03.12.12, 10:01
Messaggio 16 di 48
mi sento in dovere di rettificare ... con cipiglio astro-ungarico e imperioso trucido sguardo rivolto al Nostro per una imprececisione che mai da una persona di siffatta levatura mi sarei mai aspettato: io non sono un maestro ma per citare un m ioconcittadino , a proposito grazie delle ripetute e reiterate citazioni su me medesimo stesso, ... dicevo per " io non so dare buoni consigli ma solo il cattivio esempio"( F.De andrè).
fatta questa doverosa precisazione dovrei fare una domanda ...
non è facile porla a Gino perchè bisogna "entrare nel suo mondo" stare un po' di tempo con i suoi . Altrimenti se si analizza l'opera di Gino con gli occhi deòlla massa si rischia di fare una figura barbina.
Pertanto essendo in procinto di uscire ... ripasso.
grazie Gino per avermi tenuto nellsa trua considerazione ... sai che non mi ricordavo quello che avevo scritto??? se davvero l'ho fatto ( ne dubito) mi sa che son bravinio ... IHIHIH
ciao a fra poco.. e grazie
fatta questa doverosa precisazione dovrei fare una domanda ...
non è facile porla a Gino perchè bisogna "entrare nel suo mondo" stare un po' di tempo con i suoi . Altrimenti se si analizza l'opera di Gino con gli occhi deòlla massa si rischia di fare una figura barbina.
Pertanto essendo in procinto di uscire ... ripasso.
grazie Gino per avermi tenuto nellsa trua considerazione ... sai che non mi ricordavo quello che avevo scritto??? se davvero l'ho fatto ( ne dubito) mi sa che son bravinio ... IHIHIH
ciao a fra poco.. e grazie
03.12.12, 15:04
Messaggio 17 di 48
Ho letto con grandissima curiositá la tua intervista,la quale mi ha ancor di piú confermato la qualitá dell'uomo e dell'artista,riesci a coniugare intelligenza e cultura in arte,la mia definizione per te,artista ironico profondo.
I miei complimenti Gino.
I miei complimenti Gino.
03.12.12, 15:28
Messaggio 18 di 48
Mi pare che Engels ( potrei sbagliarmi coon Hegel però... veriffico e sarò più corretto) abbia scritto che il buio assoluto corrisponda alla luce assoluta ... quando si arriva a quei limiti estremi, seppur antitetici, il risultato non cambia: comunque non si vede niente .
la tua fotografia invece utilizza solo, o quasi, questi due accordi per " mostrare senza voler dimostrare" ma forse non vuoi neppure mostrare ...
può essere condivisibile l'affermazione che porta a pensare che la tua fotografia non fa vedere la realtà delle cose, ( che del resto la fotografia non fa mai) ma è il modo per trattare di argomenti sui quali non vi può assumere una posizione di mediazione? o si sta da una parte o dall'altra., o dalla parte del bianco o del nero .... appunto . ma tu con queste non identifichi ciò che è giusto da ciò che è sbagliato , entrambi ti servono per arrivare al concetto di fondo.Ed in questa assolutezza o meglio da questa tu non chiedi all'osservatore (ma forse anche a te stesso) di prendere una posizione ma ti limiti ( non in senso negativo o limitativo) solo ( e non mi sembra poco) a porre il problema. Non vuoi ottenere una declinazione fatta di mille affermaazioni tutte ipoteticamente plausibili e neppure affermare un aut - aut.
ed è in questo senso che seppur non lo sia secondo gli schemicanonici ritengo la tua un vero modo di fotografareperche credo che il vero senso della fotografia stia nel porre domande e non cercare di dare risposte. e più le domande sono chiare e meglio è per tutti.
la tua fotografia invece utilizza solo, o quasi, questi due accordi per " mostrare senza voler dimostrare" ma forse non vuoi neppure mostrare ...
può essere condivisibile l'affermazione che porta a pensare che la tua fotografia non fa vedere la realtà delle cose, ( che del resto la fotografia non fa mai) ma è il modo per trattare di argomenti sui quali non vi può assumere una posizione di mediazione? o si sta da una parte o dall'altra., o dalla parte del bianco o del nero .... appunto . ma tu con queste non identifichi ciò che è giusto da ciò che è sbagliato , entrambi ti servono per arrivare al concetto di fondo.Ed in questa assolutezza o meglio da questa tu non chiedi all'osservatore (ma forse anche a te stesso) di prendere una posizione ma ti limiti ( non in senso negativo o limitativo) solo ( e non mi sembra poco) a porre il problema. Non vuoi ottenere una declinazione fatta di mille affermaazioni tutte ipoteticamente plausibili e neppure affermare un aut - aut.
ed è in questo senso che seppur non lo sia secondo gli schemicanonici ritengo la tua un vero modo di fotografareperche credo che il vero senso della fotografia stia nel porre domande e non cercare di dare risposte. e più le domande sono chiare e meglio è per tutti.
Prima delle risposte vorrei ringraziare Lucy per la sua capacità di costruire un’intervista consona all’intervistato e in grado di enucleare lo spirito di ciò che ciascuno sente di voler dire.
Grazie Lucy
Gino
Grazie Lucy
Gino
Grazie Paola, sei gentilissima.
Sull’ironia amara: non saprei, probabilmente questa caratteristica è connaturata al concetto stesso di ironia, almeno secondo il pensiero di Søren Kierkegaard :”L'ironia è l'occhio sicuro che sa cogliere lo storto, l'assurdo, il vano dell'esistenza.”
Ciao
Gino
Sull’ironia amara: non saprei, probabilmente questa caratteristica è connaturata al concetto stesso di ironia, almeno secondo il pensiero di Søren Kierkegaard :”L'ironia è l'occhio sicuro che sa cogliere lo storto, l'assurdo, il vano dell'esistenza.”
Ciao
Gino
Ciao Maurizio,
in una mia foto ho cercato di rappresentare l’importanza del pensiero, così come sintetizzata da Blaise Pascal: “il pensiero fa la grandezza dell’uomo”. Di ciò sono fermamente convinto, così come sono convinto che è il pensiero il motore che determina la qualità della nostra vita. Ecco, è proprio questo convincimento che mi muove nel continuo tentativo di rappresentarlo questo pensiero. Se vogliamo, si tratta di un atto di fede e la fede, si sa, permette di percorrere anche le strade più impervie. E il raccolto c’è ed è anche abbondante: sono le considerazioni come le tue che lo costituiscono e che mi consigliano di continuare il cammino.
Grazie, Maurizio, grazie davvero.
Gino
in una mia foto ho cercato di rappresentare l’importanza del pensiero, così come sintetizzata da Blaise Pascal: “il pensiero fa la grandezza dell’uomo”. Di ciò sono fermamente convinto, così come sono convinto che è il pensiero il motore che determina la qualità della nostra vita. Ecco, è proprio questo convincimento che mi muove nel continuo tentativo di rappresentarlo questo pensiero. Se vogliamo, si tratta di un atto di fede e la fede, si sa, permette di percorrere anche le strade più impervie. E il raccolto c’è ed è anche abbondante: sono le considerazioni come le tue che lo costituiscono e che mi consigliano di continuare il cammino.
Grazie, Maurizio, grazie davvero.
Gino
Grazie Paolo, sono davvero onorato dalle tue parole.
Ciao
Gino
Ciao
Gino
Ciao Luca,
credo che il buio assoluto e la luce assoluta siano metafore dei limiti del sapere, quei limiti che si traducono in un senso di inquietudine esistenziale perché non ci permettono di conoscere il senso dell’esistenza. Ed è il tentativo di trovare una risposta al grande quesito, di placare l’inquietudine, che ci porta a dibatterci come pesci nella rete (per usare un’altra metafora espressa da Norberto Bobbio): crediamo che la via d’uscita esiste e continuamente la ricerchiamo e continuamente ci troviamo nel buio assoluto o nella luce assoluta, ma la via d’uscita non la troviamo e continuiamo a ricercare con tutti i mezzi che abbiamo a disposizione, anche con la fotografia. Essa, la fotografia, non può affermare la realtà, ma solo attimi di essa, non può darci le risposte che cerchiamo, ma ci pone di fronte a noi stessi, al nostro rapporto col mondo e ci permette di portare all’esterno il nostro pensiero al fine di confrontarlo con altri pensieri, al fine di esorcizzare la nostra vera paura e cioè che quando la rete sarà aperta non sarà una liberazione, ma la fine. Quel che possiamo perciò fare – seguendo il nostro innato desiderio di conoscenza – è ricercare, ricercare e porre domande.
Ti ringrazio molto per il tuo intervento che – al di là di questo contesto – rappresenta una riflessione davvero profonda e di grande spessore.
Gino
credo che il buio assoluto e la luce assoluta siano metafore dei limiti del sapere, quei limiti che si traducono in un senso di inquietudine esistenziale perché non ci permettono di conoscere il senso dell’esistenza. Ed è il tentativo di trovare una risposta al grande quesito, di placare l’inquietudine, che ci porta a dibatterci come pesci nella rete (per usare un’altra metafora espressa da Norberto Bobbio): crediamo che la via d’uscita esiste e continuamente la ricerchiamo e continuamente ci troviamo nel buio assoluto o nella luce assoluta, ma la via d’uscita non la troviamo e continuiamo a ricercare con tutti i mezzi che abbiamo a disposizione, anche con la fotografia. Essa, la fotografia, non può affermare la realtà, ma solo attimi di essa, non può darci le risposte che cerchiamo, ma ci pone di fronte a noi stessi, al nostro rapporto col mondo e ci permette di portare all’esterno il nostro pensiero al fine di confrontarlo con altri pensieri, al fine di esorcizzare la nostra vera paura e cioè che quando la rete sarà aperta non sarà una liberazione, ma la fine. Quel che possiamo perciò fare – seguendo il nostro innato desiderio di conoscenza – è ricercare, ricercare e porre domande.
Ti ringrazio molto per il tuo intervento che – al di là di questo contesto – rappresenta una riflessione davvero profonda e di grande spessore.
Gino
03.12.12, 19:48
Messaggio 24 di 48
credo infattio che la fotografia più colta, intendendo con questo termine quella fotografia frutto di ricerca personale abbia appunto solo questo scopo ... è un po' come la poesia , non serve a nulla ma senza di essa saremo tutti un po' più poveri. a differenza che, analogamento ad un documento scritto, quello di reportage possa o debba raccontare nel modo più veritiero possibile
ritengo che il mio pensiero posto sotto forma di domanda ( per accontentare Lucy che vuole domande ...sempre a chiedere ... sempre... non se ne può mica più, eh?) non possa esulare dal contesto ed il contesto è , qui, quello che mostri.... per me la tua fotografia , e spero di non sbagliarmi , penso che sia abbastanza chiara al di là sù e giù dell'aspetto formale che rappresenta, nel mio modo di intendere, un fattore di poca importanza . Ritengo invece che quello espressivo e tecnico siano fondamentali alla stessa stregua dello scrivere... non si dovrebbe farlo senza conoscere la sintassi e facendo errori di ortografia....
quello che però forse preferisco è il tuo rigore .... non ti lasci tentare da nuove strade ma percorri secondo tragitti differenti quella che ritieni più giusta . E' dimostrazione di grande coerenza
sei come un alpinista ... la prima regola è cercare nella via più facile ( che non significa assolutamente quella più semplice) i passagi più difficili ... e non viceversa.
comunque vorrei fare un elogio pubblico a Lucy.... sa porre le domande non per ottenere risposte .. è un po come la fotografia
:)
ritengo che il mio pensiero posto sotto forma di domanda ( per accontentare Lucy che vuole domande ...sempre a chiedere ... sempre... non se ne può mica più, eh?) non possa esulare dal contesto ed il contesto è , qui, quello che mostri.... per me la tua fotografia , e spero di non sbagliarmi , penso che sia abbastanza chiara al di là sù e giù dell'aspetto formale che rappresenta, nel mio modo di intendere, un fattore di poca importanza . Ritengo invece che quello espressivo e tecnico siano fondamentali alla stessa stregua dello scrivere... non si dovrebbe farlo senza conoscere la sintassi e facendo errori di ortografia....
quello che però forse preferisco è il tuo rigore .... non ti lasci tentare da nuove strade ma percorri secondo tragitti differenti quella che ritieni più giusta . E' dimostrazione di grande coerenza
sei come un alpinista ... la prima regola è cercare nella via più facile ( che non significa assolutamente quella più semplice) i passagi più difficili ... e non viceversa.
comunque vorrei fare un elogio pubblico a Lucy.... sa porre le domande non per ottenere risposte .. è un po come la fotografia
:)
04.12.12, 09:19
Messaggio 25 di 48
per amor di precisione la citazione a cui facevo riferimento nel mio secondo intervento è di Hegel :
" Però nell'assoluta chiarezza non si vede nè più nè meno che nell'assoluta oscurità, e l'uno e l'altro vedere sono puro vedere, un veder nulla. La pura luce e la pura oscurità sono due vuoti, che sono lo stesso vuoto" ( W.F. Hegel, Scienza della Logica)
" Però nell'assoluta chiarezza non si vede nè più nè meno che nell'assoluta oscurità, e l'uno e l'altro vedere sono puro vedere, un veder nulla. La pura luce e la pura oscurità sono due vuoti, che sono lo stesso vuoto" ( W.F. Hegel, Scienza della Logica)
Ciao Gino,
ho avuto modo, più volte, nel commentare le tue foto, di esprimere il mio pensiero e il mio apprezzamento sul tuo modo, molto personale, di fare Fotografia...
Ho ancora una volta sfogliato per intero tutto il tuo portfolio e mi è sorta una domanda, tesa a soddisfare una curiosità che nutro da tempo...
Nei tuoi lavori sono presenti alcune foto fotograficamente "normali" - "tradizionali"... come queste...
[fc-foto:20008214]
[fc-foto:21248365]
[fc-foto:20856860]
diverse e lontane, rispetto al genere personale, quello, che davvero, ti fa riconoscere fra tanti... foto che io trovo valide, interessanti e belle...
E' una tua scelta definitiva quella di rinunciare a fare questo tipo di fotografia... perchè tendezialmente non ti interessa, non ti ci riconosci... o altro ancora?
Oppure hai qualcosa in progetto in questo senso?
Mi piacerebbe molto conoscere il tuo pensiero in merito...
I complimenti, anche se superflui mi fa piacere ribadirli :-)
ho avuto modo, più volte, nel commentare le tue foto, di esprimere il mio pensiero e il mio apprezzamento sul tuo modo, molto personale, di fare Fotografia...
Ho ancora una volta sfogliato per intero tutto il tuo portfolio e mi è sorta una domanda, tesa a soddisfare una curiosità che nutro da tempo...
Nei tuoi lavori sono presenti alcune foto fotograficamente "normali" - "tradizionali"... come queste...
[fc-foto:20008214]
[fc-foto:21248365]
[fc-foto:20856860]
diverse e lontane, rispetto al genere personale, quello, che davvero, ti fa riconoscere fra tanti... foto che io trovo valide, interessanti e belle...
E' una tua scelta definitiva quella di rinunciare a fare questo tipo di fotografia... perchè tendezialmente non ti interessa, non ti ci riconosci... o altro ancora?
Oppure hai qualcosa in progetto in questo senso?
Mi piacerebbe molto conoscere il tuo pensiero in merito...
I complimenti, anche se superflui mi fa piacere ribadirli :-)
04.12.12, 12:14
Messaggio 27 di 48
vv
Ciao René, mi fa molto piacere trovarti qui.
Per la tua curiosità è presto detto: sin da subito mi sono orientato verso la fotografia concettuale, ma l’individuazione di una particolare modalità espressiva non è stata immediata: all’inizio pensavo di esprimere i concetti attraverso la fotografia “tradizionale”, poi, ritenendo soddisfacenti i risultati raggiunti con il “genere personale”, ho proseguito su questa altra strada e credo che sia una scelta definitiva. Le foto che hai qui postato sono alcuni esempi (altri li ho cancellati) della fotografia “tradizionale” che ho tentato e che non ho ritenuto consona al mio modo di rappresentare il pensiero.
Sempre grazie per i tuoi interventi e per i tuoi apprezzamenti.
Gino
Per la tua curiosità è presto detto: sin da subito mi sono orientato verso la fotografia concettuale, ma l’individuazione di una particolare modalità espressiva non è stata immediata: all’inizio pensavo di esprimere i concetti attraverso la fotografia “tradizionale”, poi, ritenendo soddisfacenti i risultati raggiunti con il “genere personale”, ho proseguito su questa altra strada e credo che sia una scelta definitiva. Le foto che hai qui postato sono alcuni esempi (altri li ho cancellati) della fotografia “tradizionale” che ho tentato e che non ho ritenuto consona al mio modo di rappresentare il pensiero.
Sempre grazie per i tuoi interventi e per i tuoi apprezzamenti.
Gino
ciao a tutti
vedere le foto di Gino è come aspettare in edicola il propio fumetto preferito
o le strisce (di fumetto)che i giornali pubblicavano.
voglio dire che ,x me, è un'appuntamento importante leggere un suo nuovo lavoro
sempre ricco di ironico umorismo e di pensieri intelligenti.
ciao Gino buon lavoro :-)
vedere le foto di Gino è come aspettare in edicola il propio fumetto preferito
o le strisce (di fumetto)che i giornali pubblicavano.
voglio dire che ,x me, è un'appuntamento importante leggere un suo nuovo lavoro
sempre ricco di ironico umorismo e di pensieri intelligenti.
ciao Gino buon lavoro :-)
Citazione: gino lom 03.12.12, 19:30Al messaggio citato
Lo sto giusto studiando, Kierkgaard :)) verissimo!
Lo sto giusto studiando, Kierkgaard :)) verissimo!