Analogico o Digitale....

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Salvo Zannelli Salvo Zannelli Messaggio 46 di 62
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Scusate ancora io
Grazie Anton e Maricla
http://www.fotocommunity.it/forum/read. ... =464&t=464
Luca Rea Luca Rea Messaggio 47 di 62
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Sono daccordo con Salvo, anche se sono convinto che una foto non riuscita vada semplicemente cestinata. (sarà per questo che il mio cestino è sempre colmo ?).

Un saluto a tutti voi.
Ciro Ferraro Ciro Ferraro Messaggio 48 di 62
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Io esordisco nel dire che le vie del Signore sono infinite...Ho iniziato con l'analogico con una intensa gavetta e il cestino pieno e pieno di foto anche parzialmente riuscite. Se abbiamo letto qualche recensione tecnica riguardo le differenze e le similitudini tra analog-digit, ci siamo accorti che sono più le similitudini che le differenze. E' vero che non possiamo paragonare il formato 35mm ad un medio sensore digit, e vero? Poi ragazzi miei dobbiamo metterci in testa una volta per sempre che al posto di acidi e bacinelle c'è il computer. A oggi la tecnologia ha fatto e sta continuando a fare passi da gigante, una decade analogica, equivale a due mesi digitali...vogliamo tornare in dietro o guardare avanti? Queste nostalgie possiamo lasciarle al gusto di lavorare in un certo modo, il gusto del retrò...Ho visto in community dei bianconeri digitali da paura, più o meno elaborati. Anche il software di elaborazione digitale è uguale più ricco, più veloce del lasciare nella tank il negativo per più tempo, e lavarlo con litri e litri di acqua fredda!! ragazzi miei..O con una Hasselblad o con una compatta Il CUORE e la TESTA e magari una buona dose di fortuna fanno la differenza tra un bel ricordo e una foto da mostrare. Saluti a tutti e buon futuro, amate, amate e guardate avanti in qualunque modo decidiate di esprimervi, se lo sentirete dentro potete star certi che sarà il modo giusto. Ciro
Vittorio Dercole Vittorio Dercole Messaggio 49 di 62
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E si ritorna al punto iniziale,fare quello che piu' ci piace,non importano i mezzi ma il modo in cui ci si esprime.E ben venga tutto quello che puo' alterare e perche' no,stravolgere uno scatto.
Ma scusate la pellicola in B/N non e' stravolgere la realta',l'infrarosso invece? e i filtri colorati?
Eppure nessuno si scandalizza se queste tecniche vengono usate nella fotografia "tradizionale".

Italians make it better Italians make it… Vittorio Dercole 27.04.06 8

In questa mia foto ,che forse avrei ottenuto senza pw se solo fossi stato piu' bravo e avrei sperimentato di piu' con le luci e la fotocamera,ho alterato molto certi parametri e mi ritengo soddisfatto complessivamente,e perche dovrei negarmi certi risultati?e' tutto farina del mio sacco,cosi' come se fossi intervenuto in camera oscura.Tutta questa ritrosia per la "tecnologia" la capisco poco,vuol dire negare il progresso,ma solo di un certo tipo,perche l'autofocus,gli automatismi vari presenti su molte fotocamere a pellicola sono ormai diventati irrinunciabili,pero' forse molti di noi non ne hanno subito direttamente l'influsso e danno per scontato il loro apporto, che ha spostato "in avanti" il modo di scattare.Come si e' detto siamo in una fase di passaggio,pero' mi dispiace per i romantici ma il mondo cambia e sta a noi governarlo,usarlo al meglio e non farci usare.



Messaggio Modificato (29-04-06 21:33)
Utente cancellato Utente cancellato Messaggio 50 di 62
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Grande Ciro condivido pienamente il tuo pensiero.
io sono nato con l'analogico, vivo attualmente con amore il digitale, chissa domani cosa dovrò imparare
Fabio :)
Vincenzo Di Cristina Vincenzo Di Cristina Messaggio 51 di 62
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SCUSATE E' QUESTO GENERE DI LAVORO INCRIMINATO?

[fc-foto:5550413]

Rielaborata con Ps per togliere il cartellone pubblicitario, dall'originale.

[fc-foto:5549604]

A me piace e mi diverto ciao ciao.

;o)) Vincy
Ciro Ferraro Ciro Ferraro Messaggio 52 di 62
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Va bene così Vincenzo, magari fossi capace di farlo anche io. La mia ottica è positiva, la mia capacità e ancora limitata. Quando vedo certi lavori, certi ritocchi mi viene l'acquolina in bocca. Questo mi fa pensare ad anni fà quando in mente avevo dei concetti dei pensieri delle immagini che avrei voluto realizzare, e la tecnologia non era in grado ancora di accompagnare i miei vezzi artistici, allora tela e pennelli...Io credo che universalmente parlando esistano dei canoni che è doveroso rispettare, per il resto ci vuole un "pacco" di fantasia e passione per quello che si fa. Le innovazioni sono state sempre un pò difficili da accettare spesso anche solo per schernire le nostre incapacità a comprenderle, è un peccato non credete?
Buona ispirazione a tutti Ciro
Monica Guido Monica Guido Messaggio 53 di 62
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purtroppo devo dire che il digitale è molto più economico ed è un mezzo che permette a tutti di fare foto...l'analogico non è da tutti...
l'analogico ha comunque una grana insostituibile, ma il digitale offre molte risorse
Ciro Ferraro Ciro Ferraro Messaggio 54 di 62
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Si Monica, la grana per un sensore digitale medio, e per quelli a pieno formato delle digit professionali? Vogliamo parlare di una Hasselblad da 40mila euro e ben 32 milioni di pixel? Non ci sono più limitazioni, solamente quelle che vogliamo imporci. Ciro
Monica Guido Monica Guido Messaggio 55 di 62
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ormai il digitale ha fatto passi da gigante..ma nella pellicola c'è qualcosa di magico...o forse parlo così perchè ho fatto una scuola di cinema e lì devo dire che insistono molto nel dirti che la pellicola è tutta un'altra cosa...
Zippocal Mantegazza Zippocal Mantegazza Messaggio 56 di 62
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Noto, leggendo gli interventi, che si passa dal conservatorismo estremo di Luca Rea, all'avanguardismo sperimentale di Vittorio D'ercole. Tuttavia, ripeto,sono i risultati alla fine che contano. Anche se,dietro a queste posizioni si intravede, presumibilmente, un atteggiamento creativo diverso. Più pacato, passatista e classico nell'uno,
più ribollente, voglioso e sperimentale nell'altro.
D'altronde le innovazioni, storicamente, non sono mai indolore. Quando arrivano si fa fatica a recepirle e ci si chiude nelle proprie certezze passate. La storia comunque insegna. Fino a metà ottocento si dipingeva a velature
con chiaroscuro tonale, poi improvvisamente arrivano quattro
imbecilli di nome Van gogh, Monet ecc.. che imbrattano la tela con macchie colorate....che indecenza! Per i passatisti
fu uno shock, 150 anni fa! Ma oggi chi definirebbe Monet un povero incapace? Stesso discorso vale per i fotografi, Capa,
Cartier/Bresson appartengono al secolo scorso e hanno fatto
foto con i mezzi tecnici che il loro tempo gli metteva a disposizione. Si può guardare a loro per la loro cultura
fotografica, etica, creativa, non certo alle loro modalità
tecniche.Se fossero stati operativi oggi,data la loro intelligenza, rapacità creativa e conoscitiva avrebbero sicuramente usato tutti i mezzi tecnici che l'odierno mondo
fotografico mette a disposizione.
Vittorio Dercole Vittorio Dercole Messaggio 57 di 62
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Concordo con te Zippo tranne che in una cosa,definirmi"avanguardista e sperimentale" mi sembra un po' sproporzionato.Da novizio della fotografia,cerco vari stimoli,"sperimento"appunto ma ben lontano da risultati.
E' un po' lo stesso discorso che si fa in musica(altra mia passione)dove chi va oltre certi canoni o non sa' suonare o ha le idee confuse.C'e molto conservatorismo in certi discorsi: io mi pongo(o cerco di porgermi,le contraddizzioni al giorno d'oggi sono sempre dietro l'angolo)nella maniera piu' trasparente possibile,prendere il meglio per me,ed usarlo ai miei fini.Espressivi o estetici che siano.
Ciro Ferraro Ciro Ferraro Messaggio 58 di 62
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Zippocal ha fatto un'esempio molto preciso e pertinente, appunto il risvolto nelle tecniche pittoriche, e tutti i concetti nuovi che sono state capaci di portarsi dietro. Quanti sono così equilibrati da conservare gelosamente certe strutture infinite e adattare la loro stesura attraverso i moderni mezzi ai quali siamo arrivati. La storia è molto importante anche per capire l'evoluzione; i suoi tempi e le sue direzioni. Ma è altrettanto importante seguire il corso della vita guardando avanti e abbandonando una volta per tutte certi effimeri sentimentalismi. Ciro
Zippocal Mantegazza Zippocal Mantegazza Messaggio 59 di 62
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Ottimo Ciro! Bisogna appunto stare attenti a facili nostalgici
sentimentalismi nei confronti del passato, che, fotograficamente o più in generale artisticamente, porterebbero a scimmiottamenti di cose già state. Il passato è
importante, è il nostro patrimonio genetico. Ma va studiato
con una certa distanza critica, da cui attingere spunti e valori utili al presente.
Scusami Vittorio, non volevo definirti avanguardista a tutti i costi, visto che tra l'altro non ti conosco, prendevo solo spunto da te per un discorso più generico. Mi riferivo a quelli come te, non importa se navigati o inesperti, che,
curiosi dei nuovi mezzi espressivi, lasciano trapelare una
predisposizione per il nuovo. Ovviamente parlo di "nuovo" come valore, non di novità effimera e modaiola fine a se stessa!
Visto che ti occupi di musica, mi permetto di portare un 'esempio anche in questo campo. Tempo fa vidi un concerto
di David Bowie, grande sciamano e trasformista, nonchè rocksurfer di prima grandezza e grande innovatore nel panorama musicale degli anni'70. Ma il suo modo di fare musica è inequivocabilmente legato a quegli anni. Rockstar
come figura centrale del fare musica, linea melodica
anni '70 ecc..Più recentemente sono stato a un concerto di moby,altro mondo! Esattamente opposto a quello di bowie.
Anti rockstar, figura insignificante, sul palco non si vedeva nemmeno, nascosto dagli armamentari computerizzati,
voce tra le più banali che abbia mai sentito, eppure musica pop tra le più innovative dello scorso decennio, fatta di
contaminazioni, campionamenti digitali, destrutturazioni
musicali ecc..
Il mondo analogico degli anni '70 ha prodotto buona musica,
il mondo digitale di oggi sta producendo buona musica e altrettanto avviene nel mondo fotografico.
Zippocal Mantegazza Zippocal Mantegazza Messaggio 60 di 62
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dimenticavo di portare due esempi fotografici agli antipodi
anche storicamente.
Fate Voi un raffronto:

David LaChapelle

BRASSAÏ
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