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Surrealism and metaphysics

Surrealism and metaphysics

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Surrealism and metaphysics

Unendo surrealismo Daliniano e metafisica DeChirichiana, se poi si aggiunge un pizzico di ironia Magrittiana potrebbe uscire un inferno Dantesco astratto. Nell' arte ognuno è padrone di esprimere ciò che crede senza porsi troppi problemi dei contenuti o dei messaggi. Qualcuno diceva che quando si parla alle masse bisogna mandare dei messaggi pregnanti ma lui era un comico e pure molto bravo! Io non sono un comico ma creo immagini.

Commenti 7

  • Maurizio Moroni (UKPhoto) 24/04/2017 19:33

    Ciao Silvano, capisco il tuo pensiero ma considera una cosa... io sono un chimico che da quarant'anni oltre che di fotografia si occupa di oncologia... la sperimentazione è quindi la mia vita (non puoi immaginare quante volte anch'io abbia mischiato i bagni ed aggiunto sali di ogni tipo per ottenere gli effetti di sviluppo che desideravo) e necessariamente il caso e la casualità sono nemici per me da temere... come facilmente puoi immaginare... il brutto degli esperimenti chimici è che se lasciati al caso tendono a seguire la via di massima entropia e concludersi con incendi o/e esplosioni.
    Non è quindi al "proviamo e vediamo che succede" che mi riferivo ma al fatto che per quanto ferrati in un argomento, se non si conoscono tutte le infinite varabili che si attengono ad un fenomeno, cosa statisticamente e scientificamente impossibile, il risultato sarà necessariamente affetto da ciò che non si conosce del fenomeno stesso che poi i più fanno ricadere sotto il nome di caso... poco o tanto dipenderà da quanto è inesplorata la sperimentazione intrapresa.
    Ed è a questo che anche il premio Nobel per la fisica Heisenberg si riferiva nella sua citazione.
    applicandolo al caso dell'arte, in parole povere, qualsivoglia creazione ha due facce sincrone ed asincrone al contempo... una è quella a cui si approcia il suo creatore e l'altra è quella vista dall'osservatore filtrata dalla sua empatia ed esperienza di vita specifica. Solo su questo disquisivo... poi come giustamente osservi, se le due percezioni collimano, bene... se no poco importa... Van Gogh docet :)
    saluti a te Silvano.
    Maurizio
  • Silvano Franzi 24/04/2017 9:51

    Grazie e saluti io a differenza di Man Ray, che scoprì molti suoi esperimenti per caso, rayograph ecc. lascio poco al caso, arrivavo a miscelare bagni contaminati per far diventare a colori la carta b/w ecc. è chiaro che sperimentando una piccola dose di casualità esiste, ma non deve essere la parte dominante, sono anche d'accordo con chi disse che la bellezza sta negli occhi di chi guarda, quindi ognuno ci veda quello che vuole, se poi si avvicina a pensiero dell'artista egli ne sarà felice, saluti Maurizio
    Silvano
  • Maurizio Moroni (UKPhoto) 23/04/2017 21:17

    Werner Karl Heisenberg nel formulare il suo principio di indeterminazione ebbe a dire che nell'ambito della realtà le cui condizioni sono formulate dalla teoria quantistica, le leggi naturali non conducono a una completa determinazione di ciò che accade nello spazio e nel tempo; l'accadere è piuttosto rimesso al gioco del caso.
    Allo stesso modo l'arte è coacervo di estro e ad ognuno è demandato l'onere e l'onore di esprimersi in base all'empatia con il mezzo creativo con cui si cimenta.... fino a giungere ad un risultato indeterminato nel significato generale che si palesa invece connaturandosi all'esperienza e sensibilità dell'osservatore...
    Alla fine l'arte è creare da parte dell'artista e godere delle emozioni che quella creazione trasmette da parte dell'osservatore... se no non sarebbe arte ma un mestiere (Vincent Van Gogh)
    Lavoro decisamente evocativo! Maurizio :)
  • Silvano Franzi 23/04/2017 9:27

    Si fai benissimo, e siccome i tuoi commenti,sono sempre interessanti, continua così, se mai leggi in un secondo tempo, ma non ti fare influenzare. Ciao
  • Fausta Filipponi 23/04/2017 8:54

    :-) onorata! :-) (e felicissima) !
    Sì lo so che la spiegazione sta tutta nelle tue parole... Ma io da ribelle, non le leggo per non farmi influenzare :-)
  • Silvano Franzi 22/04/2017 10:23

    La spiegazione sta un po' in quello che scrivo io nel preambolo di presentazione e nella seconda foto che è già postata ma qui si libererà solo fra una settimana. Sappi che il tutto fa parte del mio video in lavorazione. Il vero titolo di questo singolo FRAME è : L'Enfer dantesque abstrait. Sicuramente, se avrò il tuo consenso, questo tuo commento potrebbe scorrere, come l'altra volta, fra i frame del video e tu essere citata nei ringraziamenti finali. Grazie FAUSTA ;)
  • Fausta Filipponi 22/04/2017 0:34

    Lo sguardo viene subito catturato dalla Nikon rivolta verso l'osservatore come se fosse il mezzo per traghettarci in questo girone dantesco... (Sì, mi viene in mente l’ottavo cerchio dell’Inferno con i simoniaci capovolti in buche dalle quali fuoriescono solo con i piedi…). Poi lo sguardo si perde, rimbalza da un soggetto all’altro senza sosta come se cercasse un appiglio, un qualcosa per capire, per avere delle risposte ai mille interrogativi che mi balenano in mente… Il pianoforte: sarà la musica la causa di quelle gambe all’aria? C’è solo un corpo che si è salvato e che è ancora con i piedi saldi sulla passerella… avrà fatto come Ulisse con le sirene oppure visto che c’è l’orologio non è ancora arrivata la sua ora oppure è da ricollegare sempre al “viaggio” di Dante? Anche il corpo che sostiene l’orologio sta piano piano scivolando giù ma non è giunta ancora la sua ora… Bello l’effetto di quelle gambe che si uniscono con i propri riflessi come se fossero un unico corpo: sarà un riflesso o un unico corpo? … La mia fantasia vaga e si sofferma su quelle nuvole fatte a strisce come se fossero le dita di una grossa mano che cercano di catturare le anime traghettate o perché no, quella palla incandescente… Che dire poi di quelle imbarcazioni che controllano la zona come se nessuno dovesse attraversare quel ponte senza il loro consenso… Mi fermo qui ma potrei vagare ore su questo lavoro dove la tua creatività unita alla tua bravura, ti ha permesso di unire, di plasmare stili diversi creandone uno tutto tuo che racconta ed incanta….