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IlmondodieLIOT

Sedici fotografie formano, come riporta il titolo, "il giardino di eLIOT", che come le stesse parole dell'autrice ci raccontano, diventa una metafora di vita e di intenti:

"(...) grande il mio desiderio di sentirmi parte della natura stessa, di vestirmi di essa in tutte le sue forme che sia fiore, vedura o foglia...in quelle foto è come se il mio corpo volesse comunicare l'amore che nutro per la terra, un amore universale che porto dentro da sempre per tutte le piccole cose che mi stanno attorno, a volte come la piccola Emily Dickinson vivo la mia geografia purissima evocando attraverso le mie immagini una natura che sogno incontaminata e viva".

Tutto ciò confluisce nelle parole della poesia "Di spalle arrese" simbiosi poetica tra vita e territorio, della stessa autrice


Di spalle arrese

Io che ho fatto delle mie spalle
il rito
il silenzio
un orto in fondo al cuore
per donare fiori al mondo,
tatuando colombe ferite
su queste scapole malate
di nebbia e Polesine,
annuncio vita,
terra e acqua,
acqua di pietà
per questo fiume,
squama e spina,
mezzeria italiana,
languido paesaggio padano,
padre di un nord est
dove vive la resa
del mio sangue,
di me figlia orfana,
dei miei fianchi di achillea,
bandiere bianche
che sventolano coraggio
ai miei polsi tremanti,
dove scorrono le vene mie di ragazza,
la fragile adolescenza
quando scappare di notte
era una finestra,
un treno e qualche volta l’America,
e il cuore
un bambino pieno di paura.
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