Edward Weston a Modena fino al 9 dicembre

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La Fondazione Fotografia della Cassa di Risparmio di Modena organizza una esposizione delle opere più rappresentative del grande fotografo Edward Weston dal 14 settembre al 9 dicembre 2012 presso l’ex Ospedale Sant’Agostino a Modena

Nella mostra, a cura di Filippo Maggia, saranno esposte ben 110 stampe originali di uno dei più grandi fotografi del Novecento provenienti dalla collezione privata di Margaret Weston e dal Center for Creative Photograpy di Tucsone.

A oltre quindici anni dall’ultima sua mostra in Italia, l’esposizione intende celebrare il lavoro di Edward Weston, grande maestro della fotografia statunitense.

Saranno proposti tutti i temi indagati dal celebre fotografo americano, dai nudi ai paesaggi, attraverso una galleria di ritratti e di “oggetti” - dai famosi peperoni ai giocattoli indigeni - trasformati da Weston in icone surrealiste e postmoderne.

http://www.fondazionefotografia.it/it/e ... rd-weston/
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Nessun orpello nell’allestimento, pareti bianche con visibili le informazioni dei vari restauri che si sono succeduti nel tempo, sale antiche che accolgono il visitatore con frasi di Weston stampate alle pareti, o discrete informazioni , intervallate con video e documenti.
La mia visita alla Mostra comincia nel silenzio, tra pochi, attentissimi visitatori.
Un’accurata selezione di 110 fotografie testimonia il talento di Weston, stampe ai sali d’argento di fattura straordinaria, resa dalla carta consistente e dalla gelatina morbida su cui si formano le immagini. Le opere esposte al Sant'Agostino sono frutto di una ricerca tra scatti originali compiuti tra gli anni Venti e Quaranta e provenienti, almeno per la maggior parte, dal Center for Creative photography di Tucson, una esposizione permanente dedicata ai fotografi del Nord America con sede nell'Università dell'Arizona.

Edward Weston (Highland Park, 1886 – Wildcat Hill, 1958) fu anche il fotografo che, tra i primi, abbandonò lo stile pittorialista in voga negli Stati Uniti degli Anni Venti e iniziò a condurre una ricerca sperimentale sulla stampa: solo a contatto, in modo da non concedere alcuna manipolazione dell’immagine e restituire una nitidezza assoluta dei dettagli.
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Nel 1922 scatta una serie di fotografie che cambieranno la sua carriera: fotografie più chiare e definite, concentrando la sua attenzione sulle forme astratte degli oggetti “La macchina fotografica – sostiene Weston – deve essere usata per registrare la vita e per rendere la vera sostanza, la quintessenza delle cose in sé, sia si tratti di acciaio lucido o di carne palpitante”
. Nel 1923 di trasferisce a Città del Messico, dove apre un nuovo studio insieme alla sua assistente e amante Tina Modotti, inserendosi nell’ambiente artistico messicano cui faceva parte Diego Rivera, un pittore e muralista messicano, famoso per la tematica sociale delle sue opere realizzate in gran parte in edifici pubblici. Assieme alla conoscenza di Cubismo e Surrealismo la sua visione cambiò concentrandosi sulle modalità di ripresa e sull’uso del mezzo tecnico prescelto, il banco ottico di grande formato.
“Se non riesco ad ottenere un negativo tecnicamente perfetto, il valore emotivo o intellettuale della fotografia per me è quasi nullo”.
In fondo di cosa fosse per lui la macchina fotografica non ne ha mai fatto mistero: "Deve essere usata per registrare la vita e per rendere la vera sostanza, la quintessenza delle cose in sé, sia che si tratti di acciaio lucido o di carne palpitante".
Tornato in California, nel 1929 si trasferisce a Carmel dove fonda nel 1932 insieme ad Ansel Adams, Imogen Cunningham e altri fotografi il celebre Gruppo f/64
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Scatti in bianco e nero, alcuni non più grandi di un palmo di mano altri di medio formato, testimoniano ciò che per tutta la vita Weston ha ricercato: la nitidezza dell'immagine, dai nudi ai paesaggi, dai ritratti agli oggetti, tutto quello che decideva di immortalare doveva essere la massima espressione di purezza e perfezione.

Le fotografie si susseguono lungo il percorso nelle sale, in continuo riferimento a affinità puramente estetiche, accostando le curve della sabbia a quelle del corpo femminile

Weston - Dunes - Oceano 1936. Weston - Dunes -… lucy franco 13.11.12 0


Weston - Dunes - Oceano 1936 Weston - Dunes -… lucy franco 13.11.12 0


Weston - nude 1933 Weston - nude 193… lucy franco 13.11.12 0


Westom - Nude 1934 Westom - Nude 193… lucy franco 13.11.12 0


Weston - nude 1936 Weston - nude 193… lucy franco 13.11.12 0
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o alle forme scultoree di ortaggi

Weston . Cabbage leaf 1931 Weston . Cabbage… lucy franco 13.11.12 0


Weston - Chard 1927 Weston - Chard 19… lucy franco 13.11.12 0


Weston - Three Fish - Gourds 1925 Weston - Three Fi… lucy franco 13.11.12 0


i ritratti magnetizzano il visitatore: potenti nell’intensità degli sguardi e dei gesti, quasi maniacali nella resa dell’epidermide, dei capelli e delle barbe, ma anche di grande approfondimento psicologico.


Weston Guadalupe Marin de Rivera . Mexico 1924 Weston Guadalupe… lucy franco 13.11.12 0


Weston - Carmelita 1937 Weston - Carmelit… lucy franco 13.11.12 0
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Weston - Nahui Olin 1924 Weston - Nahui Ol… lucy franco 13.11.12 0


Weston Harald Kreutzberg 1932 Weston Harald Kre… lucy franco 13.11.12 0
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Eccelso elemento che percorre tutte le opere, una freschezza ed una contemporaneità che fanno letteralmente dimenticare che quasi cento anni dividono queste fotografie da noi.
Attuali, fuori da ogni moda, testimonianze eccellenti dell’occhio attento e sensibile che riesce a toccare l’anima di chi ha davanti al suo obiettivo e renderla visibile per l’eternità.

La mostra è affiancata da un catalogo, edito da Skira, contenente un’ampia biografia ragionata e le riproduzioni di tutte le opere esposte.
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