Temi / .I fotografi del mese

49. Giugno: Stefano Cavazzini

Ho sempre amato la natura, fin da ragazzo. La fotografia “il piccolo naturalista”, da me pubblicata su FC agli inizi, è un autoritratto abbastanza preciso di come vivevo allora questa grande passione. Quella per la fotografia è subentrata un po’ più tardi, era la scusa per passare giornate intere fra boschi e montagne anche da adulto; ora credo succeda il contrario, la natura sembra essere diventata la scusa per fare fotografia.
Negli anni passati ho viaggiato molto ed in quelle occasioni utilizzavo prevalentemente pellicola diapositiva, soprattutto le splendide e per me ineguagliate Kodachrome 25 e 64 che amavo per la forza del colore e la finezza della grana. L’uso di pellicola diapositiva - chi l’ha usata sa bene quanto poco perdonasse gli errori - mi ha insegnato a considerare la composizione dell’immagine il momento decisivo per la riuscita di una fotografia e malgrado oggi si tenda a dare meno importanza all’inquadratura, per la possibilità di intervenire successivamente, la composizione è rimasta per me un rito, il piacere primo del fotografare.
All’inizio dell’era digitale, come tanti, avevo quasi completamente abbandonato la fotografia, il digitale non mi entusiasmava, la qualità non era certo la stessa di oggi e le delusioni si succedevano. Poi, a marzo dell’anno scorso, casualmente, ho scoperto Fotocommunity a cui mi sono iscritto per semplice curiosità, dando così inizio a questa nuova avventura…
In breve la passione per la fotografia mi ha riconquistato. All’inizio mi dedicavo quasi esclusivamente alle fotografie naturalistiche a colori, ma col tempo ho quasi abbandonato quel modo di fare fotografia che considero oggi una rappresentazione oggettiva di un luogo o di un evento, per dedicarmi a qualcosa di più personale che mi permetta di esprime meglio un concetto, di liberare la fantasia e se possibile di trasmettere emozioni. Pur sperimentando anche altri generi, il progetto che attualmente mi appassiona di più è la ricerca di un punto di incontro fra la fotografia naturalistica classica e la fotografia concettuale, usando come ponte la maggiore espressività del bianco e nero.
La maggior parte delle foto che ripropongo qui credo rispecchino abbastanza il mio modo di essere, non hanno infatti alcun filo conduttore, sono quasi sempre frutti di giornata, maturati d\'improvviso. In futuro vorrei tanto dedicarmi a progetti più articolati.
Sono molto riconoscente al team di Fotocommunity ed in particolare a Lucy, gentile e paziente, per la stima dimostrata. Un grazie anche a tutti quelli che vorranno dedicare un po’ del loro tempo alla visione delle fotografie.