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Progetto "Foto&Racconti": I giorni bianchi (Franco-Lom)

Progetto "Foto&Racconti": I giorni bianchi (Franco-Lom)

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Progetto "Foto&Racconti": I giorni bianchi (Franco-Lom)

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http://www.francescotorrisi.com/Foto&Racconti/Lom_Franco_I_giorni_bianchi.pdf

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Fotografia di lucy franco
Racconto di gino lombardi
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Le sentinelle hanno dato l’allarme. Stanno arrivando le truppe di occupazione agli ordini di uno spietato quanto freddo generale, il suo nome fa venire i brividi: inverno. Saremo stretti nella sua gelida morsa per qualche mese e dobbiamo prepararci alla resistenza. Qualcuno sta già revisionando il vecchio arsenale, altri si accingono a rifornirsi di nuovi cappotti, maglioni e sciarpe: tutti ci armiamo per affrontare la battaglia che combattiamo ogni anno, da sempre. E, come sempre, sarà una battaglia durissima: il generale inverno non si farà scrupolo di usare armi batteriologiche e spargerà nuove forme influenzali colpendo migliaia dei nostri.
Purtroppo qualcuno non ce la farà: saranno quelli che hanno affrontato troppe volte il generale inverno e sono stanchi, troppo stanchi per combattere, ancora una volta, una battaglia che si ripete da una vita. La loro postazione difensiva verrà affidata a giovani soldati, nella certezza che sapranno fare il loro dovere.
Il momento è arrivato, il nemico è penetrato nel nostro territorio e lo scontro è cominciato. Si combatte dappertutto: nelle case, per le strade e nelle campagne infuria la battaglia. Come sempre ci stiamo facendo onore, però quest’anno il generale inverno è particolarmente aggressivo, ci sta travolgendo con temperature polari e vento gelido. La situazione è disperata, ma ecco che alcuni dei nostri intrepidi giovani combattenti, sprezzanti del pericolo, affrontano le truppe di occupazione a pancia scoperta, gettando il nemico nello sconcerto. La strategia, battezzata “cintura bassa”, ha funzionato e ci permetterà di riorganizzare le nostre difese e di resistere fino all’arrivo dei rinforzi.
Già a fine marzo e inizio aprile qualche timido raggio di sole colpisce il generale inverno. Egli fa finta di arrendersi per tentare di coglierci di sorpresa con repentine e brevi incursioni, ma noi stiamo all’erta: l’esperienza di anni di conflitto ci ha insegnato che marzo è pazzo e che di aprile non ci possiamo fidare. Ma, ormai, è questione di poco. A maggio i raggi di sole hanno acquistato potenza e colpiscono il generale inverno con forza lasciandolo a terra tramortito: non è più capace di dare ordini, è in agonia, si dispera guardando il suo corpo che sta evaporando sempre più velocemente e, quando intravede tra i vapori l’arrivo della cavalleria estate, capisce che per lui è finita.
Anche questa volta ce l’abbiamo fatta, anche questa volta, come sempre, abbiamo combattuto e vinto per la nostra sopravvivenza.

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