parole... IN c a t e n a TE

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Maurizio Moroni (UKPhoto) Maurizio Moroni (UKPhoto)   Messaggio 61 di 159
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ONtologIA (o GIA)

giusto per non uccidere il gioco evito il finale in on che ha già dato problemi, citando l'ontologia di Bazin...
L'ontologia è una delle branche fondamentali della filosofia e cioè lo studio dell'essere in quanto tale, nonché delle sue categorie fondamentali e in quest'ottica il critico francese Andrè Bazin fu uno dei maggiori teorici e studiosi del cinema, oltre a contribuire in maniera fondamentale alla riflessione critica sulla settima arte con la fondazione dei Cahiers Du Cinéma nel 1951.
Il cinema, secondo Bazin, riprende lo stesso bisogno psicologico che ha caratterizzato la pittura e la scultura, ovvero il desiderio di contrastare la morte e sopravvivere al passare del tempo e l’ineluttabilità della morte mediante l’apparenza, creando un mondo dotato di destino temporale autonomo. La storia delle arti plastiche è principalmente quella della loro psicologia, quindi del loro realismo. Ricorrendo alla psicanalisi, infatti, alle origini della nascita delle arti plastiche ci sarebbe il “complesso della mummia”, che spingerebbe gli uomini a conservare le fattezze di ciò che è destinato a scomparire. A questo riguardo, la scoperta della fotografia e del suo prolungamento, ovvero il cinema, contribuiscono a ravvivare l’illusione di sconfiggere la morte grazie ad una riproduzione meccanica oggettiva, pur raffigurando il soggetto come altro da sè. Da qui la convinzione di Bazin secondo cui il realismo sia il principio fondamentale cui il cinema deve obbedire, prendendo consapevolezza delle sue straordinarie potenzialità espressive.
Donata Casiraghi Donata Casiraghi Messaggio 62 di 159
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GIAcomelLI

Mario Giacomelli
Lavorò per tutta la vita nella "Tipografia Marchigiana" e si dedicò alla fotografia (e in gioventù anche alla pittura e alla poesia) soltanto nel tempo libero e tutti i giorni dopo cena, fotografando inizialmente i dintorni di Senigallia, dove visse, quindi stampando provini a contatto. Dal provino, con una lente, individuava il punto interessante e lo andava ad ingrandire poi stampava un 30x40 cm. Le sue immagini sono molto importanti per tutta la storia della fotografia. Dopo il 1955, ma soprattutto dopo che il MOMA di New York acquistò la serie Scanno, nel 1963, acquisì grande fama in Italia e all'estero.

Nelle sue foto, sempre in bianco e nero, di cui curò personalmente la stampa fino a portare a galla i segni che lo interessano, la realtà viene trasfigurata in idee e sensazioni superando il dibattito allora in corso nella fotografia italiana tra formalisti e neorealisti.

Il segno che ottenne nelle sue stampe è molto forte, i neri sono molto carichi, il forte contrasto porta a galla i grafismi, la grana è evidente. Le sue foto rappresentano un mondo ugualmente diviso tra amore e sofferenza sia che si tratti di paesaggi che di lavori a sfondo sociale.
Maurizio Moroni (UKPhoto) Maurizio Moroni (UKPhoto)   Messaggio 63 di 159
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LIsSI

Grazia Lissi, comasca classe 57 è fotografa e giornalista.
Specializzata nella rappresentazione della figura umana, ha lavorato in Italia e all'estero occupandosi in modo particolare di artisti cinematografici e musicali. Come libera professionista pubblica con Arnoldo Mondadori Editore ed RCS, collaborando inoltre con le principali case discografiche. Nel 1996 ha realizzato con Mondadori il libro su Vasco Rossi Diario di bordo del capitano. Dal 1998 con particolare attenzione porta avanti la ricerca sul monachesimo e sulla spiritualità, che l'ha portata a realizzare nel 2004 il libro "L'ora della Luce", le cui immagini sono state esposte alla Pinacoteca Ambrosiana di Milano e da cui è stata tratta una mostra itinerante.
Scrive sulle pagine culturali del quotidiano La Provincia di Como.
ann mari cris aschieri ann mari cris aschieri   Messaggio 64 di 159
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SIsley Alfred (1839-1899) Inglese ma sempre vissuto in Francia, fece parte della corrente impressionista differenziandosi dagli altri esponenti del Salon per un evidente rifiuto delle loro convenzioni accademiche.
Amò la natura sentitamente e si cimentò soprattutto nel paesaggio, privilegiando colori dominanti che variavano dal grigio-azzurro ai verdi tenui, un gusto cromatico che può essere spiegato dalla sua origine inglese.
Buon amico di Monet e influenzato dalla sua pittura, dipinse con lui alcuni soggetti identici, distinguendosi da quest’ultimo per un maggiore interesse alla costruzione pittorica e al rispetto della struttura delle forme. Poco compreso in vita a causa del suo gusto per le cromie e le pennellate discrete, fu ritenuto lezioso, rimanendo perciò ai margini dell'entourage impressionista e, come accade per la maggioranza degli artisti, cominciò ad essere apprezzato solo dopo la morte.
CIAo!
Maurizio Moroni (UKPhoto) Maurizio Moroni (UKPhoto)   Messaggio 65 di 159
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EDitaRE

Organizzare e modificare dati memorizzati da un computer, mediante appositi programmi applicativi quali, nel caso fotografico, classicamente photoshop, Digital Photo Professional (per Canon) e via dicendo.
ennio valotto ennio valotto Messaggio 66 di 159
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REgistrazioNE

in fotografia , registrazione d'immagini in memoria
ann mari cris aschieri ann mari cris aschieri   Messaggio 67 di 159
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NErvi Pier Luigi (Sondrio 1891-Roma 1979) Ingegnere civile, lavorò con architetti di fama mondiale come Le Corbusier. Inizialmente legato al Razionalismo Italiano nel dopoguerra fu tra i fondatori con Bruno Zevi dell'Associazione per l'Architettura organica. Fra le sue opere più significative fu il Salone per le Esposizioni di Torino, in cui sfruttò la nuova tecnologia del ferro-cemento per realizzare la grande volta a botte trasparente. Si occupò della realizzazione della sede parigina dell'UNESCO e non ultimo della costruzione milanese del Grattacielo Pirelli.
CIAo!
Maurizio Moroni (UKPhoto) Maurizio Moroni (UKPhoto)   Messaggio 68 di 159
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VItaLI

Massimo Vitali, classe 44, dopo il diploma si trasferisce a Londra per studiare fotografia alla London College of Printing. Inizia a lavorare nei primi anni sessanta come fotoreporter per diverse testate italiane ed europee, anche grazie anche al supporto di Simon Guttmann, fondatore dell'agenzia Report.
Nei primi anni ottanta la sua attenzione si sposta sulla fotografia d'arte. In questo periodo inizia a lavorare anche per cinema e televisione, non abbandonando mai, tuttavia, la fotografia.
ennio valotto ennio valotto Messaggio 69 di 159
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LivelLA

Livella elettronica due assi sul mirino o sul monitor per mostrare le inclinazioni della macchina fotografica in ripresa
ann mari cris aschieri ann mari cris aschieri   Messaggio 70 di 159
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LAzzaro Walter (Roma 1914-Milano 1989) conosciuto come il pittore dei silenzi.
Nel suo stile metafisico ritraeva spiagge deserte con un unico ombrellone aperto, una sdraio rivolta verso il mare, o una barca tirata a secco sull’arenile. Il tutto appare immerso in una calma solitudine quasi di rassegnata attesa in cui però nessuno mai compare e l’unica presenza è quella delle lunghe ombre disegnate sull’arenile dalla pallida luce dell’alba.
CIAo!
Maurizio Moroni (UKPhoto) Maurizio Moroni (UKPhoto)   Messaggio 71 di 159
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ROverSI

Paolo Roversi il cui interesse per la fotografia nasce nel 1964, a 17 anni, durante una vacanza di famiglia in Spagna quando gli viene regalata la prima macchina fotografica, quindi tornato a casa allestisce una camera oscura in cantina, dove sviluppa e stampa i primi scatti in bianco e nero con un altro fotoamatore: il postino (Battista Minguzzi). Inizia il suo apprendistato con un fotografo locale, Nevio Natali e nel 1970 inizia a lavorare come fotoreporter per la Associated Press e viene inviato a seguire i funerali di Ezra Pound a Venezia. Nello stesso anno apre con un amico, Giancarlo Gramantieri, il suo primo studio di ritrattista a Ravenna, dove fotografa le celebrità locali e le loro famiglie.
ann mari cris aschieri ann mari cris aschieri   Messaggio 72 di 159
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SIroni Mario (Sassari 1885-Milano 1961) Con Boccioni e Depero è considerato il più autorevole ed originale pittore italiano legato alle esperienze evoluzionistiche del Futurismo italiano. Allo spegnersi del grande furore idealista del Futurismo, segue al grande dinamismo un’immobilità metafisica, e alla frammentazione delle forme e dei colori fa seguito un disegno preciso con colori limpidi ed è in questo clima che emerge la personalità più significativa di Sironi. Famose sono infatti le sue opere che evocano la tristezza delle periferie urbane in cui viene dato risalto all’architettura di regime in voga in quell’epoca. Scopre anche la solennità delle montagne in visioni grandiose rese con forti contrasti fra le varie zone d’ ombra e dove la luce pare raggrumarsi nella corposità dell’impasto pittorico.
L’Accademia di Belle Arti di Sassari è oggi intitolata a suo nome.
CIAo!
Maurizio Moroni (UKPhoto) Maurizio Moroni (UKPhoto)   Messaggio 73 di 159
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NIépCE

Joseph Nicéphore Niépce nato a Chalon-sur-Saône il 7 marzo 1765 è stato un fotografo e ricercatore francese che nel 1816 comincia ad interessarsi attivamente ai fenomeni della luce e della camera oscura proseguendo un progetto che già nel 1797, durante un soggiorno a Cagliari lo aveva impegnato, almeno in una fase teorica.
L'interesse per la produzione di immagini senza l'intervento dell'uomo (come la pittura) gli venne dalla litografia: sperimentando diverse tecniche Niépce riesce a ottenere, nel 1827, la sua prima immagine disegnata dalla luce. Dopo aver steso uno strato di bitume di Giudea ridotto in polvere e disciolto in essenza di lavanda... la soluzione viene pennellata su una lamina di rame ricoperta d'argento e quindi fatta asciugare. Lo strato di vernice fotosensibile viene esposto per qualche ora sul fondo di una camera oscura; successivamente la lamina viene immersa in un bagno di lavanda per dissolvere i frammenti che non hanno ricevuto la luce e così si ottiene l'immagine in negativo. Per il positivo occorre un contenitore con cristalli di iodio che formano depositi di ioduro d'argento dal che, eliminando la vernice con l'alcool, appare l'immagine fotografica vera e propria. Il processo èda lui definito eliografia, la madre della moderna fotografia.
L'unico imprevisto è che il risultato del suo lavoro non è fissato e quindi si annerisce progressivamente al contatto con la luce ma prima di affrontare questo inconveniente si impegna nel miglioramento della nitidezza dell'immagine. Nel 1827, durante un viaggio a Parigi, conosce Daguerre e Lemaitre che in seguito diventeranno suoi collaboratori e nel 1829 fonda con Daguerre un'associazione per il perfezionamento dei materiali fotosensibili. Purtroppo muore prima di vedere riconosciuta l'importanza delle sue ricerche a Saint Loup de Varenne nel 1833 e sarà Daguerre a continuare da solo le ricerche che lo portano al dagherrotipo.
La scoperta viene divulgata ufficialmente il 19 agosto 1839 durante una seduta dell'"Accademia delle scienze". Peronor di cronaca va però ricordato che la paternità o meglio la primogenitura dell'idea di fotografia è contesa con la precedente esperienza di Thomas Wedgwood, che nel 1790 circa produsse delle immagini chimiche su carta di cui è tuttora in accertamento la stabilità nel tempo.
mojique (francesco rega) mojique (francesco rega) Messaggio 74 di 159
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moroni...
e questa è concorrenza sleale!!!
;DD
Maurizio Moroni (UKPhoto) Maurizio Moroni (UKPhoto)   Messaggio 75 di 159
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Che dire Francesco? E' un gioco divertente che invoglia alla partecipazione. Aiuta a riscoprire cose o fatti dimenticati e a impararne di nuove su un mondo affascinante come quello della creatività umana e dei suoi, più o meno conosciuti, esponenti. Io per primo, che adoro leggere, trovo estremamente stimolante investire qualche minuto per scoprire nuove possibili concatenazioni... magari facendo attenzione a scegliere parole che non abbiano finali che chiudano il gioco proprio perchè possa durare il più possibile... per poi tornare a leggere la parola seguente che schiude un nuovo mondo e una nuova ricerca...
Insomma, un gioco non è bello solo se dura poco! :)))
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