il punto sulla D200

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Vincenzo Di Cristina Vincenzo Di Cristina Messaggio 16 di 32
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Latitudine di posa. Con queste parole viene indicata la capacità che hanno le pellicole di sopportare una sopra o una sotto esposizione, restituendo comunque una foto accettabile.

Le pellicole negative hanno avuto sempre una latitudine di posa che arriva fino a 2 stop sopra e sotto rispetto al valore di luce ottimale. Di questo sono consapevoli le ditte che stampano foto e sfruttano questa caratteristica per riprodurre il maggior numero di immagini 10x15 da un rullino dove l’esposizione non è sempre corretta. Questo fatto si traduce in un maggior guadagno per loro perché fanno pagare un tot per ogni foto sviluppata ed in una perdita di qualità per il cliente perché talvolta anche le foto correttamente esposte vengono stampate con valori medi che non rispecchiano quelli reali del negativo ben riuscito. Stiamo parlando principalmente delle pellicole a colori. Esulano da queste considerazioni le pellicole bianconero per le quali la stampa avviene prevalentemente ancora in maniera manuale. Ciò consente di ottenere uno sviluppo più curato e soprattutto è possibile variare i valori di esposizione in fase di stampa. Le pellicole diapositive invece hanno una latitudine di posa decisamente inferiore (uno stop sopra ed uno sotto i valori ottimali) ma questo che potrebbe sembrare un difetto, in effetti si traduce in un pregio di non poco conto. Infatti, oltre a costringerci a cercare l’esposizione migliore senza scattare tipo turista, restituiscono una foto più corretta anche perché l’immagine subisce un passaggio in meno nel trattamento da parte del laboratorio.
;o)

Ps: Adesso una domanda sorge spontanea, con le digitali??????



Messaggio Modificato (15-04-06 09:22)
Marino Mannarini Marino Mannarini Messaggio 17 di 32
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allora, diciamo che in media con un sensore da reflex, la LDP alla sensibilita nominale varia tra i 5,5 e i 7,5 stop, in genere a favore delle ombre piu che delle luci.
Ciè che cambia radicalmente rispetto alla pellicola, è che all'aumentare della sensibilità ISO-equivalente, la LDP diminuisce drammaticamente, a causa principalmente del "rumore" digitale
Roberto Mola Roberto Mola Messaggio 18 di 32
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Ci sono alcune cose che ancora non mi sono chiare riguardo la D200 e il digitale:

Impostazione sRGB o RGB,
modo colore I II III.

Secondo quello che ho potuto capire, smentitemi se sbaglio,
l'impostazione ottimale dovrebbe essere RGB modo colore II. E' vero che dipende da quello che si fotografa ma sinceramente una netta differenza non l'ho notata. Cosa ne pensate?, che differenza sostanziale c'è tra sRGB e RGB?

Grazie a tutti
Robero
Marino Mannarini Marino Mannarini Messaggio 19 di 32
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Ciao Roberto, esiste intanto sRGb e Adobe RGB, che in Nikon si puo abilitare solo con il modod colore II. Adobe RGB è unos spazio colore piu ampio dell sRGB, quindi consente maggiori tonalita cromatiche, per converso pero ichiede che questa piu ampio spazio di "registrazione" sia "tirato fuori" in postproduzione.

io uso solo e sempre Adobe RGB in modo II e scatto in RAW-NEF, altra cosa insispensabile per avere il massimo risultato qualitativo..Ovviamente cosi le immagini come vengono fuori dalla macchina, pur essendo pu riche di dati, appaiano paradossalmente piu scialbe, se non le lavori in PS o similari.

;.-)) Marino
Roberto Mola Roberto Mola Messaggio 20 di 32
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Grazie Marino! Imposterò la mia D200 secondo i tuoi consigli.
Roberto Mola Roberto Mola Messaggio 21 di 32
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Scusa ma ci ripenso!
Cosa significa lavorarli con PS? Modificare il contrasto?, La luminostà?
Cosa intendi per "TIRATO FUORI"?

Ciao
Roberto
Max Veronesi Max Veronesi Messaggio 22 di 32
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Ciao Roberto e ciao Marino.. scusate se mi intrometto, ma visto che Roberto mi ha anticipato su una questione che presto avrei estratto anch'io (grazie Roberto), chi mi spicega dunque cosa si deve scegliere quando apro un file scattato in Raw-Nef Adobe RGB in modo II quando voglio aprire la foto in PS??
viste le alternative:
- Usa il profilo incorporato (anziché lo spazio di lavoro)
- Converti colori del documento in spazio di lavoro
- Elimina profilo incorporato (non gestire i colori)

grazie...
ciao Roberto e Marino
boun we
Marino Mannarini Marino Mannarini Messaggio 23 di 32
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se hai in Ps come profilo colore di default adobe rgb, quando apri una foto nef in adobe rgb, PS mantiene il profilo incorporato.
Marino Mannarini Marino Mannarini Messaggio 24 di 32
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@Roberto: io scatto con tutti i settaggi della 200 a zero (saturazione, nitidezza, contrasto), adobe rgb. cosi, viene fuori uno scatto all apparenza scialbo, piatto, poco nitido.
sequenza di lavoro generica:
apro il File nef in Nikon Capture, e se il caso, correggo il WB e i parametri RAW di esposizione, poi vado in PS:
1. leggera maschera di contrasto
2. livelli o curve (regoli il contrasto)
3. colore: tonalità/saturazione, bilanciamento colore
4. ancora leggera maschera di contrasto
5. dimensionamento
6. definitiva maschera di contrasto e aggiustamento livelli

ogni una di queste operazioni adoperando un nuovo livello, da unificare alla fine se il risultato è soddisfacente.

salvo in tiff non compresso a 16 bit.

ovvio che tra 3 e 4 possono esserci altri interventi di mascheratura, pulitura, filtraggio vario, ecc, dipende dallo scatto e dal risultato che si vuol ottenere.

:-))
Roberto Mola Roberto Mola Messaggio 25 di 32
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Accidenti per "TIRAR FUORI" una foto occorre del tempo! Pensa ci sono occasioni che scatto 350-400 foto. E' chiaro che non tutto è tenuto ma su uno spettacolo ne tengo almeno 100. Passerò le nottate a "TIRAR FUORI" le foto. Accidenti! e io che pensavo di far prima con il digitale. E' vero che si può scattare in modo colore III che potrebbe essere definitivo, ma non credo ne valga la pena a questo punto. Così sembrerebbe di non sfruttare le pontenzialità della macchina.
Grazie per il suggerimento Marino.

-------

Ciao Massimo...
Marino Mannarini Marino Mannarini Messaggio 26 di 32
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esatto Robi, con il digitale, se vuoi il lavoro come si deve ci vuole tempo, perche cio che prima faceva per te lo stampatore, adesso fai tu al computer...enorme lavoro, ma controlli il risulttao sino alla fine :-))
Utente cancellato Utente cancellato Messaggio 27 di 32
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Ciao Mitico Marino!!!!! Scusa il mega ritardo ma è da un pò che sono fuori!!! La mia D200 va da Deus! La prova più bella è stata con delle rose in studio. Cavoli colori mai visti prima. Sinceramente è una bomba. Appena riesco a trovare una giornata mi dedico alla mia città!
Marino Mannarini Marino Mannarini Messaggio 28 di 32
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Vai Stefa!!!!!!!!!!!!
Roberto Mola Roberto Mola Messaggio 29 di 32
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Devo dire che con i primi scatti eseguiti con la mia D200 non è che sia soddisfatto al 100%. Non riesco a capire vedo foto scattate in digitale con una definizione eccezionale le mie sembrano poco definite eppure ho utilizzato obiettivi:
Nikon 17-55 f2.8,
Nikon 80-200 f2.8.

c'è qualche cosa che non riesco a capire, forse nell'impostazione della fotocamera, forse la nitidezza deve essere impostata "Alta".

Appena avrò un minuto di tempo pubblicherò qualche immagine per poter capire se secondo voi la mia macchina è impostata come dovrebbe.
Marino Mannarini Marino Mannarini Messaggio 30 di 32
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Roberto, è quello che dicevo prima: se hai tutti i settaggi a zero, devi fare tu su PS quello che il SW della fotocamera farebbe per te se i settaggi fossero a +1. o +2 o insomma non a zero. Se vuoi immaggini graffianti allo scatto come nitidezza e colori e contrasto setta tutto al massimo o quasi. solo che cosi è il SW della fotocamera che ragiona per te, e andra benone nell'80% dei casi. se invece vuoi avere il controllo assoluto su igni scatto, ovvero gestire la meglio scatti delicati come luce contrasto, ecc, devi seguire tutto il workflow su PS, e non lasciare il lavoro alla fotocamera.
Come ho gia detto altrove, una compatta oggi è in grado di produrre scatti "croccantissimi" pronti per la stampa, in un range di situazione di ripresa abbastanza standard, e per ingrandimenti non superiori all A4; ma la di fuori di queste situazioni, hai bisogno di un file originario RAW molto piu ricco di dati, che va poi "sviluppato" in "camera chiara": è quello che chiamavo prima "tirar fuori l'immagine".
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