CAPITOLO III (Storia di Gabriele Martinetto)
“Come il drappo e come questo muro mi devo raffreddare, questa stanza in pietra m’ha dato una buona idea.”
“Lasciandomi cadere lentamente verso il basso, lasciando i battiti e la voglia di una qualsiasi bellezza, riesco finalmente a ridere di loro che son quasi arrivati”.
“Riesco a sorridere dentro.”
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