Ritagli e scampoli
di ore
attimi dai colori
intrecciati e stemperati
la sapienza sconosciuta
dell'incontro
il vicolo che si riempie di presenze
negli angoli acuti d'un senso frenetico
Inciampi in convesse
movenze laboriose
La terra è un terremoto immobile
in continua eruzione d'aspettative
in continua recinzione e liberazione d'idee
Ti muovi bene ormai
etereo quasi
nello sfioramento di mani
come strumento e suono
ad accordarti
e lasci il tuo profumo
a lenzuola stropicciate
nella stanza appena conosciuta
appena abbandonata
Ma i tuoi occhi scuri
il tuo respiro
trovano sollievo
nel silenzio della tua mente
quando incontrano la spuma bianca
nell'azzurro
a raccontarti il nuovo cielo
che attraversi
A rammentarti dita tra capelli lunghi
profumo di pane
rumore d'onda
a trasportarti indietro e avanti nei ricordi
nei sospiri di sogni a venire
nel desiderio di una pace indaco
istantanea
momentanea.
Impeccabile la trama di colori!
Degna di nota e di un commento a sè è la bambina di destra (per l'osservatore).
E' la storia concepita alla stregua di A. Manzoni: scritta dalla ''gente di picciol affare''.