...Vincenzo Caniparoli

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Vincenzo Caniparoli Vincenzo Caniparoli Messaggio 16 di 26
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Ciao Cristina,
grazie per le belle parole.
Non mi capita spesso di vender fotografie, non è il mio intento, ma mi è capitato.
Ci sono foto che ho venduto senza batter ciglio ed altre che ci ho pensato cento volte prima di privarmene.
Dipende dalla foto, dipende da quanto ci ho lavorato con le mani e con la testa.
Primavera scorsa ho venduto tre cianotipi ad una persona, e per quanto fossero ben lungi dall'entrare nella storia della fotografia, mi è costato un pò dal punto di vista "affettivo-sentimentale" cederle.
Stessa cosa vale per le mie fotocamere autocostruite, sebbene ne abbia numerose e siano fondamentalmente dei rottami fatti di cianfrusaglie, ho sempre rifiutato di venderle a chi me le ha chieste.
In genere non sono affezionato alle cose, ma ci sono casi particolari, per esempio potrei prestare tranquillamente il mio appartamento, la mia autovettura, i miei strumenti, le mie fotocamere, ma sono estremamente riluttante a prestare un libro, sono gelosissimo di quelli :)
Un grande saluto
Utente cancellato Utente cancellato Messaggio 17 di 26
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grazie Vincenzo
lo stesso tuo discorso sui libri vale anche per me...
ne ho portati una cinquantina alla mia bblioteca, servivano a dei ragazzi di un liceo, letture dei classici consigliati dai prof, ma se credi li ho tutti catalogati e prestati solo alla lettura, nonme ne sarei separata per niente al mondo. L'altro giorno me li sono fatti su tutti in una sporta e me li sono riportati a casa e risistemati nella mia vecchia libreria:))) avevo quasi paura di lasciarli abbandonati per troppo tempo...
ciao a presto:)
Rosalba P. Rosalba P. Messaggio 18 di 26
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Difficile dire..
nella tua silenziosa presenza sei esempio, stimolo, faro..
La tua fotografia è autentica, non fa chiacchiere, non ammicca, non mente..
è prosa e poesia..
Solo stima la mia.
niente domande..credo bastino quelle che di solito ti faccio e alle quali sempre rispondi con generosa pazienza
Maurizio Moroni (UKPhoto) Maurizio Moroni (UKPhoto)   Messaggio 19 di 26
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Grazie a te Vincenzo per l'interessante ed esaustiva risposta. Ancora complimenti per la tua ricerca e ovviamente buone feste! :)
Alice Nardini Alice Nardini Messaggio 20 di 26
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Non ho domande da fare, voglio solo fare i complimenti a Vincenzo che è stato forse il primo fotografo che mi colpì quando entrai in Fotocommunity. Da allora è un punto di riferimento. Ammiro le sue opere, le sue sperimentazioni e l'atmosfera malinconica che riesce a rendere coi suoi scatti. Tanta, tanta stima!!
Utente cancellato Utente cancellato Messaggio 21 di 26
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io invece una domanda te la faccio facendo riferimento alle tue foto, permettimi, "ghirriane" (forse le mie preferite delle tue)... quel contatto profondamente affettivo con i luoghi semplici fatti propri con un occhio che non inclina al pittoresco e neppure allo straordinario oltre che la tua fotografia hanno modificato il tuo rapporto personale con quello che ti sta attorno? E sottolineo " quello " riferito all'oggetto e non un ipotetico " chi " rivolto alla persona come soggetto principale del fare fotografia.
in ghirri la voluta mancanza del rapporto fotografico con la persona porta quasi a pensare che lo spazio della sua fotografia sia assolutamente personale, null'altro serve nel rapporto intimo tra luogo e fotografo... uno spazio a metà strada tra il fantastico ed il sospeso ... un luogo dove ben si addice la sua famosa " bello qui non è vero? . Domanda posta soprattutto a se stesso più che agli altri.
Quale è quindi il tuo più intimo rapporto con il luogo ghirriano .... anche tu alla fine sussurri quella bellissima frase?

e poi un'altra domandina: credi che vi possa essere una evoluzione della visione di Ghirri determinata dalla contingente espressività ( spesso falsa o meglio falsata) della tecnologia digitale ?
Vincenzo Caniparoli Vincenzo Caniparoli Messaggio 22 di 26
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@: V.O.G.
Ciao, scusa il ritardo nella risposta.

Ho affermato, qui, che la mia fotografia è stata certamente, profondamente, modificata da influenze "ghirriane", ed in ogni caso, anche se non lo avessi affermato, sarebbe stato molto semplice risponderti; se però questa influenza abbia modificato il rapporto con "quello" che mi circonda è una domanda che non mi sono mai posto, ed è quindi interessante provare a farlo adesso.
Risposta secca?
Si, inevitabilmente.
Questo perchè ritengo che mi abbia innanzitutto portato a mettere da parte certe abitudini di ragionamento astratte e modelli mentali acquisiti, a mettere lo sguardo "al di fuori" e osservare "attraverso".
Con questo nuovo approccio, anche nei confronti della fotocamera, si è sviluppata quella che potrei descrivere adesso, superficialmente, come una sorta di seconda vista che muta la percezione e l'abitudine ai punti di vista acquisiti.
Questa "doppia visione" ha sicuramente modificato il mio rapporto con quello che mi sta attorno, ha sospeso in uno spazio indefinito tutte le rappresentazioni definite della così detta realtà.

Non è escluso che la visione, in senso di "visivo" (non concettuale) di Ghirri possa avere una sua evoluzione, ma non credo che questa possa dipendere dal mezzo, ed in ogni caso dipende da cosa intendiamo per evoluzione e con quale attinenza a quella originale dell'autore.
Non credo che la sua visione possa evolversi con maquillages indotti dall'espressività del mezzo, il gesto estetico e formale è compreso nell'atto di fotografare, a prescindere dal mezzo.
Credo che Ghirri stesso non avrebbe escluso a priori l'utilizzo del mezzo digitale, anzi, ma non sono per niente sicuro che egli l'avrebbe definitivamente adottato; forse l'avrebbe abbandonato a causa dell' "iperrealismo" introdotto dal mezzo digitale stesso.
Vincenzo Caniparoli Vincenzo Caniparoli Messaggio 23 di 26
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@: Tutti

Buone feste!
Utente cancellato Utente cancellato Messaggio 24 di 26
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concordo sul fatto che ghirri da ricercatore avrebbe comunque adottato la nuova tecvologia ma non capisco perchè molti utilizzino la sua estetica solo perchè è più semplice ottenere un certo tipo di immagine attraverso l'uso del digitale . mi pare che il digitale abbia introdotto una estetica di tipo ghirriano senza che a questa faccia riferimento un pensiero estremamente concettuale alla sua base. è in questo senso che credo che il modo di vedere di ghirri abbia la più facile presa sul comune perchè da un certo punto di vista è abbastanza facile ottenere quel tipo di immagine è estremamente difficile invece realizzarle seguendo uno schema introdotto dal pensiero.
Vincenzo Caniparoli Vincenzo Caniparoli Messaggio 25 di 26
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Non so se il digitale faciliti a raggiungere un certo tipo di estetica, da parte mia posso solo dire che trovo più facile ottenere un certo tipo di risultato con la pellicola, sviluppo, stampo, oppure scansiono il negativo e stampo, ma il risultato che voglio è già lì bello e pronto senza doverci rimettere le mani in postproduzione.
Certo, con il digitale i tempi saranno più brevi, ma poi ci sarà da perder tempo in postproduzione con il rischio di non avere sempre un risultato perfettamente omogeneo.
Sulla concettualità carente sono d'accordo.
Credo che l'uscita in commercio di un libro come "Lezioni di fotografia" abbia avuto risvolti positivi e negativi.
Il libro, è vero, ha aiutato sicuramente la grande massa a conoscere un autore importantissimo come Ghirri, autore che fino ad allora era quasi sconosciuto ai più, ma è anche vero che il libro abbia portato un certo tipo di "audience" a scimmiottare la sua estetica e a riassumere troppo semplicisticamente l'aspetto concettuale.
E' molto facile cadere nel banale cercando di " riprodurre " il pensiero di un autore estremamente concettuale come Ghirri ricorrendo e soffermandosi esclusivamente su un certo tipo di idioma estetico.
Certo, è già qualcosa, ma è solo scalfire la superficie.
Non si può fare una foto ad una spiaggia semideserta, o un palo della luce ( per esempio) , inquadrare centralmente ( magari neanche, ma ottenere ciò tagliando ad hoc il frame) desaturare, e pensare di aver fatto una foto "ghirriana" ( che fa molto figo ora come ora, ma qualche anno fa eri preso a pernacchie).
Bisogna andare più a fondo.
Intendiamoci, con tutto ciò, non dico che io ho catturato, so catturare o catturo l'estetica e il pensiero di questo eccezionale fotografo, me ne guardo bene, non mi passa minimamente per la testa, neanche per scherzo lo affermerei; dico solo che non si arriva a niente se non si guardano le sue immagini davanti... e dietro.
Questo ovviamente non vale solo per Ghirri, ma per tutti gli autori( noi comuni mortali inclusi), concettuali a maggior ragione.
Utente cancellato Utente cancellato Messaggio 26 di 26
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Com'è che non mi ero ancora imbattuta nelle tue immagini? Fa male cominciare un nuovo anno sentendosi una perfetta imbecille. :-(
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