ciao Andrei,
mi zittisco nella lettura delle domande, e naturalmente delle tue risposte che rivelano, oltre ad una passione che è amore istintivo, anche studio e riflessione, approfondimento e consapevolezza.
Conosco il tuo magnifico percorso e per questo riprendo
l'analisi di Luca (V.O.G.) che è secondo me puntuale, e acuta, e come sempre sapiente.
Quindi sottoscrivo assolutamente le sue riflessioni, che sentivo prima di leggerle come mie nebulose intuizioni, e passo ad una mia domanda.
Il punto di forza comune nelle tue immagini, quello che io individuo come "punctum" costante, è la compresenza di una sorta di indefinitezza, che in contrasto apparente restituisce invece la caratteristica essenziale di un soggetto, sia essa la fragilità, o al contrario, la sua forza interiore.
Fai di queste "stupende imperfezioni" il tuo massimo strumento di comunicazione.
Ma come riconosci fra tante foto scattate, la "tua" tra tutte, quella che ti rivela e che scegli?
E' una "analisi tecnica" che prevale, o un "brivido sottopelle" che ti guida?
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