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"La maschera" di Gianni Boradori

"La maschera" di Gianni Boradori

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"La maschera" di Gianni Boradori

Lo scatto è stato effettuato in un teatro dove la luce ha molti limiti.
Dati di scatto: Nikon Ds3 - zoom Nikkor 35/70 focale 65 -1/100 - f 4,5 - bil. bianco incandescenza - ISO 8000 (ottomila).

Gianni Boradori

Commenti 10

  • Francesco Marino 13/12/2010 23:53

    Uh!Come Torrisi..
  • dm.fe 11/12/2010 12:34

    francesco:tu sa, io so che tu sa.no è foto come altre ritratto. io, guardo e devo vedere ritratto, no altro. io "devo" vedere, sentire, vivere istante insieme a lui.
    non devo vedere,sentire chiedere o pensare perchè di tecnica di come è fatto.
    se no no è ritratto. è altro. ecco tu puoi fare altro quando luce no c'è. fa altro, con tipo, dico:fa altro tipo di foto. e, se tu sei "insieme" a tipo, se tu "senti" altro, ottieni risultato ottimo. ma io so che tu sa.
    (8000 a 4,5 è no luce. ... ma questo è facile a dire. ritratto no, no è facile)
  • Francesco Torrisi 11/12/2010 11:38

    Dmitrrij a me succede che pur sapendo di scattare al limite, di avere in testa lo scatto come se fosse già passato dalla camera chiara. E' come una visione, che a volte si materializza ed è una gran soddisfazione e certe altre invece no...e in questo caso l'unico a godere è il cestino.
    Se uno si ferma sempre quando si è al limite di scatto...vedi che tristezza ...
    Ma dimmi: a te piace vincere facile?... ;o)
  • dm.fe 11/12/2010 10:23

    uh. credo che pensare ritratto quando non si può fare è errore. se luce non c'è, non fare. fa ritratto se luce c'è. (iso 8000 è come k2 fa (sempre) freddo, uno ostina macchina a lavoro estremo per dire io posso fare. ma poi foto no viene.)
  • laura fogazza 10/12/2010 13:59

    ...assolutamente d'accordo con te Francesco!!!
    :-))))
  • Francesco Torrisi 10/12/2010 13:43

    @ Laura
    anche la tua è una interpretazione, forse più "pittorica" che fotografica ma bastevole per raggiungere lo scopo che forse l'Autore voleva proporre. Oltretutto questo ritratto racconta questa bivalenza o bicromatismo e su questo si deve giocare.

    Tanto per metterla sul discorsivo e approfittando dell'ospitalità dell'Autore di questo scatto, vorrei aggiungere: qui si evidenzia il fatto che, come con l'analogico che per vedere ciò che avevi realizzato si doveva andare in camera oscura, anche col digitale l'equivalente operazione (camera chiara) è complementare allo scatto per avere l'unità visiva dell'opera.
    Quindi sorrido quando mi dicono...
  • laura fogazza 10/12/2010 13:16

    ...sono d'accordo con Francesco Torrisi...per quanto riguarda il rumore... e la sua interpretazione in bn senza dubbio migliora notevolmente l'impatto visivo dell'immagine....
    ...capisco che forse l'intento dell'autore nel postarla a colori era quello di darci una sorta di effetto-terracotta....un'immagine cioè in cui la "matericità" della biacca (giallognola) si leghi al bruno della pelle e all'arancio dello sfondo che evoca le case in adobe e i paesaggi africani...
    ma, personalmente, non trovo gradevole né il rumore né questa "prossimità" di colori...nè il fatto che in ogni versione qui presente (sia dell'autore, sia del Torrisi) non si riesca a percepire bene lo sguardo dell'uomo...

    propongo all'autore una mia personale interpretazione in bn....che non ha assolutamente alcuna pretesa di "giustezza" di alcunché essendo essenzialmente solo un bn....emotivo...che cerca di rendere uno sguardo e un uomo in particolare....

  • Francesco Torrisi 09/12/2010 21:43

    Per me ha sempre il problema d fondo della taratura dei gradi Kelvin non esatta.
    Il bianco è giallo.
    La dinamica è ancora bassa sui bianchi e quindi la curva di espressione di tulle le gamme dei colori rimane ancora un po' compromessa.
    Verifica dosando un filtro fotografico "freddo" e vai a vedere il livello (dove finisce la curva, se a fine scala al valore 255 oppure prima)
  • Maricla Martiradonna 09/12/2010 19:03

    Mi scrive l'autore:
    "Ho osservato attentamente "La maschera" in Agorà ed ho notato tanta differenza tra come la vedo in Photoshop e come la vedo attraverso la rete. Soprattutto per la saturazione dei colori e la luminosità generale.
    Adesso ti invio un'altra versione, più leggera, meno cupa e meno satura".
    Seconda versione dell'autore
    Seconda versione dell'autore
    Maricla Martiradonna


    Esprimete il vostro parere su questa, grazie :-)
  • Francesco Torrisi 09/12/2010 17:13

    Un buon ritratto che mostra però il limite tecnico più per fattori ambientali e di luce.
    Si vedono chiaramente le alterazioni cromatiche da alti iso.
    Forse nel convertirla in B&W si sarebbe evidenziato solo un noise con effetto grana e forse meno evidente del colore...forse, ma vale la pena provare e vedere se funziona lo stesso come impatto visivo.
    C'è anche una staratura del bianco...che non è più bianco.

    Questa è la versione con bianco bilanciato e passata con programma di Noise Reduction, è evidente che il tentativo di correggere il noise del colore non risulta essere gradevole.

    Questa è la versione in B&W, dove questo problema si disperde in modo evidente