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"Onde di sabbia allo scoperto" di Claudia e Tiziano Salviati

"Onde di sabbia allo scoperto" di Claudia e Tiziano Salviati

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"Onde di sabbia allo scoperto" di Claudia e Tiziano Salviati

La foto è stata realizzata con una compatta Pentax Optio domenica 17/01/2010 pomeriggio inoltrato sulla spiaggia di Jesolo durante il picco della bassa marea. Mi hanno ispirato la luce soffusa del sole velato e le ombre lunghe del tramonto.

di Claudia e Tiziano Salviati

Commenti 14

  • Vincenzo Galluccio 24/01/2010 16:21

    Che dire? La fotografia e' certamente "bruttina" ma porta dentro di se una nozione, ovvero il tentativo di un neofita che anzichè andare per tramonti ha "piegato" lo sguardo verso il basso alla ricerca di altro, ed in questo esercizio c'è quell' idea che trasforma una immagine in fotografia....qui l'immagine e' rimasta "piegata" su se stessa ma c'è tempo per "spiegare le ali".
    Appasionatomi alla vita ed alle opere di Giacomelli ho compreso che per taluni, per il loro modo di intendere la fotografia, è necessaria una conoscenza tecnica la piu' completa possibile, per altri, come per Giacomelli, era sufficiente la conoscenza della coppia tempo/diaframmma....e per tutta la vita ha usato una sola macchina fotografiaca....ma lui era un genio e noi poveri mortali.
    Quali criteri utilizzo per definire una immagine come fotografia? Mi pongo tre domande: Dove sta il cuore? Dove sta la mente? Dove sta l'occhio?.....consapevole del fatto che le immagini non possono essere misurate o pesate!
  • Francesco Marino 24/01/2010 12:09

    Dunque
    visto l'intervento di Aldo Feroce,dal quale inevitabilmente l'autore ha tratto spunto per sentirsi "da meno",ho il diritto di spiegarmi.
    Ora basta:e' l'ora di finirla.Il mio intervento,lungi dall'essere una critica alla persona dell'autore,piuttosto che la sua Optio,o Coolpix,o quello che diavolo vi pare,era una considerazione MOLTO generalizzata sull'approccio che i neofiti (la parola neofita non e' certo un'offesa) hanno verso la fotografia,piu' precisamente la fotografia digitale:uno scatto acquisito con un apparato digitale e' considerato perfetto cosi' come esce dalla macchina.Personalmente credo che le compatte,per evidenti limiti fisici,apportino grossi limiti a quello che "vedono",parlo quindi di
    -gamma tonale limitata ,quindi bruciatura delle alteluci
    -file gia' compressi,con evidente perdita qualitativa
    -qualita' ottica nemmeno lontanamente paragonabile alla reflex di fascia piu' bassa,quindi resa del colore non ottimale ed aberrazioni varie.

    La mia domanda e' la seguente:con quali criteri commentiamo un'immagine con tali difetti??

    Secondo me,possiamo commentare ESCLUSIVAMENTE il taglio.
    Tutto il resto no,perche' non esistono elementi per poterlo fare.
    Questa e' la mia considerazione su questo scatto,
    COSA C'ENTRA TIRARE IN BALLO L'AUTORE,FACENDOLO VERGOGNARE PER LA SUA ATTREZZATURA????
    ORA BASTA MI E' VENUTO A NOIA QUESTO MODO DI FARE
  • Carlo Pollaci 23/01/2010 21:18

    Un lodevole tentativo di foto "creativa".
    Il risultato, purtroppo, non rispecchia le intenzioni dell'Autore: la foto appare piatta, quasi scilaba. L'orizzonte pende, ma sembra più un errore che una scelta intenzionale.
  • paolo pasquino 23/01/2010 9:58

    credo che .. ci siano potenzialità nel "vedere" una foto come questa.. è una foto che vede le "assenze".. ed in questo la trovo intrigante.. gli interventi che mi hanno preceduto mostrano come si potrebbe trasformare in post.. Francesco ne individua la maggiore peculiarità e la esalta.. Aldo accompagna la visione generando un soggetto immaginario sulla linea d'orizzonte.. Tommaso ne tira fuori i contrasti..
    ecco.. tre punti da tenere in conto..
  • Maricla Martiradonna 22/01/2010 20:10

    INTERVENTO DELL'AUTORE:
    "Ringrazio chi fin'ora ha partecipato e parteciperà alla discussione, i commenti e i suggerimenti sono stati e saranno davvero apprezzati, e sicuramente entreranno a far parte del nostro "bagaglio" fotografico. Lo scopo per cui siamo approdati su FC è proprio questo: imparare, sul campo, mettendo in discussione le nostre foto.
    La scelta di una macchina semplice come una compatta Pentax o una Nikon Coolpix, e di elaborare al minimo le nostre foto con programmi come Photoshop o Corel, migliorando il colore, la nitidezza o il taglio, rispecchia il nostro spirito: cogliere l'attimo per quello che è. La fotografia è un completamento alla nostra passione per le escursioni all'aria aperta, e piano piano adegueremo anche l'attrezzatura fotografica".
  • Tommaso Vicomandi 22/01/2010 9:57

    L'idea non è male ma meritava forse una inquadratura ed un post diversi, ad enfatizzare le ombre delle "piccole dune".
    un po' da rivedere cielo e orizzonte .... casomai con un taglio diverso (vedi Francesco T.)

    ....... un esempio........ giocando con ps e lasciando la tua inquadratura
  • Aldo Feroce 22/01/2010 9:00

    Francesco si + tollerante!!!
    L'autore della fotografia ha usato una compatta che non ha il formato "grezzo" Raw
    molti sono alle prime armi bisogna dare il tempo anche di capire e guardarsi intorno,
    se avessimo detto che bella foto non avrebbe capito nulla....se qualcuno avesse detto l'orizzonte è storto forse sarebbe arrivato ad addrizzarlo......ma non è sufficente.
    chi posta nei forum non è detto che conosca l'ABC fotografico ...diamo il tempo di comprenderlo.
    Oggi l'autore possessore della sua Optio non dovra' vergognarsi della sua macchina bensi' capire quale sono i i limiti del suo apparecchio.
  • Francesco Marino 21/01/2010 19:23

    "Mi hanno ispirato la luce soffusa del sole velato e le ombre lunghe del tramonto."
    Scusami Autore
    ma da quello che ci proponi non si percepisce ne' l'uno ne' l'altro
    ecco perche' io insisto che scattare in formato grezzo e' la chiave per poter esprimere la propria visione fotografica:
    se in qualche modo crediamo,o speriamo che la fotografia possa darci soddisfazioni e diventare nel tempo il nostro hobby di punta,o magari qualcosa in piu',dovremo (credo) pensare di dotarci di attrezzatura che ci permetta la piu' totale liberta' di scelta sullo scatto,dove per liberta' creativa intendo intervento su colore,gamma,taglio senza perdita qualitativa,correzione di esposizione senza aberrazioni etc etc
    troppe volte ormai mi hanno portato file da stampare eseguiti con compatte o peggio ancora con telefonini,poi davanti all'obbrobrio da loro eseguito,sono rimasti scioccati dalla pessima qualita'....questa e' una nota personale che esula dallo scatto in questione,la quale nota pero' dovrebbe farci riflettere su un aspetto della fotografia digitale che ha ormai preso campo:una foto digitale e' perfetta,come esce dalla macchina.....niente di piu' fasullo,anzi,e' vero il contrario.
    Non me ne voglia l'autore,e' piu' uno sfogo di chi ne vede di cotte e di crude...
    il consiglio pero' e' sempre valido,per tutti:dotiamoci del meglio che possiamo permetterci.
  • laura fogazza 21/01/2010 17:44

    concordo pienamente con Aldo Feroce (e mi piace molto la sua interpretazione)

    in effetti l'autore autrice di quest'immagine è stato/a giustamente colpito/a da questo "movimento sabbioso raggelato" ...e quindi da un elemento prettamente grafico direi......però non ha avuto il coraggio/consapevolezza per "andare fino in fondo" ....ed "esternare visivamente" e al meglio quello che lo/la aveva colpito/a........

    credo che la fotografia, spesso, sia molto meglio di una seduta psicanalitica....ma bisogna andare "dentro" la propria "visione".....svicerarla....in certo senso....
    ...non basta essere "colpiti"....

    (P.S.: scusate le chiacchere a vanvera....ogni tanto mi capita....:-))) )

    laura
  • Francesco Torrisi 21/01/2010 16:14

    Mi piace anche la "visione" di Aldo...e più nostalgicamente poetica...ma granulosa...mannaggia...! non si può avere tutto... ;o)
  • Aldo Feroce 21/01/2010 15:26

    è importante che il file sia ricco di informazioni e che venga pulito successivamente.
    l'autore della fotografia dovra' abituarsi a convivere oggi se appassionato come credo alla fotografia a cercare di vedere quante cose si possono fare per migliorare un proprio scatto
    noi tutti siamo stimoli per aiutare a crescere
    Francesco ha datio un importante lettura...ne do una anchio quando capitro' come si incolla
    la foto è scialba di perse' ha bisogno per essere + importante che l'autore non metta solo lo scatto
    su coraggio capirai che si puo' fare veramente di +
    ciao Aldo
  • Francesco Torrisi 21/01/2010 10:47

    Leggo questo scatto più come un pattern/texture...
    Probabilmente l'orizzonte è in linea ma non è percepibile appunto per la foschia a cui fa cenno l'autore, quindi punto cospicuo di riferimento diventa la linea del bagnasciuga...che per la sua linea di fuga..fa pendere lo scatto. Comunque il racconto è limitato da questa cattiva percezione di quanto c'è dopo la sabbia...il mare ed il cielo restano troppo lontani e distanti ed non hanno il giusto contrappunto e peso nello scatto rispetto la spiaggia, anche se si voleva raccontare il ritiro del mare dalla spiaggia...la resa del mare diventa quasi un fastidioso corpo estraneo...
    Propongo per la discussione un'altra chiave di lettura per come mi sono espresso sopra: rinunziando alle parti meno convincenti creare un pattern esaltandolo col post. Lega oltretutto perfettamente col titolo dato dall'autore
  • Hans-Günther Schöner 21/01/2010 10:17

    Das hat was !
    Gefällt mir sehr Gut !

    Christian Moullec mit seinen Kranichen
    Christian Moullec mit seinen Kranichen
    Hans-Günther Schöner


    Gruß
    Hans-Günther