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mario.r


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Commenti 1

  • Nazario Melchionda 04/01/2009 8:36

    Sapiente valorizzazione del mono-colore pastello-ocra, a carico persino (fortuna) della veste in alto centrale (bello). Ottimo compromesso della luce-ombra, anche se panni e persiane sono un po' troppo neri. Una volta in camera oscura analogica facevamo miracoli. Ora con Photoshop non saprei come fare per dare meno luce alla casa in fondo.
    Una Venezia inusitata, che mostra i suoi panni puliti stesi a ghirlanda, nella ingenua ostentazione della privacy vestiaria, nel contesto di usi e consumi locali che noi cittadini terragnoli non possiamo più permetterci di usare. Il taglio è perfetto, totale assenza di parallasse, giusto appoggio di parete a sn che porta lo sguardo alla bella casa soleggiata e luminosa quanto basta.
    Una semplice scenografia che colpisce l'osservatore attento e permette di partecipare all'emozione del fotografo. Se è pubblicata vuol dire che ti piace e nel rispetto della tua emozione ti confermo che me la hai passata. Mi piace e non per piaggeria, se non altro per il tempo dedicato alla presente riflessione analitica.
    Commentare vuol dire per me imparare a fare analogie con le mie foto ancora da scattare. Complimenti, Nazario
    Un esperimento di foto-narrazione perché le 100 foto scattare oggi alle gru mi sono piaciute al momento ma poi non sapevo come trasmettere le mie emozioni anche agli altri. Il colore non bastava, il cielo era vuoto, lo scenario inesistente, la macchina in mezzo alla strada.
    E mi sono salvato in corner con la descrizione e l'uso della elaborazione digitale estrema, al limite del disegno. Molti fotografi non apprezzano l'uso del digitale, ma fotografia, come arte figurativa vorrebbe essere arte e arte è libertà espressiva e cognitiva.