Fotografare persone

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Mario Carrera Mario Carrera Messaggio 1 di 15
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Ciao
Mi domandavo se quando si va per strada si ha il diritto di riprendere le persone, io mi faccio sempre dei problemi, non so se qualcuno può non gradire e incazzarsi. Ma se mi avvicino e chiedo il consenso perdo la spontaneità del gesto...
Mario
Michele S . Michele S . Messaggio 2 di 15
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non esiste legge che vieta di fotografare le persone in luoghi pubblici (in luoghi privati cambia un po), ma non si possono publlicare le loro foto in entrambi i casi senza permesso (liberatoria)!



Messaggio Modificato (17-02-09 01:25)
Utente cancellato Utente cancellato Messaggio 3 di 15
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FALSO
l'ho detto e ribadito...

Prego leggere art. 96/97 della Legge 22 aprile 1941 n.633 sul diritto d'autore.

In sintesi non occore il consenso alla pubblicazione quando la riproduzione dell'immagine è collegata a fatti, avvenimenti, cerimonie di interesse pubblico o svoltisi in pubblico, sempre che la pubblicazione non pregiudichi la reputazione, il decoro o l'onore della persona ritratta.

Che poi le persone si incazzino è un altro paio di maniche è fa parte dell'ignoranza, ma la legge non vieta affatto di pubblicare l'immagine di un signore seduto al bar che prende il caffè.
Utente cancellato Utente cancellato Messaggio 4 di 15
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comunque questo è il forum "fotocamere"...
Mario Carrera Mario Carrera Messaggio 5 di 15
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Si lo so che questo è il forum "fotocamere", ma non ho trovato un forum più adeguato in fc. Poi l'oggetto fotografato è lo scopo della fotografia, no? è lo sguardo o meglio il nostro punto di vista delle cose che ci circondano e quindi sono importanti i limiti tecnici e quelli legali e/o sociali...
Comunque la risposta è chiara e soddisfacente, come sempre grazie

Mario
Michele S . Michele S . Messaggio 6 di 15
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.... ma la legge non vieta affatto di
Citazione:pubblicare l'immagine di un signore seduto al bar che prende il
caffè.



qui devo contraddirti...
la legge vieta la pubblicazione se non è un fatto di cronaca, storia recente, manifestazione ecc. o il personaggio è famoso... per il resto hai bisogno di consensi !!

posso farti un esempio banale successo nel mio paese...
giornalino del paese (esce una vola al mese) articolo parlava della zona pedonale, foto con zona pedonale dove una mamma con carrozzina passeggiava...
hanno dovuto scusarsi il numero successivo per la pubblicazione inautorizzata e senza consenso del "ritratto" della donna !!!

anche se io stò seduto al bar (luogo pubblico) questo non vuol dire che ognuno puo pubblicare le mie foto...
cade sempre nella legge sul "diritto alla propria immagine" citata nella legge sui diritti d'autore!

http://www.photoactivity.com/Pagine/Art ... iritto.asp (leggi il punto 2 e 3)

http://fotografia.pastrugni.com/articol ... tutela.php

http://www.quotidianoapuano.net/print.php?sid=306

ciao



Messaggio Modificato (17-02-09 13:06)
Carlo Pollaci Carlo Pollaci Messaggio 7 di 15
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L'argomento è complesso e quantomai attuale.

E' stato più volte ripreso qui in FC.
Da questo recente thread riporto alcuni passi dei miei interventi:
http://www.fotocommunity.it/forum/read. ... 11&t=48011

<< In un luogo aperto al pubblico non c'è bisogno di alcun permesso per fotografare. Per cui puoi realizzare tutte le foto che vuoi, anche primi piani, purché non li pubblichi.
Infatti, mentre non c'è divieto per detenere le foto, è la loro pubblicazione che è soggetta sia alle norme sul diritto d'autore che a quelle sulla cosiddetta privacy.
Il discorso è molto lungo. Semplificando, non si possono pubblicare senza consenso scritto i "ritratti", anche se realizzati in un luogo pubblico, a meno che la <> (art. 97 l.d.a.).
Per cui la foto di strada, nell'interpretazione restrittiva della norma, non dovrebbe contenere primi piani che possano configurarsi come "ritratti", ancorché ambientati.

Tuttavia avere presente la legislazione che ci riguarda è in ogni caso utile, anche se di sicuro non ci impedirà di fotografare nel senso che intendiamo.
Come ho detto nel mio primo intervento, i problemi veri (perché a qualcuno che dovesse protestare per una fotografia fatta per strada si può ribattere, a ragion veduta, anche a muso duro) nascono dall'eventuale pubblicazione di ritratti o di foto che contengono, in ogni caso, persone facilmente riconoscibili.
Per pubblicazione intendo proprio la stampa: libri, brochure, mostre fotografiche, ecc. mentre meno preoccupante mi sembra la diffusione via web.
Il motivo è semplice: anche senza arrivare al risarcimento del danno d'immagine (estremamente improbabile nel caso in cui la persona ritratta non sia nota e la pubblicazione sia senza fine di lucro) il soggetto ritratto può comunque chiedere che la foto che lo ritrae venga rimossa.
Ciò può avvenire senza conseguenze economiche nel caso di una foto presso un sito internet, mentre le conseguenze sarebbero indubbiamente più pesanti economicamente se si dovesse, p. es., ritirare dal mercato un libro o una rivista. Potrebbero essere addirittura catastrofiche se la foto con "ritratto" fosse stata utilizzata in una campagna pubblicitaria priva di liberatoria.

<< Personalmente ho esposto in pubblico e anche pubblicato a stampa foto che mostrano persone facilmente riconoscibili. Però, ritengo, senza correre particolari rischi in quanto, sia per i luoghi di ripresa, per le sedi delle esposizioni e gli Enti che hanno ospitato le mostre e patrocinato le pubblicazioni, avrei potuto e potrei, con qualche fondamento, invocare l'art. 97 della legge sul diritto d'autore: il consenso della persona ritratta non è necessario se la <>. Tuttavia in una eventuale pubblicazione editoriale (lo consiglio a me stesso più che agli altri) sarebbe opportuno non inserire foto p. es. come questa:

Strada Vs Casa Strada Vs Casa Carlo Pollaci 30.12.07 26


questa è, secondo me, proprio al limite (forse anche al di la del limite, ma ci sarebbe da discutere):

Ballarò, la gente Ballarò, la gente Carlo Pollaci 10.04.08 18


mentre questa non porrebbe problemi:

[fc-foto:13164783]


Comunque la materia non è per niente semplice, in quanto non del tutto chiara è la stessa legge sul diritto d'autore (che nel complesso è abbastanza se non sicuramente favorevole al fotografo) mentre sicuramente alquanto frettolosa e di imprevedibili negative conseguenze per il fotografo è la recente normativa sulla cosiddetta (e male interpretata) privacy.>>
Utente cancellato Utente cancellato Messaggio 8 di 15
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Michele io parlo di legge scritta, non di articoli pubblicati sul web. Non metto in dubbio quello che è successo nel tuo paese, ma se la legge parla di "fatti svoltisi in pubblico" a me hanno insegnato all'università (mi hanno anche dato una laurea) che è un "fatto" il camminare sulle strisce pedonali con la carrozzina, e tale fatto non necessariamente è lesivo dell'onore o della morale.

Non è affatto vero che la legge richiede solo la cronaca o simili per consentire la pubblicazione.

Certo, se in giudizio si riuscisse a convincere il giudice che camminare sulle strisce è lesivo dell'onore allora il giudice potrebbe condannare al risarcimento, ma questo è un altro discorso.
Com'è anche plausibile che il giornale preferisca fare le scuse piuttosto che dire "io sono nel giusto, se vuoi citami in giudizio". Ma ripeto, è solo un problema di come interpretare la lesione dell'altrui onore, la quale in giudizio va dimostrata.

Con Carlo abbiamo ampiamente discorso sul tema. Ciò che dico lo dico in qualità di giurista, non di fotografo.
Carlo Pollaci Carlo Pollaci Messaggio 9 di 15
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Mi fa piacere Giancarlo che, anche dal punto di vista giuridico, sostanzialmente dai conferma a quanto ho scritto.

Purtroppo la poca informazione che c'è su questa tematica (soprattutto al di fuori del mondo fotografico) e l'altrettanto evidente voglia dei più di speculare su tutto comporta il rischio di sentirsi apostrofare quali violatori della "privacy" non appena si toglie il tappo dall'obiettivo, magari a Piazza S. Marco a Venezia.

Come ho detto sopra, per tutte le mie foto di strada finora esposte e pubblicate affronterei, senza timori, qualunque pretesa risarcitoria, anche in sede giudiziaria.

Diverso è il caso di una pubblicazione dichiaratamente commerciale, perché li entra in gioco anche l'editore che in genere non è disposto a correre nessun tipo di rischio.
Utente cancellato Utente cancellato Messaggio 10 di 15
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Carlo Pollaci scritto:

Citazione:Diverso è il caso di una pubblicazione dichiaratamente
commerciale, perché li entra in gioco anche l'editore che in
genere non è disposto a correre nessun tipo di rischio.


Esattamente! Ma ciò non significa che l'editore non pubblica perchè è vietato, ma perchè il rischio non vale la candela.
E' questo che vorrei far capire a michele.
Michele S . Michele S . Messaggio 11 di 15
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...non so... !!!

un ritratto rimane un ritratto anche se ripreso in strada...
io non mi fiderei ... eviteri un processo con la parte lesa (la persona fotografata) siccome pubblicando la sua iommagine ho violato la sua privacy...
come la mettiamo di una coppia che gita mano in mano ???
chi mi dice che non è l'amante e pubblicando la foto (fatta in strada) la moglie non viene a saperlo... anche qui non vorrei presentarmi davanti al giudice come fotografo che ha pubblicato la foto!

... allora che senos ha la liberatoria se posso pubblicare ritratti senza permesso come, e quando voglio !!

poi chi decide cosa è lesivo dell'onore o della morale , già un ritratto rubato può essere leslivo al mio onore !!

come detto non vorrei mai trovarmi davanti ad un giudice come colui che ha pubblicato una foto di una persona senza aver chiesto il consenso !!!
Utente cancellato Utente cancellato Messaggio 12 di 15
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Michele diciamo la stessa cosa... Il punto è proprio chi è che decide se una foto è lesiva o no.

Ipotizziamo che io ti faccia per strada un ritratto rubato e che lo pubblichi. Tu mi contatti e mi dici che ti senti leso, intimandomi di cancellare la foto, o addirittura mi citi direttamente in giudizio. A quel punto sarà tua cura convincere il giudice che con quella foto ho effettivamente leso il tuo onore, se ci riesci io sarò condannato. Ma non è il fatto di aver di per se fatto la foto che lede il tuo onore, non so se mi sono spiegato.

Nell'ipotesi della coppia le cose non sono poi tanto dissimili, perchè se la coppia passeggia apertamente in piazza venezia, quel passeggio potrebbe tranquillamente essere valutato dal giudice come implicita (mica tanto) accettazione dell'ipotesi che il fidanzato/a li veda o lo venga a sapere da un'amico che li ha visti. Se invece li fotografi su una panchina, magari un pò nascosta da qualche cespuglio, allora questo potrebbe essere visto dal giudice come volontà di nascondersi dagli occhi del pubblico.

Come puoi vedere la legge non vieta a priori la pubblicazione del ritratto, ma la vieta allorquando questa viola l'onore, e questa cosa è sempre da dimostrare.

Ripeto per l'ennesima volta, che non c'è alcuna violazione della privacy nel fotografare è pubblicare la foto di un tizio che prende il caffè al tavolino del bar, perchè è in pubblico! Se non voleva farsi scoprire dal suo capo che sapeva che era al lavoro, avrebbe dovuto pensarci prima.
elsa gergi elsa gergi Messaggio 13 di 15
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scusate ma e' gratis questo sito????
Utente cancellato Utente cancellato Messaggio 14 di 15
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Senti perchè non vai a farti due passi? Qui si parla di cose serie con gente seria. Non con sconosciuti che si intromettono nei discorsi altrui con domande impertinenti....
marco fulle marco fulle Messaggio 15 di 15
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Poiche' la possibile causa civile implica SEMPRE una forma di pubblicazione (a parte il web perche' e' reversibile come ben ha ricordato Carlo), la faccenda e' sempre fra il fotografo e l'EDITORE (di magazines, di una mostra, ecc ecc ecc). Quindi e' l'Editore che fa la legge, ossia che "compra" la foto se ha gli strambi requisiti che vuole lui (liberatoria anche quando non serve in primis). Poi la legge di un singolo stato vale ben poco, visto che l'Editore deve aver parato il c..o indipendentemente dal paese in cui e' stata fatta la foto. E' gia' un miracolo che in genere venga scelta una "media" delle diversissime norme vigenti, anziche' il caso piu' restrittivo (la shari'a?? ;-). Quindi Michele, tranquillo.... sara' l'Editore a dirti che annesso vuole a quella foto, e poi se la vedra' lui (da leso privato, so bene che se dal fotografo spillo dieci in danni, dall'editore spillo mille). Quindi se uno non ha PRIMA l'Editore pronto, comunque senza liberatoria (a meno di miracoli di coraggio) l'Editore non lo trova.
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