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lucy franco

Wildlife photographer of the year, Milano, fino al 10 dic 20

Fino al 10 dicembre 2017 la Fondazione Matalon(in Foro Buonaparte 67) ospita la mostra Wildlife photographer of the year.

In competizione per la 52a edizione, 50mila scatti realizzati da fotografi professionisti e non, provenienti da 95 Paesi, che sono stati selezionati, alla fine dello scorso anno, da una giuria internazionale di esperti, in base alla creatività, al valore artistico e alla complessità tecnica.

Come sempre sono 100 le immagini scelte dai giurati, suddivise in 16 categorie per questa edizione che per l’Italia è davvero speciale con ben 8 premiati, tra vincitori di categoria e finalisti.
Vincitori, rispettivamente per le categorie Rettili, anfibi e pesci, Piante e funghi e Sul territorio, il lombardo Marco Colombo, con Piccolo Tesoro,

il veneto Valter Binotto con La composizione del vento

e il valdostano Stefano Unterthiner con Spirito delle montagne.

Sono inoltre giunti finalisti Walter Bassi, con Verme ipnotico (categoria Invertebrati), Hugo Wassermann, con Ritiro alpino (categoria Ambiente urbano), Fortunato Gatto con Dopo la tempesta (categoria Terra), Stefano Baglioni con Piccola Stella (categoria Piante e funghi) e Nicola Di Sario con Luce degli occhi (categoria Bianco e nero).


L'acclamata esposizione mostra straordinarie immagini della Terra che riflettono la bellezza e la diversità della natura e evidenziano la fragilità della fauna selvatica sul nostro pianeta.

I paesaggi, il regno botanico e quello animale, immortalati dai fotografi, regalano uno sguardo emozionante ma altresì consapevole quale testimonianza visiva di un ambiente da salvaguardare e preservare.

L’esposizione presenta le immagini premiate a partire dal massimo riconoscimento, il Wildlife Photographer of the Year, assegnato al fotografo americano Tim Laman per lo scatto realizzato nella foresta pluviale indonesiana, Vite intrecciate (categoria The Wildlife Photojournalist Award: Story), che mostra un orangutan del Borneo in via di estinzione a causa della perdita di habitat edel commercio illegale di animali da compagnia.

Il sedicenne Gideon Knight dal Regno Unito ha vinto il Young Wildlife Photographer of the Year con l’immagine fiabesca La luna e il corvo, ripresa vicino alla sua casa di Londra, tra i ramoscelli di un albero di sicomoro che si staglia contro il cielo azzurro e la luna piena.
02.11.17, 00:31
Fino al 10 dicembre 2017 la Fondazione Matalon(in Foro Buonaparte 67) ospita la mostra Wildlife photographer of the year.

In competizione per la 52a edizione, 50mila scatti realizzati da fotografi professionisti e non, provenienti da 95 Paesi, che sono stati selezionati, alla fine dello scorso anno, da una giuria internazionale di esperti, in base alla creatività, al valore artistico e alla complessità tecnica.

Come sempre sono 100 le immagini scelte dai giurati, suddivise in 16 categorie per questa edizione che per l’Italia è davvero speciale con ben 8 premiati, tra vincitori di categoria e finalisti.
Vincitori, rispettivamente per le categorie Rettili, anfibi e pesci, Piante e funghi e Sul territorio, il lombardo Marco Colombo, con Piccolo Tesoro,

il veneto Valter Binotto con La composizione del vento

e il valdostano Stefano Unterthiner con Spirito delle montagne.

Sono inoltre giunti finalisti Walter Bassi, con Verme ipnotico (categoria Invertebrati), Hugo Wassermann, con Ritiro alpino (categoria Ambiente urbano), Fortunato Gatto con Dopo la tempesta (categoria Terra), Stefano Baglioni con Piccola Stella (categoria Piante e funghi) e Nicola Di Sario con Luce degli occhi (categoria Bianco e nero).


L'acclamata esposizione mostra straordinarie immagini della Terra che riflettono la bellezza e la diversità della natura e evidenziano la fragilità della fauna selvatica sul nostro pianeta.

I paesaggi, il regno botanico e quello animale, immortalati dai fotografi, regalano uno sguardo emozionante ma altresì consapevole quale testimonianza visiva di un ambiente da salvaguardare e preservare.

L’esposizione presenta le immagini premiate a partire dal massimo riconoscimento, il Wildlife Photographer of the Year, assegnato al fotografo americano Tim Laman per lo scatto realizzato nella foresta pluviale indonesiana, Vite intrecciate (categoria The Wildlife Photojournalist Award: Story), che mostra un orangutan del Borneo in via di estinzione a causa della perdita di habitat edel commercio illegale di animali da compagnia.

Il sedicenne Gideon Knight dal Regno Unito ha vinto il Young Wildlife Photographer of the Year con l’immagine fiabesca La luna e il corvo, ripresa vicino alla sua casa di Londra, tra i ramoscelli di un albero di sicomoro che si staglia contro il cielo azzurro e la luna piena.
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lucy franco

Sebastião Salgado,“Genesi”a Napoli fino al 28 gennaio 2018

Fino al 28 gennaio 2018 si potrà visitare, presso il Palazzo delle Arti di Napoli, via dei Mille 60, la straordinaria mostra fotografica di Sebastião Salgado dal titolo “Genesi”, con ben 245 immagini in bianco e nero che raccontano ai visitatori la bellezza di un luogo unico e prezioso, da comprendere e salvaguardare: il nostro pianeta.

Sebastião Salgado, nato in Brasile e vissuto tra Londra e Parigi, è il più celebre fotografo documentario dei nostri tempi, che ha scelto di dedicare la propria vita al viaggio e alla scoperta dei luoghi più remoti del nostro mondo. Il progetto fotografico “Genesi” nasce, infatti, da un viaggio durato 8 anni e diventato un tour internazionale di grande successo.

I messaggi trasmessi da questa intensa mostra, composta da 245 scatti in bianco e nero, sono dei più puri e universali: l’amore verso la Terra; la necessità di tutelare il nostro ambiente e il nostro futuro conoscendone i diversi aspetti; l’importanza di assumere, di conseguenza, comportamenti che rispettino la natura, instaurando un rapporto armonico con essa.

“Genesi” è il tentativo artistico di Salgado di realizzare un atlante antropologico del pianeta, ma è anche un segnale d’allarme che ci avverte, foto dopo foto, che il luogo in cui viviamo è sacro e non va distrutto.
E' un suggestivo itinerario fotografico suddiviso in cinque sezioni che ripercorrono le terre in cui Salgado ha scattato le sue fotografie: Il Pianeta Sud, I Santuari della Natura, l’Africa, Il grande Nord, l’Amazzonia e il Pantanàl.
01.11.17, 23:38
Fino al 28 gennaio 2018 si potrà visitare, presso il Palazzo delle Arti di Napoli, via dei Mille 60, la straordinaria mostra fotografica di Sebastião Salgado dal titolo “Genesi”, con ben 245 immagini in bianco e nero che raccontano ai visitatori la bellezza di un luogo unico e prezioso, da comprendere e salvaguardare: il nostro pianeta.

Sebastião Salgado, nato in Brasile e vissuto tra Londra e Parigi, è il più celebre fotografo documentario dei nostri tempi, che ha scelto di dedicare la propria vita al viaggio e alla scoperta dei luoghi più remoti del nostro mondo. Il progetto fotografico “Genesi” nasce, infatti, da un viaggio durato 8 anni e diventato un tour internazionale di grande successo.

I messaggi trasmessi da questa intensa mostra, composta da 245 scatti in bianco e nero, sono dei più puri e universali: l’amore verso la Terra; la necessità di tutelare il nostro ambiente e il nostro futuro conoscendone i diversi aspetti; l’importanza di assumere, di conseguenza, comportamenti che rispettino la natura, instaurando un rapporto armonico con essa.

“Genesi” è il tentativo artistico di Salgado di realizzare un atlante antropologico del pianeta, ma è anche un segnale d’allarme che ci avverte, foto dopo foto, che il luogo in cui viviamo è sacro e non va distrutto.
E' un suggestivo itinerario fotografico suddiviso in cinque sezioni che ripercorrono le terre in cui Salgado ha scattato le sue fotografie: Il Pianeta Sud, I Santuari della Natura, l’Africa, Il grande Nord, l’Amazzonia e il Pantanàl.
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lucy franco

Peter Lindberg "A different vision on fashion photography"

Alla Reggia di Venaria, Torino, fino al 7 Gennaio 2018 c'è la mostra dedicata a Peter Lindberg "A different vision on fashion photography"

Esposte ben 220 delle più belle fotografie di Lindberg, considerato uno dei più importanti fotografi di moda contemporanei. In questi scatti ci sono le più importanti modelle della fine del secolo scorso come Cindy Crawford, Naomi Campbell, Linda Evangelista e molte altre.

Peter Lindberg ha rivoluzionato la fotografia di moda, abbandonando gli scatti freddi e in posa e proponendo invece uno stile disinibito che oltre ad esprimere la bellezza delle modelle vuole esprimerne anche la grazia. Per fare ciò Lindberg si è ispirato al mondo del cinema e della danza.
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lucy franco

ELLIOTT ERWITT "personae" Forlì, fino al 7 gen 2018

ELLIOTT ERWITT presenta "personae" a Forlì - Musei San Domenico - Piazza Guido da Montefeltro fino al 7 Gennaio 2018.

I suoi scatti in bianco e nero sono ormai diventati delle icone della fotografia, esposti con grande successo a livello internazionale, mentre la sua produzione a colori è quasi del tutto inedita. il percorso espositivo mette in evidenza l’eleganza compositiva, la profonda umanità, l’ironia e talvolta la comicità, tutte caratteristiche che rendono Erwitt un autore amatissimo e inimitabile, non a caso considerato il fotografo della commedia umana.

Marilyn Monroe, Che Guevara, Sophia Loren, John Kennedy, Arnold Schwarzenegger, sono alcune delle numerose celebrità colte dal suo obiettivo ed esposte in mostra. Su tutte Erwitt posa uno sguardo acuto e al tempo stesso pieno di empatia, dal quale emerge l’ironia e la complessità del vivere quotidiano. Con lo stesso atteggiamento, d’altra parte, Erwitt rivolge la sua attenzione a qualsiasi altro soggetto.

Con il titolo Personae si allude proprio a questa sua adesione alla vita concreta degli individui e, nello stesso tempo, a un senso della maschera e del teatro, che caratterizza tutta la sua produzione, in particolare le foto realizzate con lo pseudonimo di André S. Solidor.

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lucy franco

"ARAKI", Montecchio Maggiore, fino al 3 dic 2017

Montecchio Maggiore - Fondazione Bisazza
Nobuyoshi Araki presenta "ARAKI"


Fino al 3 dicembre 2017, l'universo del maestro giapponese, dai nudi femminili, alle composizioni floreali qui diventate quasi sensuali, agli scorci cittadini e ai cieli di Tokyo, ritratti nella loro massima esplosione di luminosità. Settanta fotografie inducono l'osservatore ad una profonda riflessione sull’universo femminile, sull’eros e sulla morte, facendogli rivivere anche tutti quegli stati d'animo ad essi correlati.
All'interno del percorso espositivo saranno visibili due video: il primo documenta il dietro le quinte dello shooting della campagna pubblicitaria realizzata per BISAZZA e il secondo è un breve film con un'intervista ad ARAKI.
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lucy franco

Nan Goldin alla Triennale di Milano, fino al 26 nov 2017

Nan Goldin. The Ballad of Sexual Dependency

la Mostra ospitata dalla Triennale di Milano, Viale Emilio Alemagna 6, Milano, fino al 26 novembre 2017, è un diario visivo autobiografico e universale sulla fragilità degli esseri umani, che racconta di vita, sesso, trasgressione, droga, amicizia, solitudine. Un work in progress avviato agli inizi degli anni Ottanta, riconosciuto tra i capolavori della storia della fotografia.

Lo sguardo di Nan Goldin abbraccia ogni momento della propria quotidianità e del proprio vissuto. L’artista fotografa se stessa e le travagliate vicende dei suoi compagni, nella downtown di Boston e New York, tra gli anni ’70 e ’80.

La sua è una fotografia istintiva, incurante della bella forma, che va oltre l’apparenza, verso la profonda intensità delle situazioni, senza mediazione alcuna.

circa 700 immagini a colori montate in sequenza filmica, per una durata di 45 minuti, e accompagnate da una colonna sonora che spazia dal punk all’opera. Completano l’esposizione materiali grafici e alcuni manifesti originali, utilizzati per le prime performance di Nan Goldin nei pub newyorkesi.
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lucy franco

Roma ''77 una storia di quarant'anni fa' fino al 14 gen 2018

’77 una storia di quarant’anni fa nei lavori di Tano D’Amico e Pablo Echaurren

al Museo di Roma in Trastevere piazza S. Egidio, 1/b - fino al 14 gennaio 2018

La mostra è il ritratto dell’umanità, dei fatti e degli eventi accaduti nell’anno 1977, la storia di una generazione e di un paese raccontata attraverso le immagini fotografiche (circa 200 opere) di uno tra i maggiori fotografi italiani e le opere di un artista tra i più interessanti della scena contemporanea.

Si struttura attorno ad aree tematiche: le facce, le feste, le donne, il rapporto uomo-donna, l’opposizione, la morte e il sangue, le lettere, la poesia visiva, la creatività urbana…
Durante lo svolgimento della mostra sono previsti tre seminari tematici con giornalisti, storici, storici dell’arte e protagonisti del “movimento”.
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lucy franco

I GRANDI MAESTRI - ROMA dal 16 nov al 18 feb 2018

I Grandi Maestri si intitola la mostra che si svolgerà al Complesso del Vittoriano, Via San Pietro In Carcere • Roma, da giovedì 16 novembre a domenica 18 febbraio 2018

100 anni di fotografia Leica: una mostra rende omaggio alla prima macchina fotografica 35 mm provvista di pellicola, alla fotografia d’epoca e a tutti gli artisti che hanno utilizzato la Leica dagli anni venti ai giorni d’oggi.
Oltre 350 opere dei maggiori e più prestigiosi autori – da Henri Cartier-Bresson a Gianni Berengo Gardin, da William Klein a Robert Frank, a Robert Capa a Elliott Erwitt e molti altri – decine di documenti originali, riviste e libri rari, fotografie vintage, macchine fotografiche d’epoca, compongono questa ricca esposizione che occuperà le sale del Complesso del Vittoriano di Roma nella sua unica ed eccezionale tappa italiana.

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Luisa Briganti

Il CsfAdams al Prague foto 2017

PRAGUE PHOTO 2017

CSFAdams

The CsfAdams is celebrating 20 years of activities by participating also this year to the Prague Photo exhibition, which by a cheerful coincidence is celebrating its’ 10th anniversary too!!!
We do it by exhibiting our best projects with our best students.
This year we’ll show the works of:

Gabriele Agostini and Marco Di Meo with the project Earth, light, flesh
Luisa Briganti with the project Annuska
Gaia Adducchio with the project Naked:#she
Roberta Marsigli with the project Closer. An Atrocity Exhibition


In the Off section, we’ll show the works of:

Silvia Agostini with the project Alfa day portrait
Emanuela Rizzo with the project Self portrait



Il CsfAdams festeggia i 20 anni di attività partecipando anche quest’anno al Prague Photo che per una felicissima coincidenza festeggia i suoi 10 anni!
Lo facciamo esponendo i nostri progetti e il meglio dei nostri allievi migliori.
Quest’anno esporranno
Gaia Adducchio con il progetto Naked:#she
Gabriele Agostini e Marco di Meo con il progetto Terra, luce, carne
Luisa Briganti con il progetto Annuska
Roberta Marsigli con il progetto Closer. An Atrocity Exhibition

Nella sessione Off esporranno:
Silvia Agostini con il progetto: Alfa day portrait
Emanuela Rizzo con il progetto Self portrait

http://www.csfadams.it/novit%C3%A0/prag ... exhibition

https://www.praguefoto.cz/
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lucy franco

«Mario Dondero, un uomo, un racconto», alla Galleria Ceribel

Le foto di Mario Dondero alla Galleria Ceribelli (Bergamo, via San Tomaso 86)
«Ho cercato di essere il cronista che racconta il grande teatro del mondo»

La mostra propone dall’11 marzo fino a metà maggio un viaggio nella sua poetica e nell’universo di storie che ha raccontato nei suoi viaggi in giro per il mondo.
Si potranno ammirare 60 fotografie, con tantissimi inediti, stampate ai sali d’argento e presentate in formati straordinari realizzati ad hoc.
Da osservare fotografie dei villaggi del Mali, del Senegal, del Niger, dove Dondero tornò ripetutamente soprattutto nel corso degli anni settanta, delle famiglie contadine in Portogallo, Italia, Spagna, di Cuba, negli anni più duri dell’embargo, della vita nella Russia di Putin. Volti, ritratti di uomini e donne, frammenti di vite che ci guardano e ci parlano attraverso l’obiettivo del fotografo, coinvolgendoci nel dialogo appassionato che Mario Dondero ha intessuto per tutta la sua vita con il mondo e la realtà.


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lucy franco

Da Henri Cartier-Bresson a Paolo Pellegrin, a Torino

A Torino, Camera - Centro Italiano per la Fotografia (Via delle Rosine 18, 10123 Torino) festeggia i settant’anni dell’agenzia Magnum con la mostra L’Italia di Magnum.
Da Henri Cartier-Bresson a Paolo Pellegrin, un omaggio a Magnum Photos, la più storica e autorevole agenzia fotografica del mondo – e partner istituzionale di Camera – in occasione del 70° anniversario dalla sua fondazione.
Questo sarà il primo di tre appuntamenti in altrettante città italiane.
Dal 3 Marzo al 21 Maggio 2017 sono venti gli autori che raccontano eventi, personaggi e luoghi dell’Italia dal dopoguerra a oggi. Introdotta da un omaggio ad Henri Cartier- Bresson e al suo viaggio in Italia negli anni Trenta, la mostra prende avvio con due serie, una di Robert Capa e una di David Seymour.

Ci sono immagini di Cinecittà, del trionfo di Cassius Clay alle Olimpiadi di Roma del 1960, dei funerali di Togliatti, ma anche una carrellata sulla spiaggia di Cesenatico con i suoi riti e i suoi miti. Aprono gli anni Ottanta le foto scattate da Scianna a Berlusconi in versione imprenditore, appena prima della discesa in politica.
Non mancano le drammatiche giornate del G8 di Genova e la morte di Papa Giovanni Paolo II. Chiudono il percorso le immagini di Mark Power dedicate a luoghi simbolo della cultura italiana, da piazza San Marco alla Basilica di San Petronio a Bologna, dal Museo del Cinema di Torino al Duomo di Milano.

Gli altri due appuntamenti sono al Museo del Violino di Cremona, con `Life - Magnum. Il fotogiornalismo che ha fatto la storia´ (4 marzo-11 giugno), a cura di Marco Minuz e a Brescia (7 marzo-8 settembre), con tre mostre nell’ambito della prima edizione del `Brescia Photo Festival 2017´.
02.03.17, 10:49
A Torino, Camera - Centro Italiano per la Fotografia (Via delle Rosine 18, 10123 Torino) festeggia i settant’anni dell’agenzia Magnum con la mostra L’Italia di Magnum.
Da Henri Cartier-Bresson a Paolo Pellegrin, un omaggio a Magnum Photos, la più storica e autorevole agenzia fotografica del mondo – e partner istituzionale di Camera – in occasione del 70° anniversario dalla sua fondazione.
Questo sarà il primo di tre appuntamenti in altrettante città italiane.
Dal 3 Marzo al 21 Maggio 2017 sono venti gli autori che raccontano eventi, personaggi e luoghi dell’Italia dal dopoguerra a oggi. Introdotta da un omaggio ad Henri Cartier- Bresson e al suo viaggio in Italia negli anni Trenta, la mostra prende avvio con due serie, una di Robert Capa e una di David Seymour.

Ci sono immagini di Cinecittà, del trionfo di Cassius Clay alle Olimpiadi di Roma del 1960, dei funerali di Togliatti, ma anche una carrellata sulla spiaggia di Cesenatico con i suoi riti e i suoi miti. Aprono gli anni Ottanta le foto scattate da Scianna a Berlusconi in versione imprenditore, appena prima della discesa in politica.
Non mancano le drammatiche giornate del G8 di Genova e la morte di Papa Giovanni Paolo II. Chiudono il percorso le immagini di Mark Power dedicate a luoghi simbolo della cultura italiana, da piazza San Marco alla Basilica di San Petronio a Bologna, dal Museo del Cinema di Torino al Duomo di Milano.

Gli altri due appuntamenti sono al Museo del Violino di Cremona, con `Life - Magnum. Il fotogiornalismo che ha fatto la storia´ (4 marzo-11 giugno), a cura di Marco Minuz e a Brescia (7 marzo-8 settembre), con tre mostre nell’ambito della prima edizione del `Brescia Photo Festival 2017´.
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Artico ultima frontiera alla Casa dei Tre Orci di Venezia

Fino al 2 Aprile 2017 a La Casa dei Tre Oci di Venezia in esposizione le fotografie di Paolo Solari Bozzi, Ragnar Axelsson e Carsten Egevang.
La mostra, intitolata “Artico. Ultima frontiera“, è composta da 120 scatti che raccontano la difesa di uno degli ultimi ambienti naturali non ancora sfruttati dall’uomo, il pericolo imminente del riscaldamento globale, la sensibilizzazione verso i temi della sostenibilità ambientale e del cambiamento climatico, la dialettica tra natura e civiltà.

La mostra propone un’approfondita indagine di un’ampia regione del pianeta che comprende la Groenlandia, la Siberia, l’Alaska e l’Islanda.

in chiusura della rassegna, verrà realizzata un’asta delle fotografie in mostra.
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lucy franco

fino al 4 Giugno 2017 il Forte di Bard ospita Wildlife Photo

Da sabato 4 febbraio 2017, in mostra le immagini premiate alla 52esima edizione della mostra Wildlife Photographer of the Year promossa dal Natural History Museum di Londra. L'anteprima esclusiva per l'Italia è solo al Forte di Bard e resterà aperta al pubblico sino al 4 giugno.

Gli scatti più spettacolari realizzati nel 2016 saranno presenti in Mostra: 100 immagini che testimoniano il lato più affascinante del mondo animale e vegetale, ripresi in ogni angolo del pianeta.

Vincitore assoluto, il fotografo americano Tim Laman con lo scatto “Vite intrecciate”


Molti nomi italiani tra gli autori degli scatti esposti, tra i quali i vincitori , rispettivamente per le categorie Rettili, anfibi e pesci, Piante e funghi e Sul territorio i tre reporter naturalistici Marco Colombo, con “Piccolo Tesoro”, Valter Binotto con “La composizione del vento” e Stefano Unterhiner con “Spirito delle montagne”.

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