"Libertà d'espressione" di Aldo Feroce Foto % Immagini| agorà, agorà-discussioni interessanti, temi Foto su fotocommunity
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Grande scatto!
mi piace la sintesi visiva del soggetto in taglio stretto con lo sfondo confuso e sfocato. Sfondo che appunto per la sua confusione, rappresenta per me il momento storico in cui la povera Italia versa...condivido quindi al 99% l'idea dell'autore/ice.
Io non voglio nessun bavaglio e non voglio che nessuno venga censurato, ma il rosso rappresenta solo una parte di coloro che avendo sani principi non stanno al gioco dell'attuale premier e comunque non rappresenta il mio credo politico di certo...anzi, la storia mi insegna che sia il "rosso" quanto il "nero" sono l'antitesi e la negazione della piena libertà in tutti i suoi campi applicativi. Basta guardare i governi contemporanei sia comunisti che di opposizione quanta "libertà" riescano a garantire ai loro popoli....dove se si limitassero solo a quella di "parola" sarebbe già una grande conquista...e non credo alla storiella del lupo rinsavito per cui i "comunisti" italiani non sono più quelli di una volta...perchè allora dovrei credere che la "destra" di oggi non ha più nulla a che fare con i "fascisti" di un tempo.
Questo è il restante 1% che non condivido affatto su quanto esternato dall'autore/ice.
A proposito di "bavagli"..chi viene accusato e ritiene di esserlo ingiustamente cerca il dialogo e la piena libertà di stampa...addirittura rendendo "pubblici" qualsiasi procedimento che la magistratura dovesse porre in atto. Solo così potrà dimostrare a tutti la sua innocenza...perchè in alternativa "il dubbio" sarebbe per la società una "condanna senza possibilità di appello passata in giudicato"....sempre e solo SE è innocente...;o)
INTERVENTO DELL'AUTORE:
"E' importante chiarire una cosa: la foto è stata scattata il 3 ottobre a Roma in occasione della manifestazione a favore della libertà di stampa e d'espressione.
Due sono i simboli per me: uno la maschera con la cucitura e l'altro le macchie di colore volutamente sfuocate a tutta apertura F 2,8.
La simbologia del rosso o meglio delle bandiere rappresenta tutti coloro che hanno partecipato e che non hanno voglia di mettere il bavaglio... questo almeno per me.
La foto è stata publicata su delle riviste online di informazione quali "Inviato speciale" e "Dezabou". Grazie".
Carlo, come ho scritto >.
Su ciò non ci sono equivoci, e sono totalmente d'accordo col pensiero dell'autore, nonché col tuo.
Sulla realizzazione, soprattutto per quanto concerne l'aspetto grafico, ho invece molte riserve.
Carlo, è proprio lo sfondo forte che la rende unica, come se la maschera fosse nell'interezza della realtà, ma sopratutto quel senso di ansia che provoca il mascherare se stessi e rendere tutto controllabile, perchè la libertà di espressione è un diritto INVIOLABILE, in qualsisi civiltà che si possa definire tale.
E' buona l'idea di partenza. Il messaggio è chiaro. Tuttavia dal punto di vista grafico l'immagine non è risolta: la maschera è sviluppato troppo "semplicisticamente" rispetto allo sfondo, che risulta ben più "pesante", al limite del disturbo visivo.
Parlando di comunicazione e non di tecnica , "quella la si può rivedere sempre dopo nelle sue sfumature e contrasti a secondo di personali visioni " il messaggio invece è esplicito, inequivocabile, con una nota di pregio per l'anonimato portato della maschera, il volto è di tutti gli individui, complimenti per la luminosità dell'idea.
La fotografia, che racconta, che esprime e impone i concetti di sguardi, di persone, di attimi fermati.....la libertà di espressione, Roma, sabato3 ottobre.....ragazzi, adulti, uomini che rappresentano un mondo intero, tutti uniti per urlare il bisogno e la necessità di poter scrivere e dire sempre quello che si sente....
Questa foto merita molto più di un semplice commento, merita una copertina in quelsiasi giornale italiano, perchè da sola riesce a raccontare più di un milione di parole, dentro queste sfumature, questa maschera che chiude e cerca di far esplodere la rabbia, che malgrado le cuciture diventa un urlo di liberazione........questa foto è un CAPOLAVORO, semplicemente.
Tanto di cappello, già sin da ora fra le mie preferite assolute, complimenti all'autore/autrice.
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Francesco Torrisi 12/10/2009 14:13
Grande scatto!mi piace la sintesi visiva del soggetto in taglio stretto con lo sfondo confuso e sfocato. Sfondo che appunto per la sua confusione, rappresenta per me il momento storico in cui la povera Italia versa...condivido quindi al 99% l'idea dell'autore/ice.
Io non voglio nessun bavaglio e non voglio che nessuno venga censurato, ma il rosso rappresenta solo una parte di coloro che avendo sani principi non stanno al gioco dell'attuale premier e comunque non rappresenta il mio credo politico di certo...anzi, la storia mi insegna che sia il "rosso" quanto il "nero" sono l'antitesi e la negazione della piena libertà in tutti i suoi campi applicativi. Basta guardare i governi contemporanei sia comunisti che di opposizione quanta "libertà" riescano a garantire ai loro popoli....dove se si limitassero solo a quella di "parola" sarebbe già una grande conquista...e non credo alla storiella del lupo rinsavito per cui i "comunisti" italiani non sono più quelli di una volta...perchè allora dovrei credere che la "destra" di oggi non ha più nulla a che fare con i "fascisti" di un tempo.
Questo è il restante 1% che non condivido affatto su quanto esternato dall'autore/ice.
A proposito di "bavagli"..chi viene accusato e ritiene di esserlo ingiustamente cerca il dialogo e la piena libertà di stampa...addirittura rendendo "pubblici" qualsiasi procedimento che la magistratura dovesse porre in atto. Solo così potrà dimostrare a tutti la sua innocenza...perchè in alternativa "il dubbio" sarebbe per la società una "condanna senza possibilità di appello passata in giudicato"....sempre e solo SE è innocente...;o)
Maricla Martiradonna 11/10/2009 17:48
INTERVENTO DELL'AUTORE:"E' importante chiarire una cosa: la foto è stata scattata il 3 ottobre a Roma in occasione della manifestazione a favore della libertà di stampa e d'espressione.
Due sono i simboli per me: uno la maschera con la cucitura e l'altro le macchie di colore volutamente sfuocate a tutta apertura F 2,8.
La simbologia del rosso o meglio delle bandiere rappresenta tutti coloro che hanno partecipato e che non hanno voglia di mettere il bavaglio... questo almeno per me.
La foto è stata publicata su delle riviste online di informazione quali "Inviato speciale" e "Dezabou". Grazie".
Carlo Pollaci 11/10/2009 15:38
Carlo, come ho scritto >.Su ciò non ci sono equivoci, e sono totalmente d'accordo col pensiero dell'autore, nonché col tuo.
Sulla realizzazione, soprattutto per quanto concerne l'aspetto grafico, ho invece molte riserve.
Carlo Atzori 11/10/2009 13:52
Carlo, è proprio lo sfondo forte che la rende unica, come se la maschera fosse nell'interezza della realtà, ma sopratutto quel senso di ansia che provoca il mascherare se stessi e rendere tutto controllabile, perchè la libertà di espressione è un diritto INVIOLABILE, in qualsisi civiltà che si possa definire tale.Carlo Pollaci 11/10/2009 8:57
E' buona l'idea di partenza. Il messaggio è chiaro. Tuttavia dal punto di vista grafico l'immagine non è risolta: la maschera è sviluppato troppo "semplicisticamente" rispetto allo sfondo, che risulta ben più "pesante", al limite del disturbo visivo.Arnaldo Pettazzoni 09/10/2009 13:06
Parlando di comunicazione e non di tecnica , "quella la si può rivedere sempre dopo nelle sue sfumature e contrasti a secondo di personali visioni " il messaggio invece è esplicito, inequivocabile, con una nota di pregio per l'anonimato portato della maschera, il volto è di tutti gli individui, complimenti per la luminosità dell'idea.Carlo Atzori 08/10/2009 23:21
La fotografia, che racconta, che esprime e impone i concetti di sguardi, di persone, di attimi fermati.....la libertà di espressione, Roma, sabato3 ottobre.....ragazzi, adulti, uomini che rappresentano un mondo intero, tutti uniti per urlare il bisogno e la necessità di poter scrivere e dire sempre quello che si sente....Questa foto merita molto più di un semplice commento, merita una copertina in quelsiasi giornale italiano, perchè da sola riesce a raccontare più di un milione di parole, dentro queste sfumature, questa maschera che chiude e cerca di far esplodere la rabbia, che malgrado le cuciture diventa un urlo di liberazione........questa foto è un CAPOLAVORO, semplicemente.
Tanto di cappello, già sin da ora fra le mie preferite assolute, complimenti all'autore/autrice.