Segnalate e recensite qui le grandi mostre fotografiche imminenti o in corso e i nuovi libri dedicati alla fotografia.
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lucy franco

"Lo sguardo di Michelangelo Antonioni " a Ferrara

Michelangelo Antonioni Poeta «dell’assenza, dell’attesa, del desiderio» (A. Robbe-Grillet), autore di un raffinato cinema di sguardi, sensibilissimo «pittore dello schermo» (W. Wenders), è uno dei padri della modernità cinematografica. Un artista che come pochi altri ha saputo sondare l'animo umano, radiografando le inquietudini del mondo contemporaneo, senza mai abbandonare eleganza e seduzione.

A questo protagonista dell’arte e della cultura del secolo scorso, la cui attualità resta ancora oggi indiscussa, la Fondazione Ferrara Arte e le Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara-Museo Michelangelo Antonioni, in collaborazione con la Cineteca di Bologna, dedicano una grande mostra fino al 9 giugno 2013 a Palazzo dei Diamanti "Lo sguardo di Michelangelo Antonioni - Antonioni e le arti"

La rassegna ripercorre così l’intera parabola creativa di Antonioni, attraverso un suggestivo dialogo tra film e pittura, letteratura e fotografia.

PALAZZO DEI DIAMANTI
Corso Ercole I d’Este 21, 44121 Ferrara
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lucy franco

H. Newton al Palazzo delle Esposizioni di Roma

White Women, Sleepless Nights, Big Nudes (Donne bianche, Notti insonni, Grandi nudi). Sono questi tre i temi della mostra di Helmut Newton al Palazzo delle Esposizioni di Roma, dal 6 Marzo al 21 Luglio 2013

Nel 1976, Helmut Newton è un famosissimo fotografo di cinquantasei anni ma, malgrado la non più giovane età, non ha ancora dato alle stampe un libro monografico, così decide di curare White Women, oggi considerato un volume leggendario, che riceve subito dopo la sua pubblicazione il prestigioso Kodak Photobook Award.

Seguono Sleepless Nights nel 1978 e, soprattutto, Big Nudes nel 1981 (celebre l'immagine delle 4 modelle prima vestite, poi nude, nella stessa posizione)


che rimangono tuttora gli unici volumi concepiti e curati da Helmut Newton e che la mostra romana riunisce esponendo 200 immagini ristampate sotto la supervisione della moglie June.

In White Women Newton porta il nudo all'interno del mondo della moda, ottenendo immagini così sorprendenti e provocanti che rivoluzionano lo stesso concetto di fotografia di moda e diventano testimonianza della trasformazione del ruolo della donna nella società occidentale.

Anche Sleepless Nights, uscito due anni dopo, è incentrato sulle donne, sui loro corpi, sugli abiti ma, conduce a una visione che trasforma le immagini da foto di moda a ritratti, e da ritratti a reportage da scena del crimine. È un volume a carattere più retrospettivo che raccoglie in un'unica pubblicazione i lavori realizzati da Newton per diversi magazine (Vogue, tra tutti) ed è quello che definisce il suo stile rendendolo un'icona della fashion photography.

HELMUT NEWTON
White Women, Sleepless Nights, Big Nudes
6 marzo - 21 luglio 2013
Palazzo delle Esposizioni
via Nazionale 194 - 00184 Roma
10.03.13, 18:34
White Women, Sleepless Nights, Big Nudes (Donne bianche, Notti insonni, Grandi nudi). Sono questi tre i temi della mostra di Helmut Newton al Palazzo delle Esposizioni di Roma, dal 6 Marzo al 21 Luglio 2013

Nel 1976, Helmut Newton è un famosissimo fotografo di cinquantasei anni ma, malgrado la non più giovane età, non ha ancora dato alle stampe un libro monografico, così decide di curare White Women, oggi considerato un volume leggendario, che riceve subito dopo la sua pubblicazione il prestigioso Kodak Photobook Award.

Seguono Sleepless Nights nel 1978 e, soprattutto, Big Nudes nel 1981 (celebre l'immagine delle 4 modelle prima vestite, poi nude, nella stessa posizione)


che rimangono tuttora gli unici volumi concepiti e curati da Helmut Newton e che la mostra romana riunisce esponendo 200 immagini ristampate sotto la supervisione della moglie June.

In White Women Newton porta il nudo all'interno del mondo della moda, ottenendo immagini così sorprendenti e provocanti che rivoluzionano lo stesso concetto di fotografia di moda e diventano testimonianza della trasformazione del ruolo della donna nella società occidentale.

Anche Sleepless Nights, uscito due anni dopo, è incentrato sulle donne, sui loro corpi, sugli abiti ma, conduce a una visione che trasforma le immagini da foto di moda a ritratti, e da ritratti a reportage da scena del crimine. È un volume a carattere più retrospettivo che raccoglie in un'unica pubblicazione i lavori realizzati da Newton per diversi magazine (Vogue, tra tutti) ed è quello che definisce il suo stile rendendolo un'icona della fashion photography.

HELMUT NEWTON
White Women, Sleepless Nights, Big Nudes
6 marzo - 21 luglio 2013
Palazzo delle Esposizioni
via Nazionale 194 - 00184 Roma
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Gianni Berengo Gardin "Storie di un fotografo" a Venezia fin

Casa dei Tre Oci, 1 febbraio – 12 maggio 2013
Giudecca 43 - Venezia

Si svolge qui la retrospettiva di uno dei più grandi fotografi italiani: Gianni Berengo Gardin.


La più completa antologica del maestro. Mostra unica e imperdibile di 130 fotografie, curata da Denis Curti, direttore artistico della casa dei Tre Oci , che lo ha accompagnato attraverso un lungo lavoro tra centinaia di stampe in bianco e nero dell' immenso archivio privato, per rileggere tutti i suoi scatti, compresi quelli inediti o ritrovati.

Lo stesso Gianni Berengo Gardin considera questa mostra come la più rappresentativa della sua carriera: il suo lavoro di reporter e lo speccchio di un autore che ha fatto dell'etica la sua bandiera.


130 fotografie, che ripercorrono la carriera del grande maestro italiano che più di altri, ha saputo restituire e rinnovare il linguaggio visivo del nostro Paese: Venezia e Milano, i manicomi e la legge Basaglia, la Biennale d'arte di Venezia e gli zingari, il fondamentale reportage intitolato Dentro le case e New York, Vienna, la Gran Bretagna per finire con la straordinaria esperienza con il Touring Club che lo spinge a scoprire gli angoli più reconditi del nostro paese, fino alle fotografie finora rimaste inedite e qui presentate per la prima volta.

La passione per le strade, la gente qualunque incontrata per caso, sorprendenti abbracci rubati al quotidiano: in ogni foto, ciascuno di noi ritrova un po' di se stesso, della sua storia, dei suoi ricordi.


Persone, oggetti, primi piani, monumenti storici. Immagini concrete, mai astratte, ma soprattutto, immagini reali.
21.02.13, 01:00
Casa dei Tre Oci, 1 febbraio – 12 maggio 2013
Giudecca 43 - Venezia

Si svolge qui la retrospettiva di uno dei più grandi fotografi italiani: Gianni Berengo Gardin.


La più completa antologica del maestro. Mostra unica e imperdibile di 130 fotografie, curata da Denis Curti, direttore artistico della casa dei Tre Oci , che lo ha accompagnato attraverso un lungo lavoro tra centinaia di stampe in bianco e nero dell' immenso archivio privato, per rileggere tutti i suoi scatti, compresi quelli inediti o ritrovati.

Lo stesso Gianni Berengo Gardin considera questa mostra come la più rappresentativa della sua carriera: il suo lavoro di reporter e lo speccchio di un autore che ha fatto dell'etica la sua bandiera.


130 fotografie, che ripercorrono la carriera del grande maestro italiano che più di altri, ha saputo restituire e rinnovare il linguaggio visivo del nostro Paese: Venezia e Milano, i manicomi e la legge Basaglia, la Biennale d'arte di Venezia e gli zingari, il fondamentale reportage intitolato Dentro le case e New York, Vienna, la Gran Bretagna per finire con la straordinaria esperienza con il Touring Club che lo spinge a scoprire gli angoli più reconditi del nostro paese, fino alle fotografie finora rimaste inedite e qui presentate per la prima volta.

La passione per le strade, la gente qualunque incontrata per caso, sorprendenti abbracci rubati al quotidiano: in ogni foto, ciascuno di noi ritrova un po' di se stesso, della sua storia, dei suoi ricordi.


Persone, oggetti, primi piani, monumenti storici. Immagini concrete, mai astratte, ma soprattutto, immagini reali.
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" A tu per tu con i grandi fotografi" De Leonardis

E' stata appena editata la seconda ristampa dell'ottimo libro di Manuela De Leonardis " A tu per tu con i grandi fotografi" da Postcart srl


Una raccolta di interviste a venticinque grandi maestri internazionali della fotografia: Gabriele Basilico, Letizia Battaglia, Sandro Becchetti, René Burri, Francesco Cito, Marco Delogu, Mitch Epstein, Elliott Erwitt, Lalla Essayidi, Franco Fontana, Alberto García-Alix, Flor Garduño, Caio Mario Garrubba, Eikoh Hosoe, Pieter Hugo, Mimmo Jodice, Rinko Kawauchi, Laura Letinsky, Sarah Moon, Daido Moriyama, Yossef Nabil, Lou Reed, Ferdinando Scianna, Malick Sidibé, Massimo Vitali.Ogni incontro è una storia a sé. La curiosità di vivere la fotografia dall'interno, cercando di cogliere sfumature psicologiche, quella scintilla che scatta ogni volta.
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lucy franco

STEFANO ZARDINI M.I.N.E. winter Milano, GAMManzoni

Una occasione per scoprire un diverso lato di Stefano Zardini, quello più legato al mondo della Fine Art, dal 24 gennaio al 23 febbraio 2013, GAMManzoni - Centro Studi per l’Arte Moderna e Contemporanea di Milano
ospita in esposizione le immagini del suo più recente progetto dal titolo M.I.N.E. (Multiple Infringing Nature Expression).



Stefano Zardini, tra i pochi fotografi occidentali a entrare in nazioni ancora chiuse negli anni ‘70 e ‘80 quali Vietnam, Oman, Yemen del Sud, Arabia Saudita, Albania, è famoso, tra l’altro, per i suoi reportage in scenari di guerra (Ciad-Libia, 1986; Iran-Iraq, 1987; Mozambico, 1988), in territori sconvolti da eventi naturali (terremoto in Armenia, 1988; uragano nel Bangladesh, 1991), o ancora sulle condizioni di lavoro dei Dalit e sulla prostituzione (India, 2006 - presentato al Festival Internazionale di Fotogiornalismo di Perpignan – Visa pour l’Image 2008)

Qui i soggetti ritratti sono essenzialmente paesaggi montani, siano essi alberi, cime innevate, piste da sci. Di questi scatti Zardini isola un dettaglio, lo moltiplica e lo modifica, amplificandone l’effetto e creando nuove immagini. Ottiene così un risultato sorprendente che gli permette di esplorare nuove possibilità sia tecniche che espressive, come se l’immagine statica si animasse e generasse da se stessa nuovi frammenti che si combinano tra di loro.


STEFANO ZARDINI.
M.I.N.E. winter

Milano, GAMManzoni (via A. Manzoni, 45 - 20121 Milano)
24 gennaio - 23 febbraio 2013

Orari: da martedì al sabato 10-13 e 15-19
19.01.13, 19:16
Una occasione per scoprire un diverso lato di Stefano Zardini, quello più legato al mondo della Fine Art, dal 24 gennaio al 23 febbraio 2013, GAMManzoni - Centro Studi per l’Arte Moderna e Contemporanea di Milano
ospita in esposizione le immagini del suo più recente progetto dal titolo M.I.N.E. (Multiple Infringing Nature Expression).



Stefano Zardini, tra i pochi fotografi occidentali a entrare in nazioni ancora chiuse negli anni ‘70 e ‘80 quali Vietnam, Oman, Yemen del Sud, Arabia Saudita, Albania, è famoso, tra l’altro, per i suoi reportage in scenari di guerra (Ciad-Libia, 1986; Iran-Iraq, 1987; Mozambico, 1988), in territori sconvolti da eventi naturali (terremoto in Armenia, 1988; uragano nel Bangladesh, 1991), o ancora sulle condizioni di lavoro dei Dalit e sulla prostituzione (India, 2006 - presentato al Festival Internazionale di Fotogiornalismo di Perpignan – Visa pour l’Image 2008)

Qui i soggetti ritratti sono essenzialmente paesaggi montani, siano essi alberi, cime innevate, piste da sci. Di questi scatti Zardini isola un dettaglio, lo moltiplica e lo modifica, amplificandone l’effetto e creando nuove immagini. Ottiene così un risultato sorprendente che gli permette di esplorare nuove possibilità sia tecniche che espressive, come se l’immagine statica si animasse e generasse da se stessa nuovi frammenti che si combinano tra di loro.


STEFANO ZARDINI.
M.I.N.E. winter

Milano, GAMManzoni (via A. Manzoni, 45 - 20121 Milano)
24 gennaio - 23 febbraio 2013

Orari: da martedì al sabato 10-13 e 15-19
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Elliott Erwit a Roma con "Fifty Kids" fino al 17 Marzo

ELLIOTT ERWITT

FIFTY KIDS
Palazzo Incontro - ROMA
fino al 17 Marzo 2013

Da una selezione di 50 scatti è nato FIFTY KIDS di ELLIOTT ERWITT: una mostra, un libro, un progetto. Una raccolta delle più belle immagini di bambini scattate da Elliott Erwitt in oltre mezzo secolo di storia.
Un evento dedicato ai bambini per aiutare altri bambini.

Le fotografie per Elliott Erwitt sono scatti, istantanee, momenti afferrati alla spontaneità e mai in posa. Perché la storia è tutta in quei frammenti colti al volo. Il suo lavoro colpisce sempre per intuito, intelligenza e talento, sia che fotografi personaggi famosi, buffi o solo di passaggio.
Questa mostra è un tuffo nel mondo innocente dei bambini, fatto di sguardi spontanei, gesti improvvisi e non meditati, scambi, tenerezze e giochi, immortalato in cinquanta scatti del noto fotografo.

Grazie alla vendita del catalogo e delle stampe fotografiche realizzate per questo progetto a cura dell’artista, “Fifty Kids” sosterrà A.D.I.S.C.O. l’Associazione Donatrici Italiane Sangue Cordone Ombelicale, presente sul territorio nazionale e al momento impegnata per la fine dei lavori di costruzione del nuovo reparto di Day Hospital e degli ambulatori di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino.



Via dei Prefetti 22 Roma
fino al 17 marzo 2013

dal martedì alla domenica 10/19. Chiuso il lunedì.
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Fashion : i grandi fotografi di moda dalle origini ad oggi

Fashion
Un secolo di straordinarie fotografie di moda dagli archivi Condé Nast

La Fondazione Forma per la Fotografia di Milano ospita la mostra Fashion, che raccoglie fotografie di moda pubblicate lungo un secolo dalle riviste dell'editore Condé Nast. Ne fanno parte, tra le altre, Vogue, Vanity Fair, Glamour, AD; le immagini provengono dagli archivi Condé Nast di New York, Parigi, Londra e Milano e permettono di ripercorrere la storia della fotografia di moda dalle origini ad oggi.

La fotografia di moda ha conquistato oggi piena legittimità di linguaggio artistico: la mostra “Fashion” permette di abbracciare il percorso e le trasformazioni del genere attraverso le immagini dei grandi fotografi, anche non dediti esclusivamente a questo genere.
La mostra raccoglie una straordinaria selezione di immagini provenienti dagli archivi Condé Nast di New York, Parigi, Londra e Milano e rappresenta una occasione unica per raccontare, attraverso opere preziose e rare, la storia della fotografia di moda, dalle sue origini fino ai giorni d’oggi.

Da Cecil Beaton fino a Guy Bourdin, Peter Lindbergh, , Man Ray, Edward Steichen, Horst P. Horst. E poi Helmut Newton, Mario Testino, Paolo Roversi, Diane Arbus, Albert Watson, Ugo Mulas e tanti altri.: la grande creatività della fotografia ha trovato nelle pagine delle riviste Condé Nast il terreno fertile per dare corpo ai sogni e visioni alla moda.


dal 17 gennaio
al 7 Aprile 2013

dalle 10 alle 20
Giovedì e Venerdì dalle 10 alle 22
lunedì chiuso
17.01.13, 11:42
Fashion
Un secolo di straordinarie fotografie di moda dagli archivi Condé Nast

La Fondazione Forma per la Fotografia di Milano ospita la mostra Fashion, che raccoglie fotografie di moda pubblicate lungo un secolo dalle riviste dell'editore Condé Nast. Ne fanno parte, tra le altre, Vogue, Vanity Fair, Glamour, AD; le immagini provengono dagli archivi Condé Nast di New York, Parigi, Londra e Milano e permettono di ripercorrere la storia della fotografia di moda dalle origini ad oggi.

La fotografia di moda ha conquistato oggi piena legittimità di linguaggio artistico: la mostra “Fashion” permette di abbracciare il percorso e le trasformazioni del genere attraverso le immagini dei grandi fotografi, anche non dediti esclusivamente a questo genere.
La mostra raccoglie una straordinaria selezione di immagini provenienti dagli archivi Condé Nast di New York, Parigi, Londra e Milano e rappresenta una occasione unica per raccontare, attraverso opere preziose e rare, la storia della fotografia di moda, dalle sue origini fino ai giorni d’oggi.

Da Cecil Beaton fino a Guy Bourdin, Peter Lindbergh, , Man Ray, Edward Steichen, Horst P. Horst. E poi Helmut Newton, Mario Testino, Paolo Roversi, Diane Arbus, Albert Watson, Ugo Mulas e tanti altri.: la grande creatività della fotografia ha trovato nelle pagine delle riviste Condé Nast il terreno fertile per dare corpo ai sogni e visioni alla moda.


dal 17 gennaio
al 7 Aprile 2013

dalle 10 alle 20
Giovedì e Venerdì dalle 10 alle 22
lunedì chiuso
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"Album segreti" mostra - retrospettiva a cura di Contrasto

Charlotte Rampling. Album segreti
La Fotografia al Femminile



Ancora fino al 27 Gennaio 2013 a Roma presso l' auditorium Parco della Musica

Una retrospettiva dedicata a una donna tra le più belle del mondo: Charlotte Rampling, musa della fotografia e del cinema. Mitica interprete di film e commedie, cantante raffinata, celebre per il suo affascinante sguardo, Charlotte Rampling ha incarnato la rappresentazione della donna come essere enigmatico, da decifrare nella sua fragilità e nella sua forza. Dopo aver segnato con la sua impronta il cinema, il teatro e la canzone, la Rampling svela il suo rapporto con l’universo della fotografia verso cui, nella vita di tutti i giorni, vanta un vero, genuino interesse.

"Album segreti" è il titolo della retrospettiva dedicata all’attrice Charlotte Rampling, interprete di celebri pellicole come "La caduta degli dei di Visconti", "Stardust Memories di Allen", "Il verdetto di Lumet" e del discusso film "Il portiere di notte" di Liliana Cavani. La vita e la carriera della diva vengono raccontate attraverso tre differenti percorsi: la donna rappresentata, gli album personali, gli autoritratti.

Il primo è una straordinaria serie di ritratti scattati da grandi autori come Jurgen Teller, Peter Lindbergh, Cecil Beaton, Bettina Rheims, Helmut Newton, Alice Springs, Paolo Roversi, Pierre et Gilles;

il secondo riunisce fotografie che la Rampling ha realizzato o semplicemente raccolto come testimonianza di incontri, viaggi, amori, esperienze; occasione per la Rampling di manifestare il suo vero interesse per l’arte fotografica, che la coinvolge non solo come soggetto ritratto ma come autrice di fotografie private che equivalgono a un diario, e ne raccontano la vita, i viaggi, gli incontri, il modo di abitare i luoghi del cuore.

il terzo completa l’esibizione con una serie di autoritratti celebri scelti dall’attrice – da Larry Clark a Marie-Laure de Decker che approfondiscono il rapporto tra il soggetto fotografato e la sua immagine – specchio.

"Album segreti", a cura di Alessandra Mauro e Jean-Luc Monterosso, è la prima parte del progetto realizzato in collaborazione con Contrasto e che vedrà successivamente esposte le opere della mitica rivista americana LIFE (in particolare gli scatti delle fotoreporter di guerra), un omaggio a una grande artista italiana (Tina Modotti), e infine uno sguardo sulla creazione contemporanea delle giovani autrici italiane raccolte sotto la sigla Odd Days, ovvero un collettivo di fotografe under 35.

ORARI
dal lunedì al venerdì dalle ore 17 alle 21

ingresso libero
26.12.12, 18:20
Charlotte Rampling. Album segreti
La Fotografia al Femminile



Ancora fino al 27 Gennaio 2013 a Roma presso l' auditorium Parco della Musica

Una retrospettiva dedicata a una donna tra le più belle del mondo: Charlotte Rampling, musa della fotografia e del cinema. Mitica interprete di film e commedie, cantante raffinata, celebre per il suo affascinante sguardo, Charlotte Rampling ha incarnato la rappresentazione della donna come essere enigmatico, da decifrare nella sua fragilità e nella sua forza. Dopo aver segnato con la sua impronta il cinema, il teatro e la canzone, la Rampling svela il suo rapporto con l’universo della fotografia verso cui, nella vita di tutti i giorni, vanta un vero, genuino interesse.

"Album segreti" è il titolo della retrospettiva dedicata all’attrice Charlotte Rampling, interprete di celebri pellicole come "La caduta degli dei di Visconti", "Stardust Memories di Allen", "Il verdetto di Lumet" e del discusso film "Il portiere di notte" di Liliana Cavani. La vita e la carriera della diva vengono raccontate attraverso tre differenti percorsi: la donna rappresentata, gli album personali, gli autoritratti.

Il primo è una straordinaria serie di ritratti scattati da grandi autori come Jurgen Teller, Peter Lindbergh, Cecil Beaton, Bettina Rheims, Helmut Newton, Alice Springs, Paolo Roversi, Pierre et Gilles;

il secondo riunisce fotografie che la Rampling ha realizzato o semplicemente raccolto come testimonianza di incontri, viaggi, amori, esperienze; occasione per la Rampling di manifestare il suo vero interesse per l’arte fotografica, che la coinvolge non solo come soggetto ritratto ma come autrice di fotografie private che equivalgono a un diario, e ne raccontano la vita, i viaggi, gli incontri, il modo di abitare i luoghi del cuore.

il terzo completa l’esibizione con una serie di autoritratti celebri scelti dall’attrice – da Larry Clark a Marie-Laure de Decker che approfondiscono il rapporto tra il soggetto fotografato e la sua immagine – specchio.

"Album segreti", a cura di Alessandra Mauro e Jean-Luc Monterosso, è la prima parte del progetto realizzato in collaborazione con Contrasto e che vedrà successivamente esposte le opere della mitica rivista americana LIFE (in particolare gli scatti delle fotoreporter di guerra), un omaggio a una grande artista italiana (Tina Modotti), e infine uno sguardo sulla creazione contemporanea delle giovani autrici italiane raccolte sotto la sigla Odd Days, ovvero un collettivo di fotografe under 35.

ORARI
dal lunedì al venerdì dalle ore 17 alle 21

ingresso libero
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"Ombre" da Ferdinando Scianna e Mimmo Paladino


"L'ombra seduce e minaccia, sfugge a qualsiasi trappola. Rimane testardamente incollata al corpo: certifica, saldata al suolo, la caduca, mortale presenza nostra e delle cose. Non si può, proprio non si può, in questo mondo, 'non avere un'ombra'. Non può alcun essere umano, giacché guarda impotente, con timore, il proprio sdoppiamento imperfetto che scivola al suolo, dal lato opposto ai raggi del sole. Paladino e Scianna, in due percorsi autonomi ma paralleli che paiono scanditi da una segreta metrica spirituale, ritmano un'imbastitura di punti di fuoco, di ritorni, in pagine talvolta speculari per ermetica consonanza, che condividono l'inganno lucido del Mondo Fluttuante". (Corrado Bologna)

le fotografie di Ferdinando Scianna e le acqueforti di Mimmo Paladino intrecciano un dialogo a distanza intorno al tema dell'ombra e del doppio, della luce - essenza della fotografia - e del suo tenebroso contrario.

Le 42 opere grafiche di Paladino e le 30 fotografie di Scianna sono accompagnate da una selezione di testi d'autori come Omero, Leonardo da Vinci, James Matthew Barrie, Hegel ecc

Edizione anno: 2012
CONTRASTO
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lucy franco

NeoRealismo La nuova immagine in Italia 1932-1960

Al Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri di Verona Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri - Cortile del Tribunale (Piazza Viviani) - è possibile visitare fino al 27 Gennaio 2013 la mostra NeoRealismo La nuova immagine in Italia 1932-1960

224 immagini, stampe fotografiche originali accostate ai più importanti strumenti di diffusione come rotocalchi, periodici e cataloghi di eventi espositivi, per un percorso altamente suggestivo suddiviso in cinque sezioni volte ad analizzare gli aspetti più significativi delle immagini neorealiste ed il periodo in cui venivano scattate: Realismo in epoca fascista; Miseria e ricostruzione; Indagine etnologica; Fotogiornalismo e rotocalchi; Tra Arte e Documento.
La mostra esplora una delle stagioni artistiche più significative del novecento italiano ricostruendo il ruolo della fotografia rispetto agli altri linguaggi espressivi - cinema e letteratura in particolare - che hanno caratterizzato il movimento neorealista
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