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Progetto "Foto&Racconti": Le mani (Moro-Perani)

Progetto "Foto&Racconti": Le mani (Moro-Perani)

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Progetto "Foto&Racconti": Le mani (Moro-Perani)

Le mani

Per una migliore visione cliccare sul link per la versione PDF:
http://www.francescotorrisi.com/Foto&Racconti/Moro_Perani_Le_mani.pdf

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Fotografia di Flavio Moro
Racconto di
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Profondi, come fossero fatti apposta, le sue mani erano così, piene di tagli, profondi e neri. Mi chiedevo “ma perché non se le lava?”. Sporche, dure e nodose, da dare fastidio al solo guardarle.
Mi ricordo, le poche volte che le vedevo un po’ più pulite o meno sporche, provavo un senso di liberazione, eppure qualcosa non tornava, perché mai non sono sporche? Invece no, era solo un giorno di festa e, si sa, nei giorni di festa ci si mette il vestito buono, la camicia bianca, la cravatta e ci si lava le mani, pensavo io.
Tutto, in quei giorni di festa, era pulito, i miei pantaloni corti, le scarpe della domenica, la giacca lisa dei miei amici, le strade dove giocavamo, normalmente polverose, erano stranamente pulite, le scarpe non si imbiancavano quando camminavi e le poche vetrine erano luccicanti e adornate a festa.
Tutto però girava intorno alle sue mani, mani che si muovevano mentre, nella piazza del paese, parlavano dei fatti sentiti alla radio. Bartali che passava la borraccia a Coppi o Coppi che la passava a Bartali? E le mani cominciavano a muoversi come un racconto; e raccontavano mentre le guardavo muoversi, non sentivo le parole, me le immaginavo.
Le immaginavo stringere i ferri del mestiere, la chiave inglese, che mi chiedevo perché fosse inglese, il martello e le varie lime, le immaginavo tenere uno straccio imbevuto di nafta, usato per la pulizia delle macchine, stringere le manovelle di regolazione e intanto veniva sera.
Mi addormentavo col suono delle voci e le immaginavo stringere mia madre.
Dopo un po’, mi risvegliavo fra le mani di mio padre.

Commenti 5

  • Arnaldo Pettazzoni 01/10/2011 14:03

    La foto è bellissima e il racconto non di meno, quel (girare intorno alle mani) lascia il segno nella memoria di chi legge....e di chi osserva la spendida foto. complimenti, veramente complimenti.
  • gino lombardi 01/10/2011 7:35

    Ho conosciuto le mani che lavoravano la terra, come nella foto, e non erano diverse da quelle descritte nel racconto. Stiamo parlando di mani indurite dalla fatica, mani di uomini che non mostrano i loro sentimenti, ma sono uomini che hanno una grande capacità di amare.

    Complimenti ad entrambi, davvero bravi.

    Gino
  • Francesco Torrisi 30/09/2011 12:00

    Sorrido al pensiero di quando Erasmo, nello starmi ad esternare il suo desiderio di partecipare al progetto, mi diceva che ad avere a che fare con le parole provava un po' di disagio...come un pesciolino fuor d'acqua.
    Bene Erasmo, il tuo pesciolino parrebbe avere un grande mare a sua disposizione ed ho quasi la sensazione che tu ti sia voluto burlare di me... :o)

    Non era poi tanto facile legare "parole" a questa splendida immagine di Fulvio. Lo hai fatto in modo toccante.
  • lucy franco 29/09/2011 22:03

    grande atmosfera....uno scambio armonico e suggestivo, dalla fotografia alle parole.

    complimenti a entrambi

    ho osservato ancora una volta questa bellissima immagine, immersa nel ritmo lento dei ricordi racchiusi nel racconto

    Lucy
  • Perani Adriano 29/09/2011 21:47

    E mio motivo di soddisfazione conoscere ed essere
    amico di queste due uniche persone
    siete semplicemente grandi