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"Vanity Fair" di Vittorio D'Auria

"Vanity Fair" di Vittorio D'Auria

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"Vanity Fair" di Vittorio D'Auria

La nostra realtà quotidiana viene continuamente intrisa di concetti e valori che sempre più spesso si rivelano fatui messaggi mistificanti.
E ciò che ci sembra apparentemente importante si risolve con crescente frequenza in una cinica disillusione.
Questo scatto si richiama alla bellezza (nel contesto specifico, quella femminile rappresentata dall’immagine nel poster abbandonato)
vista come valore trainante e discriminante nella nostra società.
Ma, allo stesso tempo, come tutti i falsi idoli che ci lusingano e ci ammaliano quotidianamente, anche la bellezza è destinata a rivelare la sua natura effimera e a ricordarci alla fine che il nostro destino è ben più umile e misero di quanto ci si vorrebbe far credere.

Nikon D700
Obbiettivo: Nikon 17-35 2.8
ISO 3200
17 mm
f/11
1/50 sec.
Vittorio D'Auria

Commenti 7

  • laura fogazza 15/05/2012 12:52

    ...carissimo Autore...vedo solo ora il tuo secondo intervento...e devo dire che...sì...non ci conosciamo...ma , a pelle, devi essere sicuramente una persona simpatica...:))

    condivido pienamente quello che hai detto...sia sulla "difficoltà" di comunicazione che spesse volte questo luogo provoca...sia soprattutto...sull'insofferenza verso la "facile retorica"....sia più nel dettaglio (come dicevo anche prima)...sulla "crisi di valori"/"casino" ...in cui dici, giustamente, siamo immersi...

    forse...però...la scelta di "quella" immagine (la donna) e non di un'altra...fa...in certo senso la differenza...probabilmente...sviando un po' l'attenzione rispetto al tema che vuoi comunicare...o dandogli una valenza...molto particolare e dalle diverse ed opposte interpretazioni...

    per questo dicevo prima...che l'accostamento mi sembrava...un po' semplicistico...

    ciò nonostante...anch'io amo il sincero confronto piuttostio che la melliflua ipocrisia...anzi...più che amarlo...non posso farne a meno...poiché è nel mio dna...:)))

    ...quindi (credo) sarà un piacere discutere con te...
    A presto, laura :)))
  • Carlo Atzori 14/05/2012 20:57

    Mi sono permesso, di lavorare questa foto in 6 modi diversi, a modo mio, ovviamente:

    2
    2
    Carlo Atzori

    3
    3
    Carlo Atzori




    Autore/autrice, a te la parole......
  • Maricla Martiradonna 14/05/2012 17:09

    INTERVENTO DELL'AUTORE:

    "@Laura Fogazza:
    Cara Laura, parlare attraverso le contorsioni tecnico/normative di questa sezione di fc risulta molto faticoso e porta a confusione comunicativa.
    Noi non ci conosciamo, ma ti assicuro che sono pienamente d’accordo con ciò che esponi nel tuo post. Sicuramente non sarò stato bravo a comunicare
    ciò che avevo in mente, del resto tu mi insegni che una foto è composta di tecnica e di “sentire”.
    Per la prima, tanto di cappello all’amico Aztori che ringrazio, in quanto penso sempre che non si finisce mai di imparare, soprattutto se si ha l’umiltà di ascoltare.
    Per il secondo invece essendo estremamente soggettivo sta a noi saperlo comunicare. Ti chiedo solo di andare oltre la contestualità dei singoli oggetti contenuti in quello scatto: il poster abbandonato (che è reale e non è una mia foto) era solo un pretesto concettuale. E’ una donna, ma poteva essere anche l’immagine di un culturista, o un adolescente fuori un centro scommesse o davanti a un pusher… uno dei tanti esempi di “crisi dei valori”, parola mai tanto usata ed abusata come oggi, ma mai tanto esplicativa del “casino” nel quale volenti o nolenti siamo immersi. Quando ho visto quel poster abbandonato, mi è venuta l’idea e l’ho esposta… forse malamente esposta, ma espressione del mio “sentire”.
    Comunque, ridendoci sopra, mi hai fatto cadere nella “solita retorica” che io non amo.
    Cordialmente ti saluto invitandoti, se vuoi, a “strapazzarmi” ancora socio/fotograficamente. Preferisco il sincero confronto alla melliflua ipocrisia".
  • laura fogazza 14/05/2012 13:57

    ...caro autore...la tua immagine....secondo me...non riesce a veicolare quello che vorresti comunicare...
    ...non solo per i motivi tecnici ben spiegati da Carlo Atzori, che condivido, ma anche...per una certa "semplice retorica" che in effetti, come accenni tu stesso, sembra emergere...dal tuo pensiero...

    non c'è dubbio che viviamo tempi di crisi...in tutti i sensi...in questo sono perfettamente d'accordo con te...
    ma...mi sembra un po' semplicistico cercare di parlare di stereotipi o di "falsi valori"...solo accostando la foto di una bella ragazza....ad un cumulo di macerie...non so...mi sembra...."artefatto"...(anche perché, scusa, ma tra l'altro non sembra affatto un poster abbandonato quello lì...)

    ...in questo tempo di crisi...un tema molto dibattuto da artisti, fotografi, letterati e intellettuali in genere...è stato ed è il tema difficilissimo dell'identità....un tema che si coniuga in tantissimi modi...tutti differenti...e tra i tanti anche attraverso la riflessione sul corpo...sulla violenza su di esso o sull'eccessivo narcisismo ...oppure sulla comunicazione corporea vs meccanica....o sulla stereotipia vs la multiforme metamorfosi delle differenze...

    insomma...spesso in questo sito si è parlato di bellezza o di "inutile bellezza", si è spesso criticato il canale nudo perché "banale e/o volgare"...si è scherzato (più o meno...) sulla seduzione e sul corpo femminile...in maniera a volte veramente ironica...altre volte assai banale e perfino volgare...

    ma...questo tema...è un tema molto cruciale nel mondo occidentale...così come in quello orientale...nel paesi cosiddetti sviluppati...così come in quelli cosiddetti non-sviluppati...

    è un tema importante...e molto contraddittorio...per cui, secondo me non può bastare una bella ragazza con i capelli al vento...e un po' di detriti dietro...per parlarne seriamente...

    ...e la fotografia...può parlarne seriamente...poiché "crea simulacri" e quindi può seriamente farci riflettere su di essi...e sui loro meccanismi...

    laura
  • Carlo Atzori 14/05/2012 10:23

    Con una macchina fotografica così evoluta, con un obbiettivo ottimo, si scatta una fotografia a 3200 asa???
    Mi sembra troppo esagerato, non era necessario, in un esterno non è mai necessario spingere a tal punto gli asa....parliamo della foto.
    Troppa confusione, troppo disordine, mi sembra che il racconto fotografico non rispecchi le parole riportate dall'autore, la conversione in bianco e nero non è perfetta, questo dovuto anche dal fatto che gli asa sono troppo spinti, e l'ambientazione scelta non è all'altezza....
    Foto non riuscita, mi dispiace per l'autore/autrice, ma non mi convince.
    Carlo
  • Maricla Martiradonna 14/05/2012 8:05

    INTERVENTO DELL'AUTORE:
    "@LauraFogazza
    Cara Laura, forse mi sono espresso male e mi scuso.
    La foto vuole respingere l’importanza che si tende a dare a elementi fatui ed effimeri come la bellezza, allontanando la gente dai veri problemi della società, amplificati oggi tra l’altro da una crisi che non è solo economica, ma è una crisi totale di valori.
    Così che tutte quelle cose alle quali accenni nel tuo commento, passano in secondo piano, digerite, metabolizzate e rimosse dalla gran parte degli individui, neutralizzando così il movimento di indignazione di coloro (la minoranza) che invece vi si oppongono.
    Chiudo qui per non essere accusato di retorica e rimproverato per la pesantezza eccessiva dei concetti espressi.
    Grazie comunque dell’intervento".
  • laura fogazza 13/05/2012 20:52

    l'autore è a conoscenza dei gravi problemi del mondo...finanziari... politici...diritti umani...tortura...pena di morte...avvelenamento dell'ecosistema planetario...criminalità organizzata...fame e sottosviluppo....ecc ecc.....sì?...ne è al corrente??

    bene....