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maurizio bartolozzi


Free Account, firenze

Soldato

20/09/09-Passo del Giogo-Scarperia (FI)
Rievocazione storica “Un Tuffo nella Storia: 1944-2009“.
http://www.youtube.com/watch?v=Apyk1kr_3HM

Commenti 23

  • Geo Portaluppi 25/11/2009 3:06

    Che orrore morire in terra lontana, diversa da quella in cui si nacque. La carne del pargolo venne impastata con quella stessa polvere che a sera il vento solleva dal suolo rinsecchito in turbini, ora vorticosi ora blandi, come vele di velieri che scivolano lungo mari di salsedine intessuti, fluenti e mai allarmanti. Foste, tu pargolo e lei polvere, distratti amanti che avete la vita menato avanti in attesa di un avvento migliore, che mai c’è stato e che mai arriverà.
    E lo senti che arriva quel giorno in cui parti sapendo che non esiste il ritorno. Volgi il capo e guardi prima gli alberi e poi il terreno, che se ne sta lì sereno, un po’ spaventato, forse… appena, appena, preoccupato. Ecco sta partendo un soldato. Un fischio tagliente, uno scossone e si muove il vagone che pullula di militari che salutano festanti i loro cari, che permangono nella stazione, anche quando il treno s’è dileguato in un punto lontano, irraggiungibile, lungo quei binari che freddi sgusciano via, dalla città alla periferia, e poi in un posto chiamato oltre, in cui alcuno non si è mai avventurato, almeno fino a quando non s’è sparso nell’aria dolciastra il suono delle trombe della guerra.
    Che orrore morire con il volto rivolto per terra, in una pozza di polvere sconosciuta. Avevi da poco imparato a distinguerla tra tante altre, tra quelle rosse, tra quelle giallastre, e quelle che si colorano perfino di bianco, oppure di scuro, a lutto.
    In sintesi, in una sol parola, incominciavi ad apprezzarla, perché non era poi così malvagia come t’era apparsa la prima volta, quando il treno alla fine del suo cammino rigurgitò per benino quel maltolto dalle famiglie in foggia di uomini, che ora di mestiere fanno i soldati. Un soldo ti danno, un soldo è la tua paga, se ti hanno pagato qualcosa hanno comprato, ma tu non ti chiedi cosa, nemmeno quando sei affacciato con i gomiti ancorati sull’intelaiatura del finestrino al cospetto dei tuoi cari, che lì, ancora tutti insieme, qualcosa si potrebbe tentare, ma non ti chiedi cosa hanno comprato con quel soldo dannato, lo scoprirai solo dopo, solo quando capirai che la tua vita hai venduto.
    Quando ho scritto il commento non conoscevo ancora il volto del soldato, pensavo che non servisse vederne le sembianze, il milite caduto è sempre quello ignoto, al fine di rappresentare anche gli altri suoi compagni di sventura. Che bisogno c’è che abbia anche un volto. Ma poi le mie parole hanno incontrato le tua immagine e sono andate subito d’accordo. Ecco fatto, ora il mio milite ignoto ha il volto del tuo soldato, alias l’equivalente maschile della Gioconda di Leonardo. Un viso enigmatico. Sorride e pare serio, sereno eppure è preoccupato. Si guarda attorno e non sa cosa l’attende nel prossimo minuto di sua vita. Può esserci una bionda contadina che gli manda un caloroso saluto o un cecchino che l’ha nel mirino inquadrato, l’indice sul grilletto premuto. La grana della foto si atteggia a polvere che alita sul berretto. Un ciuffetto, a effetto, pare che esca dall’orecchio sinistro. La polvere, grano dopo grano abbandona quel corpo, se ne vola piano piano alla ricerca del prossimo treno che giunge sbuffando con il suo carico di vite umane, addestrate a spezzarsi in terre lontane. Fino a quando sarà questa la morte riservata alla vita? Ciao, Geo.
  • Alessio Buzi 05/11/2009 16:58

    Sei un ritrattista nato, favoloso questo scatto, bellissima atmosfera
  • Virginia Alessandri 28/10/2009 14:33

    bellissima...
  • Moreno..Brandi 28/10/2009 0:04

    Bell'immagine di una rievocazione storica, purtroppo tragica per tutti, come sai a pochi chilometri dal luogo dove ai scattato questa foto cè il cimitero di Guerra Tedesco più grande d'Italia con 34,000 tombe di giovani morti, erano soldati nemici, ma gli eventi li anno portati quì in Italia a morire giovanissimi, molti non arrivano a 20 anni, la piètà che provo è immensa come quella di tutti i Morti nelle guerre, amici ho nemici anno fatto tutti la solita tragica fine.
    Grazie per avere postato una immagine del genere.
    Moreno
    .
  • Alfredo Mazzoni 27/10/2009 17:49

    Esemplare il tuo lavoro, la foto sembra tirata fuori dal cassetto dei nonni!!! Cari saluti
    Alfredo
  • redfox-dream-art-photography 27/10/2009 7:00

    GRANDISSIMO!!!

    ciao, redfox
  • bayerlein ute 24/10/2009 9:58

    sehr gut aufgenommen. glg ute
  • Pia Musci 23/10/2009 8:17

    ottimo ritratto!
    sembra una foto d'epoca!
    ciao
    pia
  • Paolo Zappa 22/10/2009 20:04

    Splendido ritratto!!!!!!
  • Alvaro Monnetti 22/10/2009 19:01

    Un grande ritratto del quale mi piace
    molto anche il colore che gli hai dato.
    Bravissimo,
    Alvaro.
  • Alberto Cherubini Magni 21/10/2009 23:07

    maurizio questa è una grande foto, un gran bel ritratto. complimenti vivissimi. ciao. keruba.
  • adriana lissandrini 21/10/2009 22:55

    straordinario ritratto Maurizio, grandi complimenti!
    me la metto fra le preferite!
    bravo!
    ciao Adriana
  • Franco Folgori 21/10/2009 22:37

    Bellissimo scatto...indovinato il seppia e ben dosata la grana....bravo
  • Alfredo Mancini 21/10/2009 20:23

    Un bel ritratto...ottimo lavoro:-o)
  • Paola Tarozzi 21/10/2009 20:08

    Bella Maurizio,
    con il post che hai usato
    sembra davvero di tornare indietro nel tempo.
    Bravo!
    Paola