Cento anni fa il Futurismo.
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Con queste ispirate parole ha inizio il "Manifesto del Futurismo", pubblicato il 20 febbraio 1909, su "Le Figaro" di Parigi. La firma è di Filippo Tommaso Marinetti, poeta e scrittore cosmopolita.
Al di la delle proposizioni alquanto tronfie e retoriche e sorvolando sul suo carattere dichiaratamente misogino, non c'è dubbio che il Futurismo è l'unico movimento artistico di livello europeo (se non mondiale) degli ultimi cento anni. Muovendo contro tutto ciò che rappresenta l'immobilismo e le convenzioni sociali, il movimento si propone di rivoluzionare tutti i settori artistici, letteratura, poesia, pittura, aeropittura, architettura, scultura, danza e, non è noto a tutti, anche la fotografia.
Infatti, rifiutando la mera riproduzione della realtà, il Futurismo si propone di reinventare la fotografia quale strumento di interpretazione creativa, personale, cioé soggettiva, delle cose.
Il massimo esponente della Fotografia Futurista è probabilmente Anton Giulio Bragaglia, anche se è il Futurismo ad essergli debitore in quanto Bragaglia anticipò il movimento con i suoi studi sulla "fotografia dinamica". Bragaglia ne fissò i principi nel libro “Fotodinamismo futurista” (1913): << fissare la realtà nel suo dinamismo smaterializzandone le forme apparenti e ricercando la vita colta nel suo apparire rapido e fugace>>.
[fc-foto:16093136]
In effetti il “Manifesto della fotografia futurista” vide la luce solo nel 1930, ad opera dell'onnipresente Marinetti e di Tato.
[fc-foto:16092730]
Ma forse più di Bragaglia e Tato è Filippo Masoero ad interpretare lo spirito più genuino del Futurismo, con le sue aerofotografie: l’obiettivo aperto durante la caduta libera dell'aeroplano registrava non solo tutto ciò che si trovava davanti ma l’atto stesso compiuto dall’artista-fotografo-pilota. Una vera e propria forma di “action painting” fotografica.
Mi riservo altri interventi (se l'argomento interesserà qualcuno) e ringrazio per l'attenzione.
Con queste ispirate parole ha inizio il "Manifesto del Futurismo", pubblicato il 20 febbraio 1909, su "Le Figaro" di Parigi. La firma è di Filippo Tommaso Marinetti, poeta e scrittore cosmopolita.
Al di la delle proposizioni alquanto tronfie e retoriche e sorvolando sul suo carattere dichiaratamente misogino, non c'è dubbio che il Futurismo è l'unico movimento artistico di livello europeo (se non mondiale) degli ultimi cento anni. Muovendo contro tutto ciò che rappresenta l'immobilismo e le convenzioni sociali, il movimento si propone di rivoluzionare tutti i settori artistici, letteratura, poesia, pittura, aeropittura, architettura, scultura, danza e, non è noto a tutti, anche la fotografia.
Infatti, rifiutando la mera riproduzione della realtà, il Futurismo si propone di reinventare la fotografia quale strumento di interpretazione creativa, personale, cioé soggettiva, delle cose.
Il massimo esponente della Fotografia Futurista è probabilmente Anton Giulio Bragaglia, anche se è il Futurismo ad essergli debitore in quanto Bragaglia anticipò il movimento con i suoi studi sulla "fotografia dinamica". Bragaglia ne fissò i principi nel libro “Fotodinamismo futurista” (1913): << fissare la realtà nel suo dinamismo smaterializzandone le forme apparenti e ricercando la vita colta nel suo apparire rapido e fugace>>.
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In effetti il “Manifesto della fotografia futurista” vide la luce solo nel 1930, ad opera dell'onnipresente Marinetti e di Tato.
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Ma forse più di Bragaglia e Tato è Filippo Masoero ad interpretare lo spirito più genuino del Futurismo, con le sue aerofotografie: l’obiettivo aperto durante la caduta libera dell'aeroplano registrava non solo tutto ciò che si trovava davanti ma l’atto stesso compiuto dall’artista-fotografo-pilota. Una vera e propria forma di “action painting” fotografica.
Mi riservo altri interventi (se l'argomento interesserà qualcuno) e ringrazio per l'attenzione.
21.02.09, 09:19
Messaggio 3 di 10
Sempre interessanti i tuoi interventi, c'è sempre da imparare.
Per quanto mi riguarda mi interssa di qualunque movimento tocchi la fotografia, questa poliedrica forma di espressione che ci accomuna.
Per quanto mi riguarda mi interssa di qualunque movimento tocchi la fotografia, questa poliedrica forma di espressione che ci accomuna.
Grazie Giancarlo!
In effetti la fotografia futurista meriterebbe maggiore attenzione.
Mario Castagneti, Fortunato Depero, Enrico Prampolini, Wanda Wulz, Giulio Pariso, Gianni Croce, Tato (Gugliemo Sansoni), alcuni come Depero anche pittori e designer, ne sono stati tra i protagonisti, oltre ad Anton Giulio Bragaglia che col fratello Carlo Ludovico, fu anche critico, scenografo e regista di film d'avanguardia.
Gli anni '20-'30 del secolo scorso sono stati fondamentali per la fotografia. Forse più ancora delle innovazioni tecniche hanno infatti rilievo e importanza le ricerche e le sperimentazioni di vari artisti e fotografi (oltre ai futuristi, p. es. Man Ray), con ampio ricorso ad esposizioni multiple, sovrapposizioni di negativi, solarizzazioni, ecc.
Questi metodi, ed altri precedenti, quali quelli "pittorialisti", o successivi quali il "sistema zonale" di Ansel Adams, sono in un certo senso nuovamente "possibili" grazie al PS.
Messaggio Modificato (22-02-09 10:48)
In effetti la fotografia futurista meriterebbe maggiore attenzione.
Mario Castagneti, Fortunato Depero, Enrico Prampolini, Wanda Wulz, Giulio Pariso, Gianni Croce, Tato (Gugliemo Sansoni), alcuni come Depero anche pittori e designer, ne sono stati tra i protagonisti, oltre ad Anton Giulio Bragaglia che col fratello Carlo Ludovico, fu anche critico, scenografo e regista di film d'avanguardia.
Gli anni '20-'30 del secolo scorso sono stati fondamentali per la fotografia. Forse più ancora delle innovazioni tecniche hanno infatti rilievo e importanza le ricerche e le sperimentazioni di vari artisti e fotografi (oltre ai futuristi, p. es. Man Ray), con ampio ricorso ad esposizioni multiple, sovrapposizioni di negativi, solarizzazioni, ecc.
Questi metodi, ed altri precedenti, quali quelli "pittorialisti", o successivi quali il "sistema zonale" di Ansel Adams, sono in un certo senso nuovamente "possibili" grazie al PS.
Messaggio Modificato (22-02-09 10:48)
Grazie Carlo per aver ricordato questa ricorrenza che ha fornito lo spunto per legare il movimento anche alla fotografia. Mi fa molto piacere che tu abbia citato, oltre agli altri, Wanda Wulz, la grande fotografa triestina che ha aderito al “Manifesto” di Marinetti ed è stata da lui stimata ed ammirata al punto da essere invitata ripetutamente ad esporre in mostre da lui organizzate.
Ho conosciuto personalmente Wanda Wulz frequentando, da ragazzina, lo storico studio fondato dal nonno, in Corso Italia, a Trieste. Vi lavorava con il padre e la sorella Marion, da cui si distingueva, poiché oltre a prediligere il ritratto in studio svolgeva anche ricerche personali d'avanguardia e nel ritratto multiplo. Tutta la sua produzione, oltre a quella del padre e della sorella, è stata acquistata da Alinari. Era una favola magica farsi ritrarre da lei; diceva “prova a desiderare di essere fotografata, lasciati andare…” Ci si dimenticava di tutto, studio compreso, e si iniziava a volare…
[fc-foto:16111623]
[fc-foto:16088644]
Ho conosciuto personalmente Wanda Wulz frequentando, da ragazzina, lo storico studio fondato dal nonno, in Corso Italia, a Trieste. Vi lavorava con il padre e la sorella Marion, da cui si distingueva, poiché oltre a prediligere il ritratto in studio svolgeva anche ricerche personali d'avanguardia e nel ritratto multiplo. Tutta la sua produzione, oltre a quella del padre e della sorella, è stata acquistata da Alinari. Era una favola magica farsi ritrarre da lei; diceva “prova a desiderare di essere fotografata, lasciati andare…” Ci si dimenticava di tutto, studio compreso, e si iniziava a volare…
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Grazie Maria Luisa.
Hai, con semplicità, evocato un'ambiente fucina di creatività e una figura di fotografa che merita sicuramente di essere conosciuta meglio.
Purtroppo ancora le storie della fotografia e le biografie dei fotografi non hanno l'attenzione editoriale che meriterebbero.
Con l'occasione segnalo che su Radio 3, alle 20,00, va in onda "Uccidiamo il chiaro di luna", serie dedicata al Futurismo, con interviste, interventi, citazioni e registrazioni di testi recitati da Marinetti.
Hai, con semplicità, evocato un'ambiente fucina di creatività e una figura di fotografa che merita sicuramente di essere conosciuta meglio.
Purtroppo ancora le storie della fotografia e le biografie dei fotografi non hanno l'attenzione editoriale che meriterebbero.
Con l'occasione segnalo che su Radio 3, alle 20,00, va in onda "Uccidiamo il chiaro di luna", serie dedicata al Futurismo, con interviste, interventi, citazioni e registrazioni di testi recitati da Marinetti.
24.02.09, 11:43
Messaggio 7 di 10
Mi perdo....
vorrei sapere tutto ciò che riguarda la fotografia...
Che bello...
vorrei sapere tutto ciò che riguarda la fotografia...
Che bello...
Sono felice per l'illuminata "idea" di Carlo Pollaci
di ricordare quel movimento che dirompendo in un mondo
monotono diede vita al "Futurismo" dando spazio alla
creatività e alla fantasia umana contaggiando Arti diverse
come la fotografia.
All'iniziativa di Carlo aggiungo un mio contributo in digiart
" Grande serata -… Oleandro Zannini 19.01.08 21
di ricordare quel movimento che dirompendo in un mondo
monotono diede vita al "Futurismo" dando spazio alla
creatività e alla fantasia umana contaggiando Arti diverse
come la fotografia.
All'iniziativa di Carlo aggiungo un mio contributo in digiart
" Grande serata -… Oleandro Zannini 19.01.08 21
Il futurismo nacque da un'idea, da un germe sotterraneo, da un'utopia e fini con un esplosione...nel frattempo, due guerre modiali, cambiamenti infiniti, il mondo rovesciato...un arco ti tempo relativamente breve, se osserviamo il resto della storia dell'uomo, ma talmente potente e innovativo, anche nel senso più bieco del termine, da lasciare solo una montagna di maceria, da ricostruire, da ricompattare.
Grazie Carlo per lo spunto, mi era sfuggito questo forum, purtroppo.
Messaggio Modificato (18-11-09 14:58)
Grazie Carlo per lo spunto, mi era sfuggito questo forum, purtroppo.
Messaggio Modificato (18-11-09 14:58)
....e sì....veramente una discussione interessante...iniziata, vedo, quando ancora non ero su fc....
Giusto modo per celebrare l'anniversario di quella che è considerata la prima tra le avanguardie storiche....
(anche se ci sono gli ispanisti che dicono che la primissima avanguardia è nata in sudamerica e non mi ricordo più in che campo....forse il Lettrismo o Ultraismo di Vicente Huidobro...ma potrei facilmente sbagliarmi.....)
laura:-))
P.S.:....d'altra parte non è un caso che questo 3d sia stato aperto da Carlo Pollaci....persona, colta, simpatica e (come dice lui giustamente) perbene...
laura
Giusto modo per celebrare l'anniversario di quella che è considerata la prima tra le avanguardie storiche....
(anche se ci sono gli ispanisti che dicono che la primissima avanguardia è nata in sudamerica e non mi ricordo più in che campo....forse il Lettrismo o Ultraismo di Vicente Huidobro...ma potrei facilmente sbagliarmi.....)
laura:-))
P.S.:....d'altra parte non è un caso che questo 3d sia stato aperto da Carlo Pollaci....persona, colta, simpatica e (come dice lui giustamente) perbene...
laura