Temi / .I fotografi del mese

1. Gennaio: Ivano Cheli

Ho iniziato a far foto da adolescente, con una reflex russa Zenith (usata) pagata al tempo 30.000 lire... tutto manuale, ho dovuto imparare per forza l'uso dei tempi e dei diaframmi regolandomi alla lancetta dell'esposimetro al selenio incorporato (!).
Durante l'era analogica (nel secolo scorso), mi facevo i rullini per il bianconero, li sviluppavo e stampavo nella mia camera oscura; in seguito ho anche sviluppato e stampato i negativi a colori e anche il cibachrome, procedimento noioso ma di grande effetto finale, con un po' di fortuna...
Per qualche anno ho anche fatto fotografia subacquea, altra mia grande passione che vorrei prima o poi riattivare.
Quando sono nati i miei figli ho fatto una pausa, poi, con l'avvento del digitale, ci ho ripreso gusto.
La mia attuale attrezzatura è il top per quanto riguarda il mondo reflex digitale, con ottiche che vanno dal 14mm al 200mm. Il mio preferito il 14mm.
Ho sempre pensato che non è l'attrezzatura a fare la foto ma il fotografo, che "vede" la luce e la situazione.
Ho anche sempre pensato che una decina di fotografi nello stesso luogo allo stesso momento farebbero una decina di foto tutte diverse. A questo scopo ho organizzato il primo raduno di fc Italia in Toscana, e il risultato ha confermato il mio pensiero.
Non ho mai frequentato un corso di fotografia, mai imparato le regole fondamentali, ho sempre cercato di capire come facevano quelli bravi a fare foto più belle delle mie.
Ultimamente, riguardando le foto di 20-30 anni fa, mi sono reso conto di fotografare allo stesso modo... questo penso voglia dire che forse un mio stile nonostante tutto ce l'ho, oppure che nonostante tutto non mi sono evoluto per niente :-)
Non ho un genere che prediligo, fotografo di tutto, la massima aspirazione è quella di riuscire a scrivere con la luce, non sempre ci riesco...
Per il post processing uso Photoshop cs3, anzi diciamo che utilizzo una decina di funzioni del suddetto programma e che mi piacerebbe saperne di più.
Mi sono reso conto che in certe situazioni speciali entro in "modalità registrazione creativa", una specie di "trance" fotografica che mi permette di estraniarmi dal mondo reale facendomi dimenticare il tempo che scorre e anche la fame (!). Ad esempio nel reportage dell'ex ospedale psichiatrico di Volterra (http://www.fotocommunity.it/pc/pc/cat/15433), a chi mi chiedeva cosa ho provato ho risposto "niente": provo più dopo, quando cerco di mettere insieme gli elementi, quando le immagini da latenti ritornano reali...
Da un paio di settimane ho anche una mia homepage:
http://www.ivanocheli.com
(Ivano Cheli)
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