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simon's stone

La terra che attraversiamo è formata da terreni calcarei e argillosi, che formano una zona calanchifera di eccezionale interesse. Qui le argille assumono tonalità che vanno dal rosso al verde con sfumature grigie e nere dovute alla presenza di sostanze minerali: gli ossidi di ferro conferiscono alla rocce il colore rosso, la pirite il colore giallo e si sente distintamente l’odore dello zolfo, presente in piccoli granelli. Questo territorio è una meraviglia per gli occhi e vi si possono trovare numerosi fossili in quanto il Simone (m. 1204) e il Simoncello (m. 1220) si sono formati nell’area dell’attuale Mar Tirreno e sono giunti in questa zona grazie alla spinta orogenetica subita dalla catena appenninica. Come già detto, il percorso non è molto lungo e dopo pochi minuti, appena, si giunge a scollinare una piccola asperità, i due monti ci appaiono con la loro caratteristica forma di cono tronco: l’ascesa alla vetta più alta, il Simoncello, presenta qualche difficoltà e va affrontata con prudenza mentre la salita del vicino Sasso di Simone è molto facile e si svolge su un’antica strada tracciata al tempo dei Medici.

nikon n2000
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Commenti 3

  • ann mari cris aschieri 04/02/2018 21:26

    Il sito è magico, mi fa ripensare al famoso gruppo roccioso di Hanging Rock, nei pressi di Melbourne, intorno a cui ruotano le vicende di un film di Peter Weir degli anni '70
    Apprezzo la scelta del B/N.
    CIAo!
  • Renée 42 04/02/2018 17:47

    Che la foto sia bella, non c'è bisogno che lo dica io, che non valgo niente. Ma si tratta di un luogo bellissimo, che ho tutte le intenzioni di visitare.
  • Marc Erpelding 04/02/2018 15:20

    Very artistic and poetic.