Postproduzione e canali tematici

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Utente cancellato Utente cancellato Messaggio 1 di 43
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Prendo lo spunto dall'interessante forum di Andrea Grosso per aprirne uno spinosissimo:-)))
Andrea ci dice che questa foto è spettacolare (lo è).

Farmer Farmer Davi Nomad 05.09.06 9

Guardo e la vedo inserita nel canale People della sezione .com. perchè il soggetto è il contadino. Benissimo, arrivo al punto. Questa immagine ha subito una serie di manipolazioni in postproduzione che non riesco neanche ad immaginarle tutte. Benissimo. Il risultato è un'IMMAGINE SPETTACOLARE. Ora io sono stata benevolmente ripresa per aver distrattamente postato un'immagine elaborata nella sezione Natura invece che nella (secondo il mio critico) più appropriata sezione Digiart. L'ho immediatamente spostata e mi sta benone così. Però, mi chiedo e vi chiedo: quello che facciamo in post-produzione determina il fatto che la nostra foto non è più una foto ma un'immagine destinata al mondo delle creazioni artistiche? Ovvero: non è più una fotografia? Mi sta bene anche così. Ma qual è il limite dell'elaborazione che determina lo spostamento? Ritocco di curve, livelli e contrasto... lo facciamo tutti, è accettato, anzi spesso lo consigliamo. Un filtro per riscaldare i toni? Un piccolo rendering per illuminare un viso? Un Tone Mapping discreto? Una botta di Neat Image se abbiamo usato ISO alti? Un bel crop per togliere il traliccio va bene? Posso andare avanti... Quanti passaggi avrò fatto alla fine per arrivare alla foto che voglio? FOTO? o DIGIART?
Avanti ragazzi... c'è posto...:-))))
Niccoló Bertoldi Niccoló Bertoldi Messaggio 2 di 43
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Secondo me (ma è solo un'opinione, non ne sono ancora convinto al 100% nemmeno io!) un'immagine va in Digiart soltanto quando "il soggetto" (ovvero il senso) dell'immagine è l'elaborazione stessa.
Provo a spiegarmi un pochino meglio.
Nelle straordinarie immagini di Costantino Liquori quello che era il "soggetto originario" ciò che ha "impressionato" la pellicola o il sensore al momento dello scatto davvero poco importa. Non è più "leggibile" o intellegibile. L'immagine finale è sostanzialmente "creata" sul computer, perfettamente identica alla fantasia e al pensiero di Costantino.
Se l'elaborazione, invece, non è "protagonista" ma "funzionale" all'immagine (perchè la migliora, ne evidenzia un aspetto, un soggetto, un significato già presente) allora non si tratta di Digiart, ma di tecniche di elaborazione. Le stesse che si facevano in camera oscura bruciandosi le dita e le narici con gli acidi, scottandosi con le lampade e tagliandosi con le maschere.

My two cents,
Nick
Bruno Vallarin Bruno Vallarin Messaggio 3 di 43
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Do pienamente ragione a Nicolo', è vero tanti anni fa, quando si lavorava in camera oscura, tante cose, che si volevano fare, non si potevano fare, in quanto eravamo limitati, generalmente si lavorava con il B&W, a colori non si poteva proprio, sia per i costi che per le procedure tecniche.Ma le potenzialita' gia' esistevano allora, erano lattenti. Con l'evento del digitale, tale potenzialita' ora cominciano ad emergere, con la camera chiara, ora si puo' fare quasi tutto. Io penso, e sono dell'idea, che uso la macchina fotografica, per riprendere la realta, ma poi questa realta, la manipolo a mio piacere, non la voglio subire, la stravologo, la rendo una realta oggettiva-emotiva. Mi spiego meglio, nella maggior parte delle mie immagini,(che sono tutte fotografie) mi servo dell'elemento oggettivo, per creare un nuovo elemento soggettivo.
@Carla, l'immagine di david Nornad, è stupenda, indipendentemente dai passaggi in post produzione, se ti piace è ti ha colpito, egli ha raggiunto il suo scopo che probabilmete era quello,egli ha stravolto la realta oggettiva, per ricrearene un'altra soggetiva-emotiva. Questo è quello che penso.
Un saluto, Bruno.



Messaggio Modificato (06-09-06 23:59)
Michele S . Michele S . Messaggio 4 di 43
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Foto o digiart o come volete chiamarla l'importante che il risultato finale sia come lo voglio io, spesso le foto mie non vengono eleborate, spesso ci metto molte ore a raggiugere il risultao voluto.
A me non importa se qualcuno la chiama foto oppure immagine elaborta ecc... quello che conta è che piacia a me e alla maggiorparte (non tutti i gusti sono uguali o simili) delle persone che la guardano.
Spesso sono proprio le foto che sembrano foto ad essere elaborate moltissimo, e qui stà l'arte a non far vedere che l'immagine ha subito un post radicale.

ciao
Gero Merella Gero Merella   Messaggio 5 di 43
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Anche perchè allora anche un semplice BN è digiart...se ci pensiamo bene il mondo è a colori non in bianco e nero... lo trasformiano noi...quindi...ergo...onde ragion per cui...etc..etc..
:-))
Utente cancellato Utente cancellato Messaggio 6 di 43
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Bene, cominciamo bene...
Adesso vado avanti con una piccola provocazione.
Guardate questa 'foto':
http://www.barrie-thomas.com/gallery/index.html
Bella vero? Bene, è un fotomontaggio. Barrie Thomas è famoso per i suoi fotomontaggi in cui inserisce il ritratto della persona in un ambiente scelto per come si conforma al soggetto, all'espressione... Sul link che ho messo non ce ne sono molti di questi ritratti-fotomontaggio ma io ne ho visti parecchi su un giornale di fotografia. Allora... parliamo di foto anche se sono fotomontaggi? E se ne faccio uno lo metto nella sezione Persone o nella sezione Digiart? E lo scrivo che è un fotomontaggio per una questione di onestà e naturalmente accetto con rassegnazione i commenti di chi ritiene un fotomontaggio una bufala colossale, o me ne sto zitta zitta e se l'ho fatto bene mi crogiolo nei consensi?
Gero Merella Gero Merella   Messaggio 7 di 43
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Carla... è tardi....
:-)
Utente cancellato Utente cancellato Messaggio 8 di 43
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Buon giorno!
secondo me l'elaborazione non è eccessiva in quella fotografia...
è uno scatto fatto all'infrarosso e successivamente sono stati invertiti i colori (non i canali)...
da magenta/arancio a giallo/blu...
e poi è stato aggiunto un po' di contrasto
non credo sia un'elaborazione esagerata...
ma lo scatto potrebbe essere fatto con la pellicola... il mondo delle pellicole a infrarosso a colori non lo conosco...



Messaggio Modificato (11-09-06 09:57)
LUCA FERSINI LUCA FERSINI Messaggio 9 di 43
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... un paio di anni fa durante una manifestazione di lettura fotografia un fotografo presentò delle fotografie improntate sul "cubismo" ("cubismo", in parole povere, dividete il fotogramma in 4 parti uguali e con multiplesposizioni componete usando un medesimo soggetto l'effetto specchio e riflesso del medesimo). Tecnica eccezionale e il tutto eseguita in maniera analogica, graficamente erano spettacolari ... morale della favola, presentò il lavoro a Nino Migliori il quale pur apprezzando la tecnica gli disse: " ... usando il pc in 5 minuti avresti potuto farli senza dannarti l'anima ... cocludendo, oltre al fatto che hai voluto usare l'analogico, che cosa mi vuoi "comunicare"? ..."

Luca
Massimo Baraldo Massimo Baraldo Messaggio 10 di 43
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Dicevamo Carla: fotografia o immagine? io ho detto foto tu immagine. Forse sarò un nostalgico ma le "grandi" elaborazioni per me non sono fotografia... le immagini? Le puoi fare anche con Illustrator, Freehand, Painter ecc ecc... probabilmente eccezionali ma non sono più fotografie: "scrivere con la luce" per me non significa stravolgere con photoshop e simili. Ben vengano questi programmi se usati come camera oscura digitale e ben vengano pure per chi ama "trasformare". In ripresa, un tempo, si facevano cose spettacolari... oggi sti programmi stanno pure togliendo il gusto di pensare prima e durante lo scatto (mio personale parere)!!!
Guarda, personalmente eliminerei da questo sito che, se non sbaglio si chiama Photocommunity, "Digiart" anche perchè su un sito tipo www.renderosity.com c'è da sbizzarrirsi!!!
Utente cancellato Utente cancellato Messaggio 11 di 43
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posti su renderosity?
Massimo Baraldo Massimo Baraldo Messaggio 12 di 43
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@ Mayda: no, ma ci sono cose stupende (a mio avviso)
Utente cancellato Utente cancellato Messaggio 13 di 43
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in quel sito non ci sono limiti al tipo di immagini da pubblicare...
... non me ne voglia l'autore...
ieri è apparsa questa nelle gallerie

[fc-foto:6592487]

nella sezione digital editing...
quella non è altro che una installazione moderna presente al pantheon di parigi...
il ritocco in quella foto non c'è (anche se molte persone gli hanno fatto i complimenti per l'elaborazione... mah!!!)
... l'autore mi ha detto che non sapeva dove postarla...
forse mancano sezioni?
Utente cancellato Utente cancellato Messaggio 14 di 43
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La fotografia digitale di per sè esige quasi sempre un lavoro di postwork, e stabilire un limite oltre il quale passa dalle normali categorie a Digiart non è cosa semplice. Secondo me bisogna chiarire alcuni punti fermi. Innanzitutto cosa non è Digiart:
1) Il fotoritocco (correzione di imperfezioni, contrasto, luminosità, gestione del colore - saturazione e moderatamente tonalità - ritaglio, sovrapposizione di livelli per valorizzare lo scatto originale e tutte le altre operazioni di ottimizzazione non sono digiart
2) L'applicazione di filtri digitali che sarebbero comunque potuti essere applicati anche davanti all'ottica, così come la trasformazione di un'immagine a colori in b/n o sepia o con una dominante di colore, hight o low kay, mascherature e sfocatura non è Digiart
3) L'uso di tecniche per aumentare la gamma dinamica (HDRI e Tone Mapping) non le considero Digiart, ed anche le modifiche effettuate in selezioni della foto per renderla più d'effetto (cielo più scuro ecc.) non è Digiart.

La Digiart si ha quando da una o più foto si produce un'immagine nuova, e per nuova intendo che l'intento del fotografo è quello di creare qualcosa di originale, unico, non legato all'inquadratura originale, ma di servirsi di immagini fotografiche per creare una nuova "realtà" esclusivamente elaborata impossibile da ritrovare in natura o ricreare in studio, dove il momento dello sctto è meramente funzionale alla elaborazione grafica.

Ovviamente ognuno è libero di postare una propria foto in Digiart anche se si è semplicemente limitato ad applicare in automatico un filtro pittorico di Photoshop (operazione che purtroppo spesso si fà quando lo scatto è riuscito male in partenza), come ognuno è libero di pubblicare in canali "normali" foto che hanno subito trattamenti anche invasivi. Il segno di separazione è proprio di ogni fotografo io mi limito (come CM) a spostare da Digiart foto che non hanno nessuna elaborazione evidente (a dire il vero ne ho spostata solo una in 8 mesi).

Tutto questo è un mio parere personale ma sono felice che si inizi a parlarne perchè il dibattito è aperto non solo qui su FC e non solo in Italia.
Utente cancellato Utente cancellato Messaggio 15 di 43
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Credo che quanto detto da Daniele Marzocchi (e anche da Niccoló Bertoldi) sia la conclusione corretta del discorso...
In un intervista (di pochi mesi fa) televisiva a Oliviero Toscani, ribadiva che oggi con il digitale si fanno le "stessissime" cose che prima si facevano in camera oscura. la differenza è la velocità di realizazione e la riduzione di spese perchè non si butta via carta, pellicole ad alto contrasto (chi si ricorda come si usavano in camera oscura...?) ed altra roba che non ricordo nemmeno più.
Ciao a tutti
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