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Dolores Porcu


Free Account, Cagliari

Sartiglia 2

La Sartiglia

"Sartillia, o giostra, così chiamavasi il giuoco dell'anello, che si costuma in Oristano nella domenica e martedì di carnevale, al quale concorrono quelli che sono invitati formando una compagnia con un capo ed un sotto-capo, che dicono "compositore" e "sotto-compositore".

Il capo di siffatto torneo veste il cojetto, calzoni corti di pelle, stivali, ed ha un fazzoletto sotto il cappello e una maschera di legno verniciato, verde nella domenica, e di color oscuro nel martedì.

Il luogo dello spettacolo è presso la cattedrale, ed ivi in mezzo al popolo movono al galoppo da una parte il capo, dall'altra il sotto-capo della compagnia, e scontrandosi sotto la corda che ha pendente la stella o l'anello, nel quale si deve imbroccare, incrociano le spade.

Dopo questo primo atto i torneanti uno dopo l'altro spronano alla corsa i destrieri e tentano infilzar l'anello, quindi lasciata la spada prendono la lancia e ripetono la prova."

(P.Vittorio Angius, primi decenni dell'800)

La Corsa alla Stella

"Veniamo alla Corsa, ove gli ultimi cavalieri entrano in lizza a misurarsi coi precedenti competitori che finora non hanno ancora imbroccato; la folla reclama, rumoreggia: vuole da essi la prova di perizia.

L'Aiutante di Battaglia reca la spada a un cavaliere in costume di Oliena, dal corsetto di fiamma, dall'ampie braghe di lino candido, dagli azzurri e vermigli sgargianti del costume sfarzoso; cavalca un focoso grigio pomellato, dai garretti asciutti e dalle gambe nervose, i cui zoccoli raspano incessantemente il terreno.

Il cavaliere saluta il Componidore e parte al trotto all'estremo limite della lizza; scompare tra la folla che l'applaude. Poco dopo uno squillo e il rullio dei tamburi annunziano la sua partenza. Si ode lontano la folla urlante e la sonagliera, ecco appare, s'avvicina, il cavallo è lanciato a tutta carriera, con le froge dilatate: gli zoccoli sprizzano scintille sul nero selciato; il cavaliere trascina lo stame variopinto di centinaia di stelle filanti che gli hanno lanciato al volo dai marciapiedi assiepati di gente e dai balconi stipati; è superbo e bellissimo. S'avvicina all'anello; col braccio destro teso stringe la spada diritta e luccicante; mira, si sposta appena, s'approssima: un urlo prorompe da migliaia di petti. la stella d'argento. infilata, rotea intorno alla lama lampeggiante, imbroccata in pieno."

(Felice Cherchi Paba , Op. cit.)

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