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Inno alla vita

Tratto dalla raccolta poetica
Gli anelli delle nuvole

Titolo: Inno alla vita

Pomeriggi assolati
cedono il passo all'autunno,
lo splendido manto di foglie cadute,
lungo il sentiero di montagna,
avvolge la terra in uno scialle che porta in sé
i caldi colori del tramonto,
ove trovano riparo,
piccoli esseri che abitano il sottobosco.
Rami sguarniti,
sembrano artigli di maghi rivolti al cielo,
in un guscio di noce
una coccinella passeggia sull’edera
avvinghiata all'albero amico.
Nella radura dorata,
formiche in colonne precise
laboriosamente lavorano camminando in su e in giù
sul tronco grande di un abete che,
in attesa della stagione fredda
inverdisce i suoi aghi.
Sotto il raggio lunare,
guardando un fiore bianco
inebriato dal profumo della natura,
l’uomo senza dimora,
ammira con odio misto a rabbia,
la straordinaria mutevolezza dell’universo.
Una lingua di fumo,
avvolge tra luci e ombre l’orizzonte,
egli sorride alle fiamme sinistre,
che velocemente si propagano.
In lontananza il latrato disperato di un cane
riempie il silenzio di cenere e morte.
Un lampo squarcia il cielo,
il tuono annuncia il temporale,
grosse nuvole corrono veloci.
Nel vento arriva un ancestrale inno alla vita
scritto nella storia da un’usanza antica.
L’uomo che ha osservato da lontano,
lentamente nella notte buia,
sconfitto, scende a valle.

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