fino al 27/05/2012 Leonard Freed " Io amo l’Italia" - Roma
http://www.museodiromaintrastevere.it/m ... o_l_italia
nello stesso sito della mostra del World Press Photo, in Trastevere, ma al primo piano, il fotografo americano Freed, membro della Magnum dal 1972, offre un excursus in b/n di una Italia che lo affascinò tutta la vita perché qui “il passato è sempre presente non solo nei luoghi ma nella vita quotidiana della gente”.
"Leonard Freed si poneva molte domande – scrive la curatrice Enrica Viganò - nei suoi diari fitti fitti appuntava la profonda ricerca che stava svolgendo sull’esistenza e sulle motivazioni del vivere umano. Il suo strumento era la macchina fotografica, il suo talento era la comprensione istintiva delle forme visive, il suo impegno era tutto dedicato alle persone e, di conseguenza, alla madre di tutte le domande: chi siamo?”
Bellissima questa intervista al fotografo, alle cui spalle appare una stampa presente anche nella mostra
http://www.nital.it/sguardi/3/freed.php
Messaggio Modificato (1:30)
nello stesso sito della mostra del World Press Photo, in Trastevere, ma al primo piano, il fotografo americano Freed, membro della Magnum dal 1972, offre un excursus in b/n di una Italia che lo affascinò tutta la vita perché qui “il passato è sempre presente non solo nei luoghi ma nella vita quotidiana della gente”.
"Leonard Freed si poneva molte domande – scrive la curatrice Enrica Viganò - nei suoi diari fitti fitti appuntava la profonda ricerca che stava svolgendo sull’esistenza e sulle motivazioni del vivere umano. Il suo strumento era la macchina fotografica, il suo talento era la comprensione istintiva delle forme visive, il suo impegno era tutto dedicato alle persone e, di conseguenza, alla madre di tutte le domande: chi siamo?”
Bellissima questa intervista al fotografo, alle cui spalle appare una stampa presente anche nella mostra
http://www.nital.it/sguardi/3/freed.php
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