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Sabato 20

Tratto dalla raccolta di narrativa
Racconti di gente normale

Titolo: Sabato 20

Ci sono giorni che iniziano con un oroscopo che dice: "Le stelle esaltano l'eleganza con cui vi aggirate, esili come fuscelli, giovani a qualsiasi età , lungo i sentieri della vita". Sei ancora a letto e già sorridi al nuovo giorno. Esci di casa e il vicino che non saluta mai dietro la sua espressione perennemente imbronciata si lascia sfuggire un "buongiorno". Ruoti intorno a te stesso e ci metti un po' a realizzare che eri tu il destinatario di quel saluto e quando gli rispondi ormai e' troppo lontano. A un incrocio un tizio ti regala la sua precedenza, al garage ti dicono che hanno ritrovato il tuo cappellino, al lavoro un collega ti fa un complimento gratuito, la sera poi trascorri una serata in allegria con gli amici... un'allegria spensierata come ai bei tempi. Stamattina ti svegli, guardi il calendario. Sabato 20. Qualcosa ti dice che oggi non sarà come ieri. Richiudi gli occhi e fingendo che sia ancora venerdì capisci come la felicità spesso si celi dietro le piccole cose o dietro segni che non sai interpretare. E poi ci sono quelle giornate di pioggia, grigie, plumbee, umide... dove ti distrai ad osservare un gatto che si nasconde sotto una pianta troppo piccola per impedirgli di bagnarsi, ad ascoltare il ticchettio delle gocce che sembrano i bassi della nostra malinconia... e tanto per cambiare inizi a fare pensieri contorti, strani, dalle traiettorie irregolari. Nei giorni di pioggia pensi di cambiare vita, pensi a tutte le cose che non vanno, ti dimentichi di quelle che vanno, metti su il cd più triste che hai e come la pioggia sui vetri così lasci scivolare sulle guance le lacrime più amare che la tua solitudine conosce. Non sono questi i giorni per progettare i grandi cambiamenti... le decisioni importanti si prendono con il sole... e allora non fai altro che aspettare che spiova.

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