, è in grado di esprimere.



Le sue foto sono pubblicate nelle maggiori riviste internazionali, da Time a Vogue, da New Yorker a Photo e sono esposte in alcune delle più prestigiose gallerie pubbliche e private.

Telefono per informazioni: +39.02.724341
E-Mail info: info@triennale.org
Sito ufficiale: http://www.triennale.org
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Marina Visvi

Psicologia dell'immagine

"Appare evidente che l’utilizzo delle luci, delle ombre e dei chiaro/scuri dipendano totalmente dalla sensibilità
del fotografo e che questa sensibilità deriva dall’inconscio e da come il fotografo è venuto a patti con la sua controparte Ombra. " (cit.)

o ancora: "Questo incontro ravvicinato ci pone nella condizione particolare di contattare il simbolo o l’archetipo che sta dietro l’animale. Questo perché, l’animale è in noi, nella nostra fisicità corporea, nella nostra capacità intellettiva e nella nostra potenza emozionale. L’animale è racchiuso nella nostre psiche dove si manifesta sotto l’aspetto rappresentativo della nostra brama, animalità in senso negativo oppure rappresentazione della nostra bellezza istintuale. " (cit.)

Ho estrapolato solo due passaggi degli articoli che ci segnali, grazie Marina, argomenti molto interessanti !
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lucy franco

Quinta edizione di MIA FAIR a Milano

Quinta edizione di Mia Fair, la più grande manifestazione fotografica che si svolge a Milano. Le migliaia di fotografie d’autore resteranno in mostra finoa a lunedì 13 aprile. Gli stand, ben 145, si trovano in un luogo destinato a grandi eventi chiamato The Mall. Gli stand sono di gallerie d’ogni parte del mondo che hanno scelto un fotografo, o più autori, da proporre a Milano. A questi stand si sommano i venti dedicati dall’organazzazione di Mia ad autori scelti. Tra questi, special guest è Giovanni Gastel, che presenta un centinaio di polaroid 20x25 degli anni Ottanta e Novanta.
Uno dei temi più trattati dai fotografi in mostra è naturalmente quello del cibo, fulcro dell’Expo che sta per inaugurarsi. Con alcune commistioni molto divertenti tra glamour, cibo e eros.

Sabato 11 Aprile: 11.00 – 21.00
Domenica 12 Aprile: 11.00 – 20.00
Lunedì 13 Aprile: 11.00 – 21.00

The Mall – Porta Nuova Varesine
Piazza Lina Bo Bardi, 1, Milano
Viale della Liberazione / ang. Via Galileo Galilei
Linea Gialla M3 Repubblica

Informazioni
Segreteria Organizzativa MIA Fair
Via San Vincenzo 22 – 20123 Milano
Tel. / Fax +39.0283241412

www.miafair.it
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lucy franco

“Avedon: Beyond Beauty” Gagosian Gallery Roma

“Avedon: Beyond Beauty”, una retrospettiva che include la maggior parte delle fotografie di moda e molti degli iconici ritratti femminili realizzati da Richard Avedon durante la sua originale e prestigiosa carriera, sarà visitabile alla Gagosian Gallery a Roma fino all' 11 Aprile 2015

Nell’arco di sessant’anni, l’artista ha immortalato con originalità, umorismo ed intuizione sia donne famose che sconosciute, celebrità e modelle ma anche parenti ed amici. Affascinato dalla capacità della fotografia di evocare la personalità e raccontare la vita del soggetto, considerava pose, atteggiamenti, capi d’abbigliamento e accessori come caratteristiche vitali e rivelatrici di un’immagine.
“Avedon: Beyond Beauty” sottolinea la forza della rappresentazione, creativa e a volte scioccante, che
Avedon faceva delle donne, dai ritratti intimi alle celebri fotografie di moda realizzate per Harper’s Bazaar,
Vogue, The New Yorker e altre importanti pubblicazioni. Ritraeva modelle in movimento provocandole perché
apparissero curiose, ribelli, esuberanti e sicure di sé.

In mostra anche l’Early Paris Fashion Portfolio, undici immagini commissionate da Harper’s Bazaar tra il 1947 e il 1957, scattate “en plein air” fuori dallo studio immortalando la vita nelle strade parigine: ombrello in mano, una figura appare sospesa mentre salta su un ciottolato; Marlene Dietrich al Ritz si accende fascinosamente una sigaretta indossando un turbante di Dior; una slanciata Dorian Leigh si specchia nel camerino di Helena Rubenstein.



La fiducia e la complicità tra Avedon e i suoi soggetti, ingredienti fondamentali di questa audace sperimentazione, sono ancora più evidenti negli scatti realizzati nello studio, ambiente neutro ed essenziale.

Richard Avedon (1923–2004) è ampiamente noto come uno degli artisti più influenti del ventesimo secolo.

Via Francesco Crispi 16
Roma
T. 39.06.4208.6498 F. 39.06.4201.4765
roma@gagosian.com

Per chi volesse approfondire la figura e l'importante segno lasciato da Avedon nella Storia della Fotografia, segnaliamo anche la scheda a lui dedicata nel forum " I nostri Maestri" qui su Fc.it
http://www.fotocommunity.it/forum/i-nos ... don-359948
09.03.15, 20:34
“Avedon: Beyond Beauty”, una retrospettiva che include la maggior parte delle fotografie di moda e molti degli iconici ritratti femminili realizzati da Richard Avedon durante la sua originale e prestigiosa carriera, sarà visitabile alla Gagosian Gallery a Roma fino all' 11 Aprile 2015

Nell’arco di sessant’anni, l’artista ha immortalato con originalità, umorismo ed intuizione sia donne famose che sconosciute, celebrità e modelle ma anche parenti ed amici. Affascinato dalla capacità della fotografia di evocare la personalità e raccontare la vita del soggetto, considerava pose, atteggiamenti, capi d’abbigliamento e accessori come caratteristiche vitali e rivelatrici di un’immagine.
“Avedon: Beyond Beauty” sottolinea la forza della rappresentazione, creativa e a volte scioccante, che
Avedon faceva delle donne, dai ritratti intimi alle celebri fotografie di moda realizzate per Harper’s Bazaar,
Vogue, The New Yorker e altre importanti pubblicazioni. Ritraeva modelle in movimento provocandole perché
apparissero curiose, ribelli, esuberanti e sicure di sé.

In mostra anche l’Early Paris Fashion Portfolio, undici immagini commissionate da Harper’s Bazaar tra il 1947 e il 1957, scattate “en plein air” fuori dallo studio immortalando la vita nelle strade parigine: ombrello in mano, una figura appare sospesa mentre salta su un ciottolato; Marlene Dietrich al Ritz si accende fascinosamente una sigaretta indossando un turbante di Dior; una slanciata Dorian Leigh si specchia nel camerino di Helena Rubenstein.



La fiducia e la complicità tra Avedon e i suoi soggetti, ingredienti fondamentali di questa audace sperimentazione, sono ancora più evidenti negli scatti realizzati nello studio, ambiente neutro ed essenziale.

Richard Avedon (1923–2004) è ampiamente noto come uno degli artisti più influenti del ventesimo secolo.

Via Francesco Crispi 16
Roma
T. 39.06.4208.6498 F. 39.06.4201.4765
roma@gagosian.com

Per chi volesse approfondire la figura e l'importante segno lasciato da Avedon nella Storia della Fotografia, segnaliamo anche la scheda a lui dedicata nel forum " I nostri Maestri" qui su Fc.it
http://www.fotocommunity.it/forum/i-nos ... don-359948
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lucy franco

STOP TIME di Hiroshi Sugimoto a Modena fino al 7 Giugno

Dall’8 marzo al 7 giugno 2015 Fondazione Fotografia Modena presenta negli spazi espositivi del Foro Boario di Modena una mostra antologica dedicata a Hiroshi Sugimoto, tra i più autorevoli interpreti della fotografia contemporanea internazionale. "STOP TIME" ripercorre l’intera carriera dell’artista, presentando alcune pietre miliari della sua ricerca.

Il percorso comprende inoltre alcuni famosi Portraits di personaggi storici in cera e lavori ispirati ai primi esperimenti fotografici condotti da William Henry Fox Talbot (1800-1877): i Photogenic drawings, ricavate rifotografando i negativi di Talbot e colorando le successive stampe, e i Lightning fields, ottenuti direzionando sulla pellicola fotografica una scarica elettrica da 400 mila Volt con un generatore Van de Graaff. Un altro ambito in cui Sugimoto è significativamente attivo, inoltre, è la produzione di libri d’artista, testimoniata da ben 52 volumi monografici che saranno esposti in mostra.

La meticolosa perfezione delle stampe il risultato di un lavoro imponente, che include un'ampia ricerca preliminare, l'uso di fotocamere di grande formato e delle tradizionali tecniche del bianco e nero. Dal Minimalismo l'autore ha poi tratto una passione rigorosa per la serialit, che lo ha portato ad organizzare il suo lavoro in serie.

“A caratterizzare la pratica artistica di Sugimoto – commenta il curatore Filippo Maggia –, sono l’indagine del passato e la necessità di raffigurare il tempo dandogli corpo attraverso la fotografia. L’approccio dell’artista è meditabondo, lento, giustamente prudente: d’altronde, per sentire il tempo occorre averne piena coscienza e rispetto. Ripercorrendo la carriera di Sugimoto a ritroso, risulta evidente come la sua non sia altro che un’incessante sfida alle potenzialità che la fotografia offre all’artista, come tecnica, linguaggio e strumento di interpretazione del mondo, accompagnata ad un’altrettanto approfondita pratica di altre discipline, come il design e l’architettura”.

Hiroshi Sugimoto (Tokyo, 1948) vive e lavora tra New York e Tokyo.


Dal 08 Marzo 2015 al 07 Giugno 2015
Fondazione Fotografia Modena
info : 059 239888
E-Mail info: mostre@fondazionefotografia.org
http://www.fondazionefotografia.org
09.03.15, 11:36
Dall’8 marzo al 7 giugno 2015 Fondazione Fotografia Modena presenta negli spazi espositivi del Foro Boario di Modena una mostra antologica dedicata a Hiroshi Sugimoto, tra i più autorevoli interpreti della fotografia contemporanea internazionale. "STOP TIME" ripercorre l’intera carriera dell’artista, presentando alcune pietre miliari della sua ricerca.

Il percorso comprende inoltre alcuni famosi Portraits di personaggi storici in cera e lavori ispirati ai primi esperimenti fotografici condotti da William Henry Fox Talbot (1800-1877): i Photogenic drawings, ricavate rifotografando i negativi di Talbot e colorando le successive stampe, e i Lightning fields, ottenuti direzionando sulla pellicola fotografica una scarica elettrica da 400 mila Volt con un generatore Van de Graaff. Un altro ambito in cui Sugimoto è significativamente attivo, inoltre, è la produzione di libri d’artista, testimoniata da ben 52 volumi monografici che saranno esposti in mostra.

La meticolosa perfezione delle stampe il risultato di un lavoro imponente, che include un'ampia ricerca preliminare, l'uso di fotocamere di grande formato e delle tradizionali tecniche del bianco e nero. Dal Minimalismo l'autore ha poi tratto una passione rigorosa per la serialit, che lo ha portato ad organizzare il suo lavoro in serie.

“A caratterizzare la pratica artistica di Sugimoto – commenta il curatore Filippo Maggia –, sono l’indagine del passato e la necessità di raffigurare il tempo dandogli corpo attraverso la fotografia. L’approccio dell’artista è meditabondo, lento, giustamente prudente: d’altronde, per sentire il tempo occorre averne piena coscienza e rispetto. Ripercorrendo la carriera di Sugimoto a ritroso, risulta evidente come la sua non sia altro che un’incessante sfida alle potenzialità che la fotografia offre all’artista, come tecnica, linguaggio e strumento di interpretazione del mondo, accompagnata ad un’altrettanto approfondita pratica di altre discipline, come il design e l’architettura”.

Hiroshi Sugimoto (Tokyo, 1948) vive e lavora tra New York e Tokyo.


Dal 08 Marzo 2015 al 07 Giugno 2015
Fondazione Fotografia Modena
info : 059 239888
E-Mail info: mostre@fondazionefotografia.org
http://www.fondazionefotografia.org
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lucy franco

STARDAST di D. Bailey a Milano fino al 2 Giugno 2015

Ha da poco aperto al Padiglione d'Arte Contemporanea di Milano, e lo resterà fino al 2 giugno, la mostra monografica “Stardust:” oltre 300 scatti dell'inglese David Bailey, un grande fotografo e artista tra i più influenti del nostro tempo, uno dei padri fondatori della fotografia contemporanea.


“Polvere di stelle” è il titolo della Mostra, dove “stelle” significa le celebrità di ieri e di oggi: Jack Nicholson, i Rolling Stones, Kate Moss, i Beatles, Meryl Streep, Johnny Depp e tanti altri.
Ma davanti all'obiettivo di Bailey sono passate anche le persone comuni, che hanno posato per lui per il progetto “Democracy” realizzato tra il 2001 e il 2005.
Attori, scrittori, musicisti, registi, icone della moda, designer, modelli, artisti e persone incontrate nel corso dei suoi viaggi. In tutti gli scatti di David Bailey si può cogliere il coinvolgimento tra il fotografo e il suo soggetto. Tutti “uguali”, vip e comuni mortali, davanti all'obiettivo di una fotocamera.


La mostra “Stardust” è curata dall'autore stesso, che ha selezionato le proprie fotografie scegliendo le più significative o le più memorabili di mezzo secolo di carriera, ed è realizzata in collaborazione con la National Portrait Gallery di Londra

Stardust. David Bailey
1 marzo - 2 giugno 2015
PAC Padiglione di Arte Contemporanea
Milano, Via Palestro 14
Martedì – domenica 9.30-19.30 gio 9.30- 22.30
Ingresso (entro un'ora prima della chiusura) € 8
domenica ore 18 (escluso 5 aprile) visita guidata gratuita
Tel. 0292800917
www.pacmilano.it
09.03.15, 11:07
Ha da poco aperto al Padiglione d'Arte Contemporanea di Milano, e lo resterà fino al 2 giugno, la mostra monografica “Stardust:” oltre 300 scatti dell'inglese David Bailey, un grande fotografo e artista tra i più influenti del nostro tempo, uno dei padri fondatori della fotografia contemporanea.


“Polvere di stelle” è il titolo della Mostra, dove “stelle” significa le celebrità di ieri e di oggi: Jack Nicholson, i Rolling Stones, Kate Moss, i Beatles, Meryl Streep, Johnny Depp e tanti altri.
Ma davanti all'obiettivo di Bailey sono passate anche le persone comuni, che hanno posato per lui per il progetto “Democracy” realizzato tra il 2001 e il 2005.
Attori, scrittori, musicisti, registi, icone della moda, designer, modelli, artisti e persone incontrate nel corso dei suoi viaggi. In tutti gli scatti di David Bailey si può cogliere il coinvolgimento tra il fotografo e il suo soggetto. Tutti “uguali”, vip e comuni mortali, davanti all'obiettivo di una fotocamera.


La mostra “Stardust” è curata dall'autore stesso, che ha selezionato le proprie fotografie scegliendo le più significative o le più memorabili di mezzo secolo di carriera, ed è realizzata in collaborazione con la National Portrait Gallery di Londra

Stardust. David Bailey
1 marzo - 2 giugno 2015
PAC Padiglione di Arte Contemporanea
Milano, Via Palestro 14
Martedì – domenica 9.30-19.30 gio 9.30- 22.30
Ingresso (entro un'ora prima della chiusura) € 8
domenica ore 18 (escluso 5 aprile) visita guidata gratuita
Tel. 0292800917
www.pacmilano.it
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Marina Visvi

Jung e la fotografia

Comprendo la tua perplessità che in fondo è anche la mia. Una community è quello di unire più persone ma a volte questo unire in realtà è più un dividere. Per me, la fotografia è un hobby e spesso mi scontro con persone che invece sono professioniste e che quindi fotografano in maniera impeccabile. Come bene sostiene tu farei due o più canali dove possono postare foto persone con competenze differenti. L'amatoriale imparerà guardando le foto dei professionisti e di rimando i professionisti potrebbero commentare e volte consigliare i non professionisti. Per fare questo però cara Claudine ci vuole maturità da ambo le parti.Per quanto riguarda il modo di fare critica sono perfettamente d'accordo con te. Una critica ben fatta è costruttiva ed aiuta a crescere mentre se è puro attacco personale può bloccare ed inibire. Altro discorso merita la creazione di una foto al pc perché qui io parlerei di IMMAGINE non di foto che è tutt'altra cosa. La foto è bella quando è fotografia, quando riprende il reale, quando si gioca con la luce, le ombre, le profondità di campo e quando il gioco si fa attraverso il corpo macchina e l'ottica. Sono d'accordo per l'aggiustamento in camera oscura ma non sulla creazione della foto al pc perché, ripeto quella è immagine e non foto.
Un caro saluto e grazie per la pazienza con la quale rispondi in italiano.
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