Segnalate e recensite qui le grandi mostre fotografiche imminenti o in corso e i nuovi libri dedicati alla fotografia.
Discussione Ultimo messaggio Riposte / Clic
lucy franco

ancora martedì per visitare "se la guerra è civile" di Letiz

Ultimi giorni di apertura della mostra di Letizia Battaglia, "Se la guerra è civile", presso le sale espositive del Centro Giovanile Stoà, di Busto Arsizio

L’esposizione delle opere di Letizia Battaglia rientra nel cartellone “21052 Contro le mafie - Aspettando Legalitàlia”, e si offre al pubblico come occasione per conoscere un’artista di raro carisma e per apprezzare, attraverso una testimonianza autentica, la forza di chi, da anni, cerca di denunciare la brutalità e l’atrocità della mafia.

qui una galleria con alcuni scatti presenti in mostra

http://milano.repubblica.it/cronaca/201 ... ef=HRESS-8

Grazie ad Antonio Rolandi per la segnalazione



Messaggio Modificato (12:13)
271 Clics
laura fogazza

Francesca Woodman a Roma

Francesca Woodman (1958-1981) ha attraversato questo mondo con la delicatezza della sua giovane vita, ma ha lasciato in eredità alla fotografia un'opera tanto incisiva, una poesia e un grido così potente da farla eleggere tra gli artisti di culto del Novecento. Americana, nata a Denver, ha soggiornato a lungo in Italia e ha trovato nella Roma di fine anni Settanta il luogo in cui sperimentare e ambientare la propria ricerca espressiva. Un volume di Contrasto ricostruisce il periodo romano della Woodman, anche attraverso le testimonianze e i ricordi dei suoi amici di allora. L'editrice Silvana risponde pubblicando il fac-simile di uno dei sei quaderni di appunti in cui l'artista raccolse vecchie foto, pensieri e poesie. Senza volerlo, un libro d'artista.

Francesca Woodman - Gli anni romani, di Isabella Pedicini, 134 pp. 6 ill. a colori e 22 in b/n, Contrasto, 19,90 euro.

Francesca Woodman's notebook, 24 pagg., Silvana, 35 euro.
270 Clics
lucy franco

G.Berengo Gardin "L'Aquila prima e dopo" (2012)

Fresco fresco di stampa ( 2012 )
L'AQUILA PRIMA E DOPO

Autore Gianni Berengo Gardin
Con un testo di Giampiero Duronio

Contrasto



Gianni Berengo Gardin è tornato all’Aquila per testimoniare lo stato in cui è ridotta, una città bloccata e ferita, con un centro storico trafitto da impalcature, nascosto da teli e travi, strade una volta brulicanti di suoni e di vita, ora deserte.
ll rapporto tra Gianni Berengo Gardin e L’Aquila risale a 16 anni fa, quando il fotografo aveva immortalato il calore della gente e la staordinaria archittettura della città. Berengo Gardin ha fotografato e voluto raccogliere in questo volume le stesse situazioni che aveva fermato in passato per rendere ancora più duro e inevitabile il confonto.

La cosa più impressionante, racconta il fotografo è “il silenzio che c’è per le strade. Non passa nessuno, non c’è nessuno. Non ci sono i bambini che giocano, le donne che vanno a fare la spesa, la gente che va in ufficio. C’erano solo quattro cani abbandonati che giravano. E io, che sono abbastanza vecchio, mi ricordo a Roma com’era San Lorenzo dopo il bombardamento degli americani. Avevo 14 anni ed era la stessa cosa. I cani randagi che giravano la città abbandonati, le case puntellate e questo silenzio di morte”.


qui si può sfogliare il libro:

http://www.contrastobooks.com/index2.ph ... ook&id=247



Messaggio Modificato (18:47)
317 Clics
lucy franco

ancora HCB ... ma a Torino

21 marzo – 24 giugno 2012
Palazzo Reale di Torino



Fino al 24 giugno, le storiche e prestigiose sale di Palazzo Reale di Torino ospiteranno la mostra Henri Cartier-Bresson. Photographe, una retrospettiva antologica che rende omaggio al genio francese della fotografia.
In mostra oltre 130 fotografie in bianco e nero, scattate fra i primi anni ’30 e la fine degli anni ’70, concorrono a raccontare la storia di uno sguardo eccezionale, del fotografo che fu definito “l’occhio del secolo”.

Accanto a immagini ormai storiche, nel percorso in mostra sono presenti anche fotografie di persone comuni: donne, bambini, lavoratori, anziani, ritratti nella propria quotidianità. Scatti di getto, dove i soggetti non sono quasi mai in posa, ma vengono sorpresi nell’atto di compiere un gesto o nello svolgersi di una situazione, nel tentativo di rappresentare la realtà senza orpelli, nella sua immediatezza.


“Quando guardo un’opera di Henri Cartier-Bresson – scrive Yves Bonnefoy nel volume Henri Cartier- Bresson. Photographe (1979) – provo dapprima meraviglia che possano essere accadute situazioni così ricche di senso, così intense..” quello stesso stupore che proviamo noi oggi, a distanza di anni, di fronte a queste fotografie senza tempo, capaci di esprimere l’essenza delle cose e di trascinare lo spettatore nella verità dell’attimo immortalato.
262 Clics
vers
le haut