Raccontiamo l'immagine parte III

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Franco Folgori Franco Folgori Messaggio 76 di 96
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Gero scritto :

I brutos?....
C'è solo da decidere chi fa quello che prende gli schiaffi...

:-)))

Ma Alfredo no ??? ...ahahahahahahahahah...!!!
Gero Merella Gero Merella   Messaggio 77 di 96
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Per me va bene!
ehehehehe...

:-)))
Alfredo Mancini Alfredo Mancini Messaggio 78 di 96
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io non sono molto d'accordo...:-o)
facciamo a sorte....
Gero Merella Gero Merella   Messaggio 79 di 96
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:-)))
Ivan Ancarani Ivan Ancarani Messaggio 80 di 96
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Dal 28 Dicembre al 4 Gennaio Io e Sara Urbinati (la trovate qui http://www.fotocommunity.it/pc/pc/mypics/779104 )abbiamo passato una settimana al Bayerischerwald National Park, in Germania, località che molti degli appassionati conoscono bene e che ho visto essere gettonatissima da molti di voi quest'anno, nello stesso periodo.
Prima di partire, di comune accordo, visto che si doveva trascorrere il capodanno là, si era deciso di alloggiare in un paesello un pò grandino rispetto ai soliti dove ci si ferma quando si và al parco, a circa 40 km abbiamo scelto Deggendorf, per avere qualche opportunità festosa per la notte del 31.
Tale scelta si è alla fine rivelata piuttosto scomoda in quanto, visto il nulla piu assoluto da farsi oltre alle foto,ci siamo ritrovati ad andare al parco tutti i giorni percorrendo cosi, giornalmente, circa 80 km fra andata e ritorno ma.....come si dice....sbagliando si impara!!
Arriviamo a Deggendorf domenica 28, tardo pomeriggio, ci sistemiamo in albergo, prepariamo il tutto per la giornata successiva, cena e a letto presto. Segue un intero lunedi di scatti, Sara è gasatissima e felicissima, quasi commossa, per aver incontrato tutti quegli animali, la sera stanchi ed affamati, cena e a letto prestissimo. Il giorno dopo, martedi 29, stessa bellissima storia e cosi via fino alla sera del 31, capodanno.
Al parco conosciamo altri italiani con i quali trascorriamo, in allegria, la notte dell'ultimo, festeggiamo come tutti e quando ci ritiriamo in albergo decidiamo cosa fare il mattino del primo giorno del 2009.
"Cosa cavolo vuoi fare?? dormiamo un pò di più, poi quando ci svegliamo, senza obblighi e timori dettati dalla sveglia come i giorni scorsi, ci armiamo e partiamo per il parco, come solito"....ok??....ok!!!

Detto...Fatto...alle 08.00 circa ci svegliamo, abbondante colazione, solita routine di sghiacciamento vetri automobile e si parte per percorrere quegli ormai famosi e conosciutissimi 40 KM che ci dividono dal Bayerischer Park.
Durante il tragitto, come sempre, si discute sul giro da fare all'interno del parco e su quali obiettivi usare quel giorno, quali esperimenti fare e chi piu ne ha piu ne metta (lo sapete no?? )
Bene, arriviamo al parco, parcheggiamo, esaminiamo come sempre il numero delle auto presenti nel parcheggio, io dedico 10 minuti del mio tempo al confertevolissimo WC riscaldato del Bayerischer NP, poi torno alla mia auto, dove avevo lasciato Sara ad aspettarmi, mentre espletavo i miei bissogni fisiologici.
Apro il baule, mi carico lo zaino in spalla, mi volgo verso Sara e vedo la sua faccia preoccupatissima, anzi, agitatissima, anzi, senza parole, anzi.....poki secondi, nemmeno il tempo di chiedere cosa fosse successo, e lei scoppia piangere....insito chiedendo e lei risponde :
HUSTON...ABBIAMO UN PROBLEMA!!!
Ed io, prontamente replico :" CHE SUCCEDE??? "
E lei : " EHM EHM...
MI SONO SCORDATA LA MAKKINA FOTOGRAFICA IN ALBERGO!!!...............

Il resto lo lascio immaginare a Voi!!
Questo il risultato:

[fc-foto:15674168]


Scusate il lieve OT ma non potevo resistere, ovviamente, dopo aver chiesto il permesso a Sara, che, anche se si scorda la makkina fotogarfica, è la mia ragione di vita.

Ciao a tutti

Ivan
Luca Di Paola Luca Di Paola Messaggio 81 di 96
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;-))))) ci vogliono 4 sane risate ogni tanto !! grazie mille a tutti!!
Mauro Borbey Mauro Borbey   Messaggio 82 di 96
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L'incontro. L'incontro. Mauro Borbey 13.02.09 23


L’incontro…

Vallone del Flassin mt. 1800 St. Oyen - Valle d'Aosta.

Il racconto è dedicato agli appassionati/e di fotografia naturalistica che non si accontentano solo di guardare l’immagine ma che vogliono scoprirne anche qualche piccolo segreto.

Ottobre.... periodo degli amori del cervo, ero appostato in un canalone tra ginepri e grossi tronchi di conifere abbattute nel periodo del disgelo dalla furia distruttrice di una valanga, ad aspettare che il grosso maschio che difendeva quel territorio si decidesse finalmente ad uscire allo scoperto, era tutto il pomeriggio che bramiva nascosto tra i grandi abeti ma non si decideva ad uscire dal suo sicuro nascondiglio.
Non avevo più molto tempo a disposizione, oramai a pomeriggio inoltrato la luce presto se ne sarebbe andata, a ottobre il buio arriva presto in montagna, poi dovevo ancora ridiscendere tutto il vallone (da sempre preferisco sempre la salita che la discesa), sicuramente sarei arrivato alla macchina con il buio, ma non era questo a preoccuparmi, l’avevo già fatto salendo.
Per poter fotografare i branchi che rientrano nel bosco dai pascoli, bisogna essere lassù all’alba e quindi bisogna partire di notte con la luce della luna, se c’è, oppure bisogna accontentarsi di quella delle stelle, assolutamente non bisogna accendere pile o frontalini…( si può fare solo nel fitto del bosco, lì sei obbligato perchè non ci vedi proprio una mazza!!) altrimenti i cervi ti vedono salire da due km. e quando tu sei lassù loro non ci sono più...
Improvvisamente le fitte lancinanti di un crampo al polpaccio di una gamba si fecero sentire di brutto, obbligandomi ad alzarmi in piedi, non avrei dovuto farlo perché se ci fosse stato un cervo nel canale sicuramente mi avrebbe subito notato, ma il dolore era troppo forte, così restai in piedi, immobile, ad aspettare che passasse in fretta.
Fu così che guardandomi intorno notai che un cervo stava scendendo velocemente lungo la cresta dell’altro lato del canalone.
Presi dal taschino del gilet il piccolo binocolo e vidi che si trattava di un giovane fusone ( il cervo maschio nel suo secondo anno di vita che si riconosce dai cervi adulti perché non ha ancora il palco ramificato ma solo due semplici stanghe) che fortunatamente non mi aveva notato, bene.. pensai, forse è un buon auspicio, finalmente qualcosa si muove, così lentamente mi sedetti di nuovo senza perdere d’occhio quello che faceva il cervo che, arrivato ad un certo punto più o meno alla mia altezza, aveva imboccato una pista che attraversava in piano tutto il canalone e che veniva dritta dritta proprio verso di me.
Le piste dei cervi sono molto visibili, perché sono animali grandi e pesanti che quando si spostano in branco lasciano sul terreno i segni evidenti del loro passaggio, i loro zoccoli spaccano letteralmente il terreno arrivando addirittura a triturare persino il groviglio di rami dei rododendri, aprendo così nel bosco e nei pascoli dei veri sentieri, che vengono usati per spostarsi anche da altri animali, caprioli, camosci, tassi, volpi ecc. Spesso le uso anch’io, si fa meno fatica, specialmente per attraversare gli spessi cuscini dei rododendri che possono talvolta arrivarti anche fino alla vita!
Dovevo fare in fretta, perché il cervo che continuava tranquillamente a venire verso di me, presto mi sarebbe arrivato addosso.
Così mi preparai all’incontro, calai la visiera del cappello mimetico sugli occhi, misi i guanti per mimetizzare anche le mani ( è importante, perché le mani sono bianche e sono visibili anche a lunga distanza e se le muoviamo gli animali le notano subito), ma anche la testa deve essere sempre ben mimetizzata e tante volte occorre mettersi anche il passamontagna ( che ti lascia scoperti solo gli occhi) per impedire che si accorgano del movimento della faccia quando ti guardi intorno.
Infatti gli animali non distinguendo i colori sono più portati a percepire solo il movimento, se incontri un cervo e sei tu a vederlo prima se stai fermo lui ti può anche passare vicino senza notarti, per lui puoi benissimo essere solo un tronco,
certo devi avere il vento a favore, non devi averlo allarmato, ma può capitare.
Una volta accompagnai un mio amico a fotografare i caprioli e lo piazzai su un cocuzzolo nel centro di una radura da dove dominava tutto il perimetro del bosco e i loro pascoli, io andai più distante e mi nascosi dietro a degli abeti, bene.. appena finii di sistemarmi guardai verso la sua direzione e vidi la sua testa pelata brillare sotto il sole come il faro acceso di un’isola che girava a 360°, infatti in un raggio di un km da lui quel pomeriggio non ne uscì a pascolare nemmeno uno… mi ero dimenticato di dirgli di mettersi un berretto….
Cercando di stare il più possibile nascosto dietro al sacco da montagna che avevo posato su un masso da dove mi usciva solo la testa puntai il tele verso il larice dai bei colori che si trovava ad una quindicina di metri dal mio nascondiglio, la pista passava proprio lì sotto e attesi, cercando di rimanere calmo.
Dopo pochi secondi lo vidi materializzarsi nel mirino della macchina, proprio davanti al larice dagli gli aghi color dell’oro dove si fermò, odorando a lungo l’aria, sicuramente aveva sentito il mio odore, ma non si spaventò, rimase immobile, più incuriosito che allarmato.
Poi sentendo probabilmente il rumore metallico del clic della macchina in un balzo abbandonò la pista e scese a rotta di collo il ripido canalone, scomparendo ben preso alla mia vista, probabilmente si stava chiedendo che cosa ci fosse lì ad aspettarlo….
Contento, raccattai la mia roba, la misi nel sacco e prima di abbandonare il mio nascondiglio e di scendere a valle cercai di sistemarlo un po’meglio, per la prossima volta, mi dissi, non avevo certo l’intenzione di rinunciare a fotografare il grande vecchio!!Anche se questo mi sarebbe costato, un’altra levataccia e un’altra bella sudata!!
Grazie per l’attenzione…
Mauro
Gero Merella Gero Merella   Messaggio 83 di 96
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Ripeto il commento che ho fatto sotto la foto.
GRANDE!!!
Mi sono riletto il racconto 3 volte...
Che invidia....
Se un giorno riusciro' ad avere un tele degno di questo nome mi prenoto per una giornata con te.
Giuro che non ho problemi ne a svegliarmi all'alba ne a camminare in montagna per ore anche ad alte quote...non disturbo...non mangio non bevo non fumo non sporco e sto sempre zitto.

:-))))
Mauro Borbey Mauro Borbey   Messaggio 84 di 96
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Grazie mille Gero sei molto gentile, il tuo commento mi ha lusingato e per me sarà un piacere accompagnarti.
Gero Merella Gero Merella   Messaggio 85 di 96
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Una curiosita' Mauro...
Qui non credo te lo sia portato ma ho visto che in tante occasioni hai il cane con te (quale miglior compagno?)
:-)

Non scappano gli altri animali vedendolo?
Michele Ferrato Michele Ferrato Messaggio 86 di 96
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Mauro la passione è passione e si vede che tu ne hai tanta come tutti noi daltronte, chi in un modo chi in un'altro cerchiamo nella natura quello che la vita non è più capace di offrirci,grande racconto che mi ha appassionato molto e mi ha riportato in quelle vallate preziose
Ciao Mauro :-)))
Paola Tarozzi Paola Tarozzi Messaggio 87 di 96
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Grandissimo Mauro!

Un racconto bellissimo ed emozionante da cui traspare tutto il tuo amore per natura, penso condiviso dalla maggior parte delle persone che leggono questo forum...

Complimenti di cuore... e se magari ci fosse un posticino anche per me ;-)

Paola
Mauro Borbey Mauro Borbey   Messaggio 88 di 96
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No Gero, Zar fortunatamente è un compagno ubbidiente ai comandi e discreto, sta sempre dietro di me, non corre dietro a nessun animale, anzi quando vede che ho la macchina in mano per scattare anche magari solo a qualche fiore, lui si siede e aspetta, meno male perchè altrimenti non potrei portarlo con me.
Poi dipende sempre cosa vai a fotografare, con le specie elusive come i cervi ad esempio conviene non portarlo, oppure quando vai in appostamento con la tendina.
Gero Merella Gero Merella   Messaggio 89 di 96
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"...anzi quando vede che ho la macchina in mano per scattare anche magari solo a qualche fiore, lui si siede e aspetta, meno male perchè altrimenti non potrei portarlo con me."

Incredibile ...
Dove arriva l'amore di un cane...

:-)))
Giuseppe Sedda Giuseppe Sedda Messaggio 90 di 96
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Io su zar non avevo dubbi, è un labrador,per me è il cane più bello del mondo. Spero un giorno di poter venire con te in escursione Mauro, come spero di accompagnarti dalle mie parti se per caso capiterai in Sardegna.

Salutoni .......
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