"m.editare" con Angelo Facchini

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lucy franco lucy franco   Messaggio 1 di 10
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Al suo secondo appuntamento, la rubrica “m.editare” ospita il percorso creativo di un nostro amico da moltissimo tempo: Angelo Facchini

La fotografia del nostro Autore ci permetterà un altro interessantissimo viaggio che trova la sua ragione nel titolo stesso della rubrica: ricordiamo ancora "m.editare" nasce dalla unione di due termini fondamentali per ogni fotografo o appassionato di fotografia, "editare" nel suo significato di " stampare, pubblicare", e da una "m" che precede e trasforma la parola in "meditare" attività di intuitiva importanza, non solo per il processo creativo dell'Autore, ma per chiunque voglia confrontarsi, scoprire, imparare qualcosa di nuovo attraverso questa lettura stimolante per tutti, appassionati o semplici osservatori.

“Le jeu des enfants” è una fotografia che ci racconta tutta l’attenzione che Angelo da sempre dedica al colore, alla sua perfetta resa in relazione all’ambiente narrato, ai suoi personaggi, a ciò che essi possono trasmettere, associati alla luce straordinaria presente nelle sue street, elemento mai sottovalutato.
La scena è una istantanea di vita quotidiana: bambini che parlano e giocano in una stradina, colti in atteggiamenti spontanei, incuranti dell’obbiettivo che sta riprendendo.
Muri, acciottolato e la fontana in secondo piano testimoniano la storia antica di questa strada, le sue dimensioni e la sua tranquillità possono raccogliere i giochi e le parole dei piccoli.


Angelo Facchini - scatto originale Angelo Facchini -… lucy franco 29.04.13 0

Angelo Facchini - scatto finale Angelo Facchini -… lucy franco 29.04.13 0
lucy franco lucy franco   Messaggio 2 di 10
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Il momento dello scatto, l’idea da cui è nato ce lo racconta lo stesso Autore


R - la foto di strada per me è “cogliere il momento” essere sempre attento a quello che accade intorno e fermare la scena che mi si para innanzi. Questa non è una foto premeditata.
Passeggiavo per le vie di questo paesino francese Entrevaux pensando di fotografare i viottoli caratteristici. Trovandomi il gruppo di bambini l’occasione è stata ghiotta. Non era possibile prevedere quello che avrebbero fatto, inizialmente ero preso dalle bambine che discutevano sulla porta entrando e uscendo, così ho scattato alcune foto in sequenza.
La sequenza, appunto, è quella che mi riserva spesso delle belle sorprese. In questo caso è proprio quello che è successo, partendo da un’idea di base ho “beccato” il bimbo che saltava in quella posa così tenera e innocente
lucy franco lucy franco   Messaggio 3 di 10
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D - Sicuramente interessante, data anche la luce particolare in quel momento, conoscere gli Exif della fotografia.

R - La foto in originale è stata scattata in luce ambiente; verso le 12,30, il sole alto ma coperto mi ha reso una situazione neutra piuttosto morbida; iso 100 – apertura f5 – 44 mm – tempo 1/50 – Canon Eos 40D


D – Confrontando il file originale e il file definitivo, così come lo hai voluto, si nota un lavoro minuzioso e preciso nella qualità del colore, non trascurando anche un ritaglio della inquadratura… ma ripercorriamo insieme le varie fasi di questa lavorazione.


R - Per la post produzione mi interessa in particolare evidenziare bene i colori, o creare un bn “hard”. In questa foto l’opzione colore ha mirato all’invecchiamento della foto. Il primo passo è regolare il bilanciamento del bianco, ritagliare, regolare livelli e nitidezza. Tutte operazioni che faccio in camera raw di PS. Aperta la foto in PS mi occupo dell’eventuale raddrizzamento ed eliminazione delle distorsioni, e ritaglio ancora se ce ne fosse bisogno dopo l’intervento descritto. E’ giunto il momento di occuparsi del colore. Lavoro con le maschere di livello (lo consiglio perché permettono interventi selettivi su parte della foto); in questa foto ho creato tre livelli con cmd J (uso il MAC); il secondo livello l’ho desaturato premendo cmd maiuscola U; cambio il metodo di fusione del terzo livello e lo metto a sovrapponi; unisco i tre livelli in un unico livello.
A questo punto ci sono due alternative: una più semplice, l’altra più laboriosa.
La prima: creo un livello curve; segno i tre punti sulla linea del grafico e giocando con il mouse formo una S (così facendo agisco sulle luci e i mezzitoni in modo da dare il contrasto desiderato).
La seconda: ricreo tre livelli come detto prima (cmd j); sul secondo livello cambio il metodo di fusione ponendolo a sovrapponi – opacità 45%; il terzo livello cambio il metodo di fusione ponendolo a scherma lineare aggiungi – opacità 47%.
A questo punto aggiungo ancora un livello – per farlo, stavolta, uso aggiungi livello (quadratino in basso a dx del quadro livelli, quello vicino al cestino).
Mi crea un livello senza immagine dentro (lo devo riempire di colore). A dx, dal quadro strumenti mi posiziono cliccando sopra il colore in sovrastampa (i due quadratini colorati). Nella finestra che si apre scrivo questi valori 000d5e (mi vien fuori un bluette). Sempre dal quadro strumenti seleziono secchiello – con il livello vuoto selezionato mi posiziono sulla foto e ci “verso” il colore.
La foto viene fuori tutta blu. Nessuna paura non si è perso nulla.
Il livello vuoto è diventato blu. Cambio il suo metodo di fusione in luce soffusa opacità 60% e il gioco è fatto. Unisco tutti i livelli. Circa l’opacità non sono valori prestabiliti, li decido in base alla foto alzando o abbassando a seconda dei casi.
Volendo si può aggiungere un filtro arancio o seppia che ammorbidisca i colori, e un po’ di contrasto finale. La foto è pronta.
lucy franco lucy franco   Messaggio 4 di 10
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D – Il risultato finale è molto mirato, eloquente nel riportare nella lettura dell’immagine il tuo pensiero di partenza.

R - Guardo la foto finale e la confronto con l’originale per vedere le migliorie, se il lavoro è preciso, se mi si presenta una foto che attira la mia attenzione.
Se attira la mia attenzione attira anche quella dell’osservatore.
Può però anche capitare che non mi piace il risultato finale, i motivi possono essere due: ho sbagliato processo di produzione, la foto non è interessante nonostante il post.
Il post non fa miracoli, una foto per colpire deve essere scattata bene, deve includere un racconto, visivo o concettuale che sia.
Non sono per la devastazione e lo stravolgimento, la base di partenza deve sempre essere visibile.
lucy franco lucy franco   Messaggio 5 di 10
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D – Tu citi assai giustamente il “racconto” come elemento essenziale, il concetto che deve emergere dalla fotografia.

R - Questa foto ha un concetto intrinseco, l’innocenza e la leggerezza dei bambini.
Non sempre, almeno mi è capitato, il mio concetto coincide con quello dell’osservatore, e questo è un bene, perché vuol dire che la foto si lascia interpretare e si presta a più concetti, ha più racconti in uno.


D – I consigli da parte di chi molto sa, come te, e molto sa fare, sono sempre beneaccetti

R - Scatto sempre in raw e lo consiglio.
Il file raw contiene molte informazioni sul colore, si lascia lavorare meglio.
I programmi camera raw, o anche quelli in dotazione delle macchine fotografiche, sono sempre più evoluti. E’ come lavorare su un vecchio negativo analogico. I file jpeg sono utili per le pubblicazioni, la stampa, e gli scatti veloci quando bisogna presentare un lavoro pronto.
Importante, poi, il salvataggio dei file. Intanto io scarico le foto dalla scheda sul computer e li catalogo per giorno ed anno di produzione (per precauzione li salvo anche su hard disk portatili). Poi, le foto elaborate le salvo a loro volta in altra cartella chiamandola elaborazioni/anno. Il file lo salvo in Tiff (molto pesante) o Photoshop (più leggero).
Entrambi mantengono le informazioni necessarie una successiva ripresa o elaborazione che sia.
Su ogni foto inserisco i metadati, servono per dimostrare l’appartenenza della foto casomai dovesse essere “rubata” via web. Tutte le foto pubblicate sono ridimensionate per usi web.
lucy franco lucy franco   Messaggio 6 di 10
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Ricchissimo di interesse questo dialogo, questa analisi così “nitida” , possibili grazie alla consueta gentilezza e precisione di Angelo, sua cifra inconfondibile.
Una occasione in più per parlare approfonditamente di fotografia, regalata dal nostro Autore, con generosità di tempo e grande disponibilità, che personalmente applaudo, e infinitamente ringrazio.
Stefano Cavazzini Stefano Cavazzini Messaggio 7 di 10
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Grazie Angelo sopratutto per la chiara e dettagliata esposizione dei passaggi in post. Alcune cose, importanti, le imparo ora leggendo con molto interesse quanto hai scritto (mi faccio un copia/incolla, sono sicuro che mi servirà in futuro e credo che potrà essere interessante per tanti di noi che vogliono imparare). Se permetti metto il link sul mio profilo, molti non conoscono ancora questo forum...
Stefano
Maurizio Moroni (UKPhoto) Maurizio Moroni (UKPhoto)   Messaggio 8 di 10
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Ottima come sempre questa rubrica per scoprire passaggi creativi di post produzione. Complimenti ad Angelo per la chiarissima esposizione che sarà molto utile a tanti e per i risultati notevoli. Ne approfitto per chiederti un paio di curiosità: preferisci lavorare con 8, 16 o 32 bits/channels? Di solito con che profilo di colore preferisci lavorare? In tri o quadricromia? Con Mac io preferisco CMYK ma viste anche le nuove realtà aumentate approciarsi ad un progetto che preveda la stampa richiede una certa attenzione e l'ambiente di lavoro diventa importante quindi mi chiedevo tu come ti ponessi visto gli effetti di colore molto efficaci che ottieni. Grazie a te per il tutorial e a Lucy per proporci questa bella e utile lettura!
Angelo Facchini Angelo Facchini   Messaggio 9 di 10
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@ Stefano: hai fatto bene a pubblicare il link sul tuo profilo :)

@ Maurizio: lavoro a 16 bit in profilo adobe RGB tricromia :)
cristian volpara cristian volpara Messaggio 10 di 10
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Grazie Angelo...anche se questa volta ho fatto più fatica a seguire la procedura.
Questo è un mio limite...non essendo molto esperto di post.
Ma sto studiando :-))
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