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Giuseppe Cinà


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L'agguato

Esiziale, secco e disumano
scarto di secondo che vale tanto
quanto una vita che è più finita
di una resa mai incominciata

Musicala questa traversata,
dal mio nido a quello della mia amata
L'atmosfera è o.k. Tutto è bello,
Polly io ti voglio nel mio cervello

L'auto fila via liscia
carezzata dal vento che è biscia
e morbido striscia
sulle lamiere madide al sole giallo di guai

Esiziale, secco e disumano
scarto di secondo in agguato:
guardami così bello e rapito
dalle gioie di un veleggiare muto

e raro come l'arcano da serbare
e prezioso come un mare da salvare
a proposito della mia vita

L'auto fila via liscia verso lo stop
e nulla compare a fare una breccia
da dietro il sole disteso giù sulla strada
L'auto parte via liscia:
è un attimo realizzare che “No, non è così...”
in un lasso esiziale un bolide appare
e finisce lì

E il sole scaglia la sua gloria e se la ghigna

Una confusione per incubazione!
C'è una babilonia
di disagio e compassione!
Sono Coma in ascolto, bagnato sull'asfalto
Grilla come olio un lago imporporato

E il sole scaglia la sua gloria e se la ghigna



- Marlene Kuntz, "L'agguato" -

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