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Progetto "Foto&Racconti": Tutto alle mie spalle (Crosilla Spifferi-Rigoglioso)

Progetto "Foto&Racconti": Tutto alle mie spalle (Crosilla Spifferi-Rigoglioso)

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Progetto "Foto&Racconti": Tutto alle mie spalle (Crosilla Spifferi-Rigoglioso)

Tutto alle mie spalle

Per una migliore visione cliccare sul link per la versione PDF:

http://www.francescotorrisi.com/Foto&Racconti/Crosilla_Rigoglioso_Tutto_alle_mie_spalle.pdf

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Fotografia di Rosalba Crosilla
Racconto di
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Un’altra sera si è avvicinata e con essa una notte da passare pensando a ciò che è accaduto!
Quante vicende, dolci, amare, spesso divertenti mi erano capitate. Tante volte eravamo riusciti nel nostro impegno preso il giorno delle nozze: insieme nella buona e nella cattiva sorte, in salute e in malattia...
Sì, sembrava che tutto filasse liscio e che i presupposti per un’unione duratura ci fossero, ma non era così.
Qualcosa stava accadendo in noi, qualcosa che trasformava le nostre persone in estranei con poche cose da dirsi. Man mano che i giorni passavano ci allontanavamo sempre più l’uno dall’altra.
Nemmeno i nostri passatempi ci univano, io fotografo dilettante sempre in giro alla ricerca di soggetti e tu con la passione della lettura a passare le ore libere sul divano con un libro.
E questo rendeva ancor più difficile il dialogo.
Io con la mia timidezza e insicurezza mi scontravo con il tuo carattere sicuro e deciso, le parole invece di uscire rimanevano bloccate fra i denti che sembravano non volermi aiutare.
Tutto questo con l’andar del tempo ha fatto sì che ovviamente tu prendessi il sopravvento e io mi sentissi sempre meno adeguato nel rapporto a due.
Anche le nostre passeggiate diminuivano, e molto spesso con una scusa o con l’altra ciascuno di noi due faceva passeggiate solitarie. Tu con la scusa della spesa, oppure dicendo di andare a trovare un’amica, restavi fuori anche qualche ora, io con il mio hobby della fotografia a volte anche un giorno intero, e tutto questo per evitarci ed evitare il dialogo.
Dialogo che si faceva man mano sempre meno costruttivo e spesso si finiva col dire cose spiacevoli che in verità, ero sicuro, nessuno dei due pensava veramente, e che certo non servivano a ritrovare l’unione d’un tempo, nata proprio dalle nostre passioni. Ricordo: mi avvicinai a te mentre leggevi perché attratto dalle pagine del tuo libro che facevi fatica a tenere ferme per la brezza primaverile. Ti chiesi se potevo scattare una foto alle tue mani mentre si muovevano tra i fogli, mi guardasti perplessa ma poi ti mettesti in posa pregandomi di non inquadrarti il viso e io te lo promisi. Parlammo in seguito dei nostri hobby: tu la lettura, io la fotografia. Così sbocciò il nostro amore, ma questi nostri interessi contribuirono a creare il momento di distacco attuale.
Una sera decisi di uscire, ma non per fare fotografie: non ne potevo più di guardare la televisione mentre tu leggevi. Ho camminato a lungo e alla fine, anche un poco stanco, mi sedetti sul molo ripensando a tutto questo, aiutato da uno splendido tramonto.
D’improvviso... non so come, ho avvertito la tua presenza e nello stesso istante un clic mi ha riportato alla realtà: mi volto e vedo te con la fotocamera in mano mentre ti avvicini e mi mostri nel piccolo monitor questa bella fotografia scattata alle mie spalle.
Ti abbracciai e ti strinsi a me con impeto e mentre lo facevo mi cadde il libro che avevo comprato per fartene dono, tu mi baciasti con grande amore... forse il brutto era passato, forse tutto era ormai alle nostre spalle!

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