amo molto entrambi gli autori ... con una leggera preferenza per Luigi Ghirri per la sua costante ricerca, anche nelle polaroid seppe dare un impronta pesonale, definito come un "fotografo senza qualità" ha influenzato le generazioni sucessive più di tanti "Fontana" solamente imitati, Ghirri è stato un percorso di sviluppo e crescita nel vedere e sentire il paesaggio ...
Mario Giacomelli invece rappresenta la rottura dagli stereotipi imperanti del tempo, condivido la scelta di macchine fotografiche "economiche" è l'uso del "toscano", un pò troppo affollato di "esseri viventi" il suo mondo ma nei suoi paesaggi dal taglio forte mi ci riconosco ...
Mario Giacomelli invece rappresenta la rottura dagli stereotipi imperanti del tempo, condivido la scelta di macchine fotografiche "economiche" è l'uso del "toscano", un pò troppo affollato di "esseri viventi" il suo mondo ma nei suoi paesaggi dal taglio forte mi ci riconosco ...
Trovo che i tuoi lavori siano estremamente suggettivi perchè non ti acontenti di trovare visuali originali ma le rileggi attraverso la tua sensibilità in modo che molti scatti svolgano il doppio ruolo di reportage e denuncia o testimonianza raffinata di sensibilità artistica.
Ho letto la tua avvincente intervista e mi ha colpito la tua selezione di texture come, anche, firma del tuo lavoro e mi chiedo quali siano i meccanismi creativi e/o emotivi che ti hanno spinto a questa selezione/stile rispetto alle tantissime altre possibilità che avresti avuto a disposizione. In cosa ti rispecchiano caratterialmente?
Grazie molto per aver condiviso le tue esperienze! :)
Ho letto la tua avvincente intervista e mi ha colpito la tua selezione di texture come, anche, firma del tuo lavoro e mi chiedo quali siano i meccanismi creativi e/o emotivi che ti hanno spinto a questa selezione/stile rispetto alle tantissime altre possibilità che avresti avuto a disposizione. In cosa ti rispecchiano caratterialmente?
Grazie molto per aver condiviso le tue esperienze! :)