Temi / .I fotografi del mese

43. Novembre: Alice Nardini

È iniziato tutto per caso, con un corso propostomi da un'amica e accettato forse più per noia che per vero interesse. Avevo un'idea limitata della fotografia, la consideravo solo come accessorio della memoria. Il corso invece ha cambiato il mio modo di concepirla. La fotografia ora per me è un modo per esprimere quello che ho dentro, un linguaggio alternativo. Come ogni lingua, va studiata bene per essere poi capaci di esprimere anche le sfumature più complesse ed è proprio quello che sto cercando di fare. Amo sperimentare ed utilizzo diversi mezzi, sono partita con una compatta digitale per poi tornare indietro, all'analogico, che trovo molto più affascinante, forse perché sono una nostalgica di natura. Amo il bianco e nero della Holga e i colori della Polaroid. Non amo le foto perfette, l'eccessiva nitidezza, amo la grana della pellicola, i contorni indefiniti e le sfumature. Non ho soggetti preferiti, fotografo paesaggi, persone, oggetti, mi lascio trascinare
dal momento, da qualcosa che mi colpisce e da situazioni e atmosfere che somigliano a quelle che vivo nella mia mente.
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