Temi / .I fotografi del mese

4. Aprile: Paola Tarozzi

L’amore per la natura è qualcosa che penso sia scritto nel mio DNA, complice forse il fatto di esserci nata letteralmente in mezzo.

La fotografia mi affascina da sempre e non ho mai esitato a fare anche parecchi chilometri per vedere la mostra di un autore che ritenessi interessante ma, almeno sino ad un paio di anni fa, in prima persona rappresentava solo il modo di fermare un ricordo legato ad un momento preciso come una vacanza, una ricorrenza.
La “svolta” fotografica è dovuta al mio ingresso in FC perché ricordo ancora perfettamente le tantissime splendide immagini macro che sfogliavo per ore e come sia stato proprio vedendole che ho deciso che anch’io, prima o poi, avrei fatto scatti come quelli.

La scelta dell’attrezzatura giusta (che ha un’importanza piuttosto rilevante), l’apprendimento dei primi rudimenti di base e l’avventura è cominciata.
Da allora la fotografia naturalistica e la macro in particolare hanno occupato buona parte del mio tempo libero. Anzi hanno modificato la mia gestione e la mia percezione del tempo. Per gusto personale, le foto migliori penso siano quelle in cui la luce accarezza morbidamente i soggetti, quindi le uscite per fare foto sono inevitabilmente alle prime luci del giorno oppure al calar della sera quando la luce è soffusa e le ombre sono morbide.
Parecchie persone, anche su FC, mi hanno chiesto che cosa sia la macro per me. Me lo sono chiesto diverse volte anch’io e credo che la risposta più giusta sia che attraverso la macro ho ritrovato un tempo tutto mio, che scorre molto lentamente, in cui lasciar fuori tutti i pensieri e da utilizzare solo per scoprire un meraviglioso e microscopico mondo che mi circonda. Perché fare foto? Non basterebbe semplicemente fare qualche bella passeggiata?

No, perché attraverso gli scatti posso condividere il mio piccolo e prezioso mondo con chi non ha il tempo, la pazienza o la passione per poterlo godere in prima persona ma sa ugualmente apprezzarlo.

E ancora per amore della condivisione cerco sempre di integrare ogni scatto con il luogo, l’attrezzatura, il modo ed il momento in cui è stato fatto perché credo che, soprattutto nella foto naturalistica, sia estremamente utile conoscere come si sia arrivati ad un determinato risultato. Credo che questo possa essere visto come il mio piccolo contributo anche ad FC ed ai suoi utenti.
Confesso che se un paio di anni fa qualcuno mi avesse detto che avrei rinunciato a qualche ora di sonno per fotografare una libellula avrei pensato di avere di fronte un pazzo ed invece ora che mi capita sempre più spesso credo che sia il miglior modo per iniziare o terminare una giornata.


La mia (inseparabile) attrezzatura:

Canon EOS 40D

Canon EF 24-105mm F4 L IS USM

Canon EF 50mm F1.8

Sigma EX DC 10-20mm F4-5,6 DC EX P

Sigma APO MACRO 180mm F3.5 EX DG IF HSM

Sigma APO 100-300mm F4 EX DG IF HSM

Sigma 1,4x AF EX DG APO

Cavalletto Benro Travel Angel C-268M8

Testa per cavalletto Benro KS-1

Testa per cavalletto (per macro) Manfrotto GEARED HEAD 410