... Luca Forno (V.O.G.)

Partecipa nella discussione! Registrati gratuitamente!
Registrati gratuitamente
Annunci Google Annunci Google
Utente cancellato Utente cancellato Messaggio 16 di 70
0 x grazie
Link
uè paolo .. casomai facciamo una sessione di foto alle tue modelle insieme ... anzi meglio di no .....sfigurerei e così la prossima l'intervista me la fanno sull'Eco della Valbrembana di Sotto ( quadrimestrale quando esce ... di inverno no perchè nevica)



Messaggio Modificato (23:18)
Santino Mineo Santino Mineo Messaggio 17 di 70
0 x grazie
Link
Mi chiedo come mai quest'omino ha girato il mondo ma non ha messo mai piede a palermo, fotografando (da turista con una usa e getta) le mereviglie di essa.Ma!che so strani sti genovesi.
Ciao Luca.

Ps io sono stato a genova...al porto;-)
Utente cancellato Utente cancellato Messaggio 18 di 70
0 x grazie
Link
hai ragione Santino ... mi piacerebbe un sacco ... non sono mai stato in sicilia ... vorrei fotografare i vespri della Pasqua ... ah come mi piacerebbe

prima o poi .....
Utente cancellato Utente cancellato Messaggio 19 di 70
0 x grazie
Link
Credo che dopo questa lettura...l'unica cosa che rimane...è conoscerti di persona Luca!
Gran bella lettura
Grazie Luca e Maricla per la bella iniziativa!
Carlo Atzori Carlo Atzori Messaggio 20 di 70
0 x grazie
Link
Ciao Luca, leggendo quest'intervista ho solo avuto le conferme di quanto sapevo già sul tuo modo particolare ed unico di intendere la fotografioa e, sopratutto, il reportage....sempre schietto, diretto e senza fronzoli, con quel talento e quella cultura fotografica che fa la differenza.....sei, per me, il modo esatto di interpretare la fotografia che è documento e pugno nello stomaco, quella fotografia che diventa urlo di dolore o amara malinconia, quel modo tutto speciale e crudo di rappresentare una realtà che spesso ci aggredisce e ci fa male e tu la reinventi facendola diventare personale e sensibile, una risposta a domande che da sempre ci facciamo.
La mia stima per te non è di oggi, lo sai, si protrae nel tempo.....
Un saluto e complimenti, ho sempre da imparare e con te diventa facile.
Carlo
Maricla Martiradonna Maricla Martiradonna   Messaggio 21 di 70
0 x grazie
Link
@ Rosalba, Carlo R.: l'idea di questo spazio non è mia, è di paolo pasquino , che ancora ringrazio :-)
Utente cancellato Utente cancellato Messaggio 22 di 70
0 x grazie
Link
UHM!!!!! ringrazio ovviamente anche Paolo allora!
Carlo Pollaci Carlo Pollaci Messaggio 23 di 70
0 x grazie
Link
Più volte ho espresso la mia personale convinzione che alla fotografia non si può chiedere di mutarsi in quello che, per sua natura, non può essere, cioè in un’opera d’arte.

Assaporando fino all’ultima parola la tua bella e corposa intervista (… Maricla e Luca, complimentissimi !!!…) mi è balzato, e poi più volte ritornato in mente, il piccolo/prezioso saggio di Bruno Munari “Arte come mestiere”. Non ho fatto fatica a trovarlo perché, pur non prendendoli in mano da parecchio tempo, i libri di Munari si trovano nello scaffale più accessibile della mia libreria.
Ne cito un passo:

« Si rende oggi necessaria un’opera di demolizione del mito dell’artista-divo che produce soltanto capolavori per le persone più intelligenti ... E' necessario oggi, in una civiltà che sta diventando di massa, che l’artista scenda dal suo piedistallo e si degni di progettare l’insegna del macellaio (se la sa fare) ... E' necessario che l’artista abbandoni ogni aspetto romantico e diventi un uomo attivo fra gli altri uomini, informato sulle tecniche attuali, sui materiali e sui metodi di lavoro e, senza abbandonare il suo innato senso estetico, risponda con umiltà e competenza alle domande che il prossimo gli può rivolgere. »

Anche il concetto di “mestiere” (bene espresso, tra gli altri, da Vittorio Gregotti), che riferito alle attività tradizionalmente “artistiche” ne connota la valenza del “fare quotidiano”, dell’architetto come del pittore, del designer come del fotografo, come risposta alle esigenze visuali, formali, estetiche (con le relative implicazioni tecniche ed economiche) della società piuttosto che aspirare a una pretesa astratta rivendicazione artistica.

Non mi dilungo perché sicuramente hai colto il collegamento (o meglio dove volevo andare a parare…), e quindi ti chiedo:

1) in che modo pensi che il “mestiere di fotografo” possa continuare a rispondere alle esigenze di una società che nella fotografia non vede più un primario mezzo d’informazione?

2) mutuando il titolo e l’assunto del libro di Munari, si potrebbe scrivere un libro intitolato “Fotografia come mestiere”?

3) Se la risposta è affermativa, ti sentiresti di scriverlo tu, ovvero che indicazioni daresti a chi volesse scriverlo?
RUFFINI SILVANO RUFFINI SILVANO   Messaggio 24 di 70
0 x grazie
Link
molto bello e davvero interessante conoscere il tuo modo di vivere la fotografia........molto rigoroso !!direi anche invidiabile............!!!tranne quando rompi il materiale......!!
Vorrei quindi porti una domanda....!!
siccome tu dici "Sono molto critico - al limite dello scontro fisico - con chi se ne va in vacanza e fra mille panorami, mille foto della famiglia, e mille sorrisi di circostanza scatta una fotografia ad un mendicante e poi crede di essere un reporter. E’ solo un buffone che non sa cosa sia la pietas, che non significa compassione, ma partecipazione totalizzante alla vicenda altrui."
Vorrei capire quale sarebbe il tuo modo di porti di fronte a coloro che per "necessità" sono inclusi nella tua frase ....!! ed inoltre non credi che anche costoro possano in qualche modo creare un "indotto " nel quale anche tu possa trarne benefici ....inteso come interesse nel tuo lavoro......!! Penso che gli inizi di tanti siano dettati dall'imitare i grandi .......!! senza peraltro pensare di esserlo..........!!

ringrazio te e Maricla per l'opportunità di averti potuto "conoscere " ...........!!

ciao......!



Messaggio Modificato (12:13)
Ivano Cheli (1) Ivano Cheli (1)   Messaggio 25 di 70
0 x grazie
Link
Anche io ho due domande importanti:

1 Quando torniamo a pranzo in quel bel posticino?

2 Quando mi farai fare un giro sulla tua Linhof?
Utente cancellato Utente cancellato Messaggio 26 di 70
0 x grazie
Link
ciao Carlo
a proposito dei due da te citati .. un po' di anni fa , molti, ero a Milano a vedere la mostra di Bruno Munari a Palazzo Reale erano circa le 13 , il museo deserto solo io ed un vecchietto minuto e con i capelli di un biancore assoluto ( i geni hanno sempre i capelli bianchissimi ... Giacomelli) . Girava fra le basi e gli espositori con un piumino in mano ... sembrava un inserviente . Era lui che curava i suoi pezzi esposti. questo suo atto così personale ed intimo che mi è rimasto negli occhi denota l'amore per il mestiere ed un sentimento personale che credo niente può mutare.
dell'altro ad una conferenza esordio: bisogna essere architetti 24 ore al giorno per 365 giorni all'anno e quando si cammina per la strada guardare in sù perchè è molto più interessante che guardare a terra.


concordo in moto totale con le parole di Munari anche perchè il concetto di mestiere si apprende con una "ricerca paziente" (lecorbù) quello di artista ti deriva da altri . sei ritenuto artista svolgendo un mestiere, una attività. é un giudizio. Poi se con il tuo mestiere raggiungi l'arte .. questa è una gran cosa. Berengo Gardin ad uno che gli chiese se lui si ritenesse artista rispose che era un " umile operaio"

rispondo sinteticamente alle domande:
1) è vero. ma a mio avviso è una condizione più accentuata in Italia ... Se si guardano i grandi concorsi le testate internazionali coprono ancora gli eventi con la stessa capillarità del periodo delle grandi riviste .. Time, Life, . L'Italia che sono convinto ha perso il predominio della cultura da circa 500 anni .. dopo il rinascimento a parte pochi casi qui da noi è successo ben poco ( futurismo ) non ha più le grandi riviste che assegnavano gli incarichi . Mi ricordo Epoca con Lotti, Gellegani, rastelli De Biasi ... ora Chi, Visto Novella 2000 e Corona ... che schifo. Certo la tecnologia ha modificato il rapporto tra fotografia e sua richiesta ... è più facile comprare on line una fotografia piuttosto che mandare un fotografo affermato a coprire un evento . ma all'estero ciò lo si fa ancora .. Pellegrin che copre i funerali del Papa per Time non fa una foto a niente altro che alle espressioni dei fedeli in bn tanto per citare un caso. Finisce su tutte le riviste e vince il WPP ... fuga di cervelli non solo nel campo della ricerca scientifica ..
noi invece ci interessiamo solo se Belen ha o meno gli slip e se ne parla pure al TG... questa è l'Italia e mi vergogno abbastanza di avere questa nazionalità

2) da premessa . la fotografia è un mestiere che come tale lo si impara negli anni, con il rigore, il lavoro, la professionalità e l'esperienza . è un mestiere come essere un notaio, un netturbino o un panettiere o un calciatore .. tutti e tre possono fare un rogito sbagliato, lasciare la strada sporca o fare il pane mal lievitato, dare una pedata all'erba. Poi esistono certamente il notaio artista etc ... sono quelli che fanno le cose ma in quello che fanno aggiungono un qualcosa che gli altri non sanno fare o non ci arrivano proprio.
se ti mandano a fare le Olimpiadi quello che vogliono sono scatti perfetti comunque .. poi sta a te pensare "dove metterti e quando scattare" ( vedi Bob Beamon .. foto del salto di 8,90 metri olimpiadi del Messico 1968).. .
Bruce davidson uno dei maggiori reporter esistitiuna volta ha scritto: " quasi tutte le mie fotografie sono affettuose, delicate, personali. Tendono a far si che l'osservatore veda con i propri occhi. Tendono a non predicare.E non vogliono porsi come arte" spesso è proprio il fatto di non volersi porre da sweè come opere d'arte che fa si che lo diventino.
e chiudo con un'altra citazione ( non per sfoggio di conoscenza, ma per sottolineare che questa diatriba esiste da quando è nata la fotografia). Stieglitz a Weston ( mica il lattaio al verduraio ...) : " quando smetterai di pensare di essere un artista forse potrai diventarlo".


Il libro " fotografia come professione " o simile nel titolo esiste già e fornisce appunto indicazioni su come svolgere il mestiere ( non sul perchè come è giusto che sia in un trattato). se uno non è un fotografo ma crede di essere un fotografo- artista non lo comprerà mai perchè pensa " uè mica sono un geometra ... a me queste cose non servono io faccio le fotografdie artistiche"

3) io non so scrivere e come diceva Hine controfirmo un suo noto aforisma" se sapessi raccontare una storia con le parole, non avrei bisogno di trascinarmi dietro una macchina fotografica".
se proprio devessi farlo .. assoldo Lucy come ghost- writer... (intanto non la pago)



Messaggio Modificato (12:40)
Utente cancellato Utente cancellato Messaggio 27 di 70
0 x grazie
Link
per Ivano
hahhhahaha
ahhahahahhahahhahh

ok è un impegno .. la prima però è una domanda che desta in me un grande interesse e talvolta me la pongo da solo e mi do anche la risposta

la seconda è una promessa



Messaggio Modificato (15:47)
Arnaldo Pettazzoni Arnaldo Pettazzoni Messaggio 28 di 70
0 x grazie
Link
Nessuna forzatura ..è semplicemente sentito il fatto che sia
doveroso da parte mia un ringraziamento a Paolo Pasquino e a chi con lui ha condiviso e collaborato per questa ipotesi di dialogo.... lo devo scrivere per pura convinzione e non per forma...la vostra intuizione ha aperto ... se posso dirlo.... il frontespizio di un diario fatto di semplici considerazioni che vanno oltre l'immagine partorita...... sia essa virtuale che cartacea.
Utente cancellato Utente cancellato Messaggio 29 di 70
0 x grazie
Link
Una rubrica notevolissima. Molto tempo fa ho letto un libro illuminante che era l'intervista di Jean Duflot a Pier Paolo Pasolini. Illuminante per quanto riguarda la sua opera ma anche rispetto ad altri contenuti che andavano a toccare le più svariate sfere. L’intervista è una forma espressiva che può permettere confronto e, con attori validi, può regalare conoscenza. Non ho ancora guardato tutte le conversazioni pubblicate finora ma quella che ho appena letto mi pare un bel regalino.
andrea suzzani andrea suzzani Messaggio 30 di 70
0 x grazie
Link
vorrei farti una domanda, cosa ne pensi di chi fa fotografia naturalistica,e il colore è essenziale ,per il racconto che si svolge su questo tema, colori che fanno parte della natura ma sopratutto del mondo, perchè in fondo il mondo è a colori non in b/n.
Anche io come tè ho iniziato negli anni 70,a fare fotografia,ma poi sono entrato in fabbrica, per esigenze familiari,la porta del mondo mi si è chiusa,con un rumore sordo,delle trance.
Scusa stavo divagando, per tornare alla naturalistica, possiamo definirla fotografia di serie b o no, mi piacerebbe molto,una tua risposta,grazie.
Partecipa nella discussione! Registrati gratuitamente!
Registrati gratuitamente
vers
le haut