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...Quel che resta del lago di Sauris...

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Elena Ferrari


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...Quel che resta del lago di Sauris...

Nel 1941, per fini idroelettrici vennero iniziati i lavori per la costruzione di un imponente sbarramento sul torrente Lumiei. Proseguirono regolarmente nonostante si fosse negli anni della Seconda Guerra Mondiale. Per la scarsità di manodopera nel primo periodo anche 300 prigionieri di guerra neozelandesi parteciparono alla costruzione.
La diga, inaugurata nel 1948, presentava un’altezza di ben 136 metri e, all’epoca era la più alta d’Italia e una delle maggiori d’Europa. Con la diga si formò un bacino artificiale, chiamato Lago di Sauris, con una portata d’acqua di 73 milioni di metri cubi.
La frazione La Maina venne sommersa dal lago artificiale e ricostruita più a monte. Ora, quando il lago viene svuotato per la manutenzione, è possibile vedere i pochi resti del paesino, per lo più pavimentazioni, essendo la frazione costruita con case in legno con muri perimetrali a secco.

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Exif

Fotocamera NIKON D80
Obiettivo Sigma 18-200mm F3.5-6.3 DC OS HSM
Diaframma 8
Tempo di esposizione 1/250
Distanza focale 18.0 mm
ISO 200