Soggetti / Mostra collettiva

28. One night in Venice

Se una notte d'inverno due viaggiatori vagano per Venezia figure, visioni, ombre e silenzi vengono loro incontro, avvolti nel mistero infinito di una città eternamente, morbidamente cangiante. I colori di rosa e di perla, i ricami dorati, il moto dell'acqua appaiono, nella nebbia umida della notte, diversi, trasformati. E' un'altra città, vuota, discreta, nascosta, in cui la vita non si ferma ma assume sembianze nuove, che offrono nuovi stupori. Marco Fiorentini e Mauro Lattuada, nella simbiosi perfetta che li fa sentire insieme autori della stessa fotografia, ci presentano le loro visioni notturne: tecnicamente impeccabili, frementi di malia.

"Venezia è una città unica. Quante volte l’abbiamo fotografata con le sue gondole, i turisti in Piazza San Marco, le maschere durante il carnevale. Ma com’è Venezia di notte? Abbiamo voluto andare a vederla cercando di riportare a casa un po’ del silenzio che aleggia tra i campi, quando il buio avvolge la città. Avvolti dal nero della notte e dalla nebbia, sul vaporetto che ci ha portati in Piazza San Marco, non pensavamo sarebbe stata un’esperienza così bella. A noi ha lasciato molto. Un ricordo che si è impresso nella mente. Da mezzanotte alle 5 di mattina. Una pazzia. Ma fotografare Venezia val bene una notte insonne" (Marco Fiorentini-Mauro Lattuada).
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