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Sons of the silent age#3

Sons of the silent age#3

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Sons of the silent age#3

Sons of the silent age
Stand on platforms
blank looks and note books
Sit in back rows
of city limits

(...) They don't walk,
they just glide in and out of life
They never die,
they just go to sleep one day

*

http://www.youtube.com/watch?v=0mbfyJ3x_1Q

Commenti 12

  • Mario Aliberti 26/02/2022 22:24

    SELEZIONATA PER”FRONTE/RETRO”
     https://www.fotocommunity.it/temi/fronteretro/21246

    Eccolo qua, Giorgio Cornelio. Su questo “ragazzo” e le sue opere ho già scritto delle cose, opere sempre consistenti, affascinanti, apparentemente ermetiche ma che ti incollano al video e ti fanno riflettere.

    E' una strana alchimia la forza che prorompe dalle sue immagini, irriverenti e mai banali. Le sinuoisità del corpo, l'ondeggiare delle mani, quali elementi ricorrenti nelle sue opere, insieme a quegli sguardi dimessi, oppure stravolti, talora movimentati, accrescono quella sensazione. Anche qui si assiste ad una esternazione di una condizione  che parte  dal corpo per espandersi alla vita, al quotidiano, con rimandi e riferimenti introspettivi.

    Essi esplicano, il più delle volte, il dolore, la caducità, l'impotenza fattuale di far giungere quegli spasmi, quelle grida di disperazione a chi potrebbe dare una svolta seria e definitiva al nostro futuro.

    Tra le righe, o meglio, tra i segni, emerge con forza la volontà di eliminare una volta per tutte quelle categorie di rapporti e relazioni umane basate su giochi di forza e di potere, su discriminazioni, sullo squilibrio ormai insostenibile tra " i pochi ricchi e, cosiddetti, civilizzati", con i tanti Popoli che devono invece rincorrere giorno per giorno, passo dopo passo, il superamento di una condizione sociale ed economica schiacciata e violentata, senza alcuna possibilità di autodeterminazione, e senza un barlume di futuro. Questi aspetti raggiungono livelli altissimi e  diventano dirompenti e assordanti in una sua altra foto che vi invito a visionare: https://www.fotocommunity.it/photo/when-he-dies-giorgio-cornelio/35130046 e sulla quale mi soffermerò più a lungo in un'altra occasione.

    Lo sguardo scanzonato, distratto e indecifrato di questa foto in particolare, riassume negli elementi e nell'atmosfera il bisogno di ascolto, la necessità che le cose cambino veramente, con le armi che ha disposizione: se stesso, una penna, un quaderno di scritti e dei fiori appassiti.

    E' il tratto distintivo delle sue opere: l'apparente caducità dell'essere umano e, nel contempo, la forza esplosiva del suo pensiero, rappresentato senza veli, senza mediazioni, senza ammiccamenti, senza furberie estetico-lessicali. 

    E per fare questo mette in gioco se stesso, il suo corpo, con naturalezza, consapevole  di quello che andrà a rappresentare. Un Francesco dei nostri tempi, un Artista, che, come tale, vede oltre e precede i tempi.
  • Giulietta Luise - Giuly 29/11/2013 10:38

    ++++++++++
  • Dario Cuccato 28/11/2013 11:45

    vabbè.... così non vale.... mi apri una finestra visiva sui primi anni '70.... mi citi il duca Bianco. mi scrivi una fantastica presentazione su te stesso..... mi fai pure delle strepitose foto...... non c'è storia.... you're a "rock'n'photo suicide" :-D
  • ann mari cris aschieri 01/11/2013 14:12

    Sembri in stato di fermo in attesa di interrogatorio...
    Occhio alla penna!
  • Giorgio Cornelio 22/10/2013 17:22

    Interpretazione sublime marilia; mi permetto di ampliarla citando un frammento scritto qualche tempo fa:

    "Così ho operato in sottrazione, barbaricamente in guerra contro la tirannia dell'identità: la carta canta di ogni mia mancanza . Attraverso un alfabeto (de)genere, castrato, mutante e immoto ho esordito in Voce per tacere l'inganno della parola: Io-moltitudine come materia della mia stessa indagine(e "si diventa noi stessi un capolavoro") ; più tardi mi si accuserà di egoismo.
    Ma a me interessa la patologia dei generi: maschile e femminile tra i tanti travestimenti dell'Io; sotto il vestito: Niente.

    L'inferno e' (credere nel)la presenza."
  • marilia gallus 22/10/2013 13:30

    il mazzolino,
    simbolo di purezza, ormai secco e sgraziato ribalta il suo significato.

    il quadernetto di appunti, pare già tutto usato
    tutto è già stato scritto, ma la penna (spero stilografica) indica ancora la voglia di appuntare il già avvenuto.

    lo sguardo, malandrino al punto giusto, si pone sopra tutto e ha ancora molto da dire.


    avrei ancora da aggiungere della giacca, indossata non a caso sul nulla

    e delle mattonelle asettiche di sfondo.....

  • RUFFINI SILVANO 20/10/2013 21:42

    davvero molto bella...............!
    ciao......!
  • Pennyblu 20/10/2013 19:31

    Bella!!!
  • Pietro de angelis 20/10/2013 18:25

    Mi piace.
    Molto!

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Fotocamera Canon EOS 600D
Obiettivo Canon EF-S 18-55mm f/3.5-5.6 IS II
Diaframma 4.5
Tempo di esposizione 1/250
Distanza focale 30.0 mm
ISO 6400