Curiosità su certe mosche

Partecipa nella discussione! Registrati gratuitamente!
Registrati gratuitamente
Annunci Google Annunci Google
Ettore Caio Ettore Caio Messaggio 1 di 6
0 x grazie
Link
Facendo ricerche sulle mosche in internet,ho trovato questo
interessante articolo.
------------------------------------------------------------

[fc-foto:18831245]


C’e’ un piccolo gruppo di mosche della famiglia Phoridae, i Pseudacteon, che vive nel Nuovo Mondo dall’Argentina agli USA e conta circa una quarantina di specie, tutte parassitoidi e piccolissime. Non parassiti, attenzione, ma parassitoidi. La differenza consiste nel fatto che mentre un parassita vive insieme al suo ospite, sfruttandolo ma non necessariamente uccidendolo, un parassitoide uccide per certo la sua vittima e ne impedisce la riproduzione. Alien e’ un parassitoide, il diavolo dell’Esorcista un parassita, giusto per fare un parallelo cinematografico.
Le “vittime” delle mosche Pseudacteon sono le operaie delle formiche del fuoco (fire ants in inglese), per lo piu’ del genere Solenopsis, ma anche di una mezza dozzina di altri generi. La faccenda funziona cosi’:
L’accoppiamento delle mosche avviene generalmente lontano dal formicaio, tranne che in alcune specie dove si rileva anche la presenza di maschi nei pressi della colonna di formiche. Quando la femmina e’ pronta per la deposizione delle uova, si cerca un formicaio adeguato, in cui la colonia sia stata disturbata, o che mostra un comportamento molto aggressivo nei confronti di altre formiche, o anche una sciamata nuziale: tutte occasioni in cui le operaie non possono correre immediatamente a ripararsi. La ricerca del formicaio avviene seguendo le tracce odorose dei kairomoni emessi dal torace delle formiche (nella specie P. tricuspis) o da altri feromoni (un kairomone e’ una sostanza emessa da un organismo che crea svantaggio per chi la produce e avvantaggia un altro organismo, che in questo modo aumenta la sua fitness).
La mosca seleziona le sue vittime ponendosi davanti ad esse. Quando l’ospite adatto e’ stato individuato, la Pseudacteon si sposta sul lato e con un movimento rapidissimo inietta un singolo uovo nel torace della formica. L’ovopositore della mosca e’ una struttura raffinatissima strettamante adattata a iniettare l’uovo in una specifica posizione del torace, a cui si aggancia con un meccanismo chiave-serratura. Non tutte le mosche sono specie-specifiche, cioe’ mentre alcune scelgono solo una determinata specie di formica, altre invece sono piu’ adattabili e depositano l’uovo in piu’ specie di Solenopsis.
Adesso comincia la parte splatter, tenete l’antiemetico a portata di mano.
Dopo un paio di giorni, dall’uovo nasce una larva che si nutre, all’interno del torace, dei fluidi della formica per un paio di settimane. In questo tempo la formica continua a svolgere normalmente i suoi compiti e non mostra cambiamenti. Evidentemente l’infestazione non e’ particolarmente dolorosa. Quando la larva e’ vicina a doversi impupare, migra dal torace verso la testa della formica, facendosi strada a morsi e mangiando i tessuti dell’ospite che si trovano sul suo cammino. Arrivata alla testa, dopo uno spuntino a base di gangli cerebrali, produce una sostanza che scioglie selettivamente le membrane di giunzione della testa della formica, e la testa se ne cade, lasciando il corpo ad agitarsi zampe all’aria (gli insetti hanno un sacco di gangli cerebrali sparsi e non un sistema nervoso centralizzato come il nostro.
Dentro la testa della formica, il bruco, prima di impuparsi, divora tutti i tessuti muscolari, nervosi e connettivi che riesce a trovare (e’ questo che uccide la formica, gia’ prima della decapitazione) e finalmente comincia la metamorfosi ben protetto dallo spesso esoscheletro delle mandibole della formica, mentre le strutture anatomiche della bocca, che occupano volume nella capsula cefalica, vengono espulse. In pratica, anziche’ prodursi un bozzolo di seta come le farfalle, questa mosca usa la testa dell’operaia come bozzolo super-corazzato. I resti della formica vengono di solito portati in appositi cimiteri-discariche dalle altre operaie e li la pupa della mosca resta tranquilla per due-tre settimane. Al termine di questo periodo l’insetto adulto emerge dalla cavita’ orale della formica e il ciclo ricomincia. Il motivo per cui queste mosche sono cosi’ piccole e’ proprio che sia la larva che l’adulto devono essere interamente contenuti dentro la testa di una formica.
Dettaglio curioso: il sesso della mosca e’ legato all’ambiente in cui si sviluppa l’uovo, sebbene i ditteri abbiano dei cromosomi X e Y tipo i nostri: da operaie di piccole dimensioni si sviluppano maschi, dalle operaie piu’ grandi nascono le femmine, che evidentemente necessitano di piu’ cibo: non e’ ancora chiaro infatti se gli adulti si nutrono e, in caso affermativo, di cosa.
Melania Marchi Melania Marchi Messaggio 2 di 6
0 x grazie
Link
Basta Ettore....Sono arrivata a metà, poi non ce l'ho più fatta...Forse domani cercherò di finire questo interessante quanto macabro argomento...:-)
Gero Merella Gero Merella   Messaggio 3 di 6
0 x grazie
Link
Adesso Ho capito perchè ieri sera hai guardato l'esorcista.
Ti consiglio di vedere "l'Esorciccio" Con franco e Ciccio...

:-)))
Rolando Perondi Rolando Perondi Messaggio 4 di 6
0 x grazie
Link
Mio Dio!!

Non so perché ma mi hai fatto insorgere un parallelismo con alcuni personaggi politici (parassitoidi) che si incistiscono nelle pubbliche amministrazioni e le divorano dall'interno ... proprio come quella mosca del cacchio!

;0)
Stefania Ponzone Stefania Ponzone   Messaggio 5 di 6
0 x grazie
Link
Mi hai ricordato la scena più horror che abbia mai visto in vita mia: non in un film, ma in un documentario in cui si vedeva una bella nidiata di larvette (non ricordo di cosa) che uscivano da un bel brucone di lepidottero dopo esserselo pappato... dal di dentro... mi viene la nausea solo all'idea...
Bleahhhh!!!
Franco Giannattasio Franco Giannattasio Messaggio 6 di 6
0 x grazie
Link
Fa venire i brividi..brrrrrrrrr.
Partecipa nella discussione! Registrati gratuitamente!
Registrati gratuitamente
vers
le haut