01.10.12, 23:44
Messaggio 16 di 30
Grazie a Luca! (mancava la chiusura della mia risposta :)
@ e ora grazie a Gino per l'approfondimento!
La ricerca del significato nascosto (al di là dell'ovvio e immediato) attraverso l'immagine non può essere "conoscenza", perché tale significato non è mai definito con precisione o compiutamente spiegato. Credo non si possa sperare di definirlo o di spiegarlo. La visualizzazione dello stesso in immagine se vogliamo rappresenta un limite. L'immagine in questo senso è possibile, ma non sarà mai compiuta in verità, in una conoscenza che rivela. La riflessione su di me sarà sempre incompleta ed incompiuta. La verità, la rivelazione è però l'obiettivo necessario. La conoscenza è essere in situazione, operare, agire, conoscere. Cerchiamo il valore, l'ideale orientativo mai raggiungibile perché è dell'uomo l'aspetto conoscitivo, rimane uno dei modi d'essere dell'uomo. Il rischio è quello di aprirsi alla propria nullità e al fondamento nullo del proprio progetto ed ecco quel sentimento indefinito di inquietudine di cui sopra, ma questo fa tutt'uno con la presa di coscienza della libertà.
@ e ora grazie a Gino per l'approfondimento!
La ricerca del significato nascosto (al di là dell'ovvio e immediato) attraverso l'immagine non può essere "conoscenza", perché tale significato non è mai definito con precisione o compiutamente spiegato. Credo non si possa sperare di definirlo o di spiegarlo. La visualizzazione dello stesso in immagine se vogliamo rappresenta un limite. L'immagine in questo senso è possibile, ma non sarà mai compiuta in verità, in una conoscenza che rivela. La riflessione su di me sarà sempre incompleta ed incompiuta. La verità, la rivelazione è però l'obiettivo necessario. La conoscenza è essere in situazione, operare, agire, conoscere. Cerchiamo il valore, l'ideale orientativo mai raggiungibile perché è dell'uomo l'aspetto conoscitivo, rimane uno dei modi d'essere dell'uomo. Il rischio è quello di aprirsi alla propria nullità e al fondamento nullo del proprio progetto ed ecco quel sentimento indefinito di inquietudine di cui sopra, ma questo fa tutt'uno con la presa di coscienza della libertà.
Finalmente son riuscita a leggermi l'intervista con la dovuta calma e concentrazione.
Come molti ho potuto assaporare le immagini di Marcella, ora posso anche capirne il "perchè"..più intuirlo che capirlo, 'che poesia ed emozione parlano più all'inconscio che al conscio...
Vado a rileggermi l'intervista, ma intanto ti ringrazio d'avermene dato la possibilità ;-)
Come molti ho potuto assaporare le immagini di Marcella, ora posso anche capirne il "perchè"..più intuirlo che capirlo, 'che poesia ed emozione parlano più all'inconscio che al conscio...
Vado a rileggermi l'intervista, ma intanto ti ringrazio d'avermene dato la possibilità ;-)
02.10.12, 22:38
Messaggio 18 di 30
Ciao ragazza!
allora ... leggo nelle tue fotografie la ricerca di annullare tutto quello che crea confini, elimini la dimensione spazio-temporale, resta l'oggetto e/o soggetto, addirittura il bordo della fotografia sembra essere impedimento ... la partenza è quasi sempre un'atmosfera vuota, da riempire, poi ... è necessità che rientra nel contrappunto poetico? ... altra curiosità ... noto che spesso non dai titoli, a volte sì a volte no ... per te rappresenta un limite? quando è necessario, se è necessario?
allora ... leggo nelle tue fotografie la ricerca di annullare tutto quello che crea confini, elimini la dimensione spazio-temporale, resta l'oggetto e/o soggetto, addirittura il bordo della fotografia sembra essere impedimento ... la partenza è quasi sempre un'atmosfera vuota, da riempire, poi ... è necessità che rientra nel contrappunto poetico? ... altra curiosità ... noto che spesso non dai titoli, a volte sì a volte no ... per te rappresenta un limite? quando è necessario, se è necessario?
03.10.12, 11:35
Messaggio 19 di 30
@ Grazie Alessandro!
Dopo quello che hai considerato, hai scritto: "... poi ... è necessità ...". Ne approfitto per raccogliere delle riflessioni che mi sono care. Innanzitutto quello che mi muove è il piacere delle immagini. Pensare qualcosa ed eseguirla con libertà è fantastico. fantastico perché con l'immagine possiamo concretizzare la realtà sensibile (qui il contrappunto poetico). Togliere, eliminare, ridurre al minimo ma nello stesso tempo focalizzare sull'oggetto e/o soggetto aiuta la penetrazione psicologica (v. l'uso dei simboli); è il desiderio di collocare tutto dentro un mio spazio immaginario, il tentativo è quello di raccogliere frammenti d'immaginazione. Tutti abbiamo bisogno di significati, in forme diverse li ricerchiamo, è una necessità. Come ho scritto sopra, è anche mia la sensazione che il significato non è mai compiutamente spiegato. Vogliamo spiegare tutto, possedere tutto in conoscenza, ma nello stesso tempo perdiamo e distruggiamo, un po' come conoscere e negare, dopo bisogna sempre ripartire. E' il dubbio che ci spinge. Personalmente, quel che poi mi rimane, è il piacere della sospensione e certe immagini (di autori che stimo) rimangono sospese in qualche significato.
Ora i titoli. Pero! Anche qui non è semplice.
Si sa, è proprio della fotografia concettuale il binomio foto e titolo (anche testo molto spesso) questo perché l'immagine e il titolo (o testo) crea una dialettica, in un certo senso si ridefinisce quanto l'immagine mostra, ma è una bella trappola mentale perché ci spinge ad interrogarci sempre più a fondo. Io sono pigra, molto spesso li salto, ma so che ci sono. Però alle volte non scrivo niente perché ho sempre quella tentazione di aspettare il significato altrui. Sono follemente innamorata dei titoli, più che necessari. Difficilissimi da gestire.
Dopo quello che hai considerato, hai scritto: "... poi ... è necessità ...". Ne approfitto per raccogliere delle riflessioni che mi sono care. Innanzitutto quello che mi muove è il piacere delle immagini. Pensare qualcosa ed eseguirla con libertà è fantastico. fantastico perché con l'immagine possiamo concretizzare la realtà sensibile (qui il contrappunto poetico). Togliere, eliminare, ridurre al minimo ma nello stesso tempo focalizzare sull'oggetto e/o soggetto aiuta la penetrazione psicologica (v. l'uso dei simboli); è il desiderio di collocare tutto dentro un mio spazio immaginario, il tentativo è quello di raccogliere frammenti d'immaginazione. Tutti abbiamo bisogno di significati, in forme diverse li ricerchiamo, è una necessità. Come ho scritto sopra, è anche mia la sensazione che il significato non è mai compiutamente spiegato. Vogliamo spiegare tutto, possedere tutto in conoscenza, ma nello stesso tempo perdiamo e distruggiamo, un po' come conoscere e negare, dopo bisogna sempre ripartire. E' il dubbio che ci spinge. Personalmente, quel che poi mi rimane, è il piacere della sospensione e certe immagini (di autori che stimo) rimangono sospese in qualche significato.
Ora i titoli. Pero! Anche qui non è semplice.
Si sa, è proprio della fotografia concettuale il binomio foto e titolo (anche testo molto spesso) questo perché l'immagine e il titolo (o testo) crea una dialettica, in un certo senso si ridefinisce quanto l'immagine mostra, ma è una bella trappola mentale perché ci spinge ad interrogarci sempre più a fondo. Io sono pigra, molto spesso li salto, ma so che ci sono. Però alle volte non scrivo niente perché ho sempre quella tentazione di aspettare il significato altrui. Sono follemente innamorata dei titoli, più che necessari. Difficilissimi da gestire.
03.10.12, 11:36
Messaggio 20 di 30
Un super grazie a te Rosalba!
Sono una gioia per gli occhi e per l'anima le tue immagini...lo stesso vale per le parole che ho letto..
Grazie per quello che fai per la Fotografia.
Grazie per quello che fai per la Fotografia.
03.10.12, 14:17
Messaggio 22 di 30
@ Cristian
Trovo importante il tuo sottinteso pensiero. Siamo qui, in questa comunità, ci osserviamo e dunque impariamo, condividiamo la nostra passione. Ci sono fotografi e amateur come me, abbiamo la fortuna di ammirare la fotografia d'Autore, la qualità. Ognuno di noi può lasciare traccia delle proprie passioni (sarebbe stupido chiudere tutto nel cassetto). Queste interviste, ma anche le minigare, le sfide, i concorsi, la rubrica i grandi maestri ... possono essere veicoli eccellenti di trasmissione della conoscenza. Sono i contenuti che costruiscono un "luogo virtuale". Grazie.
Trovo importante il tuo sottinteso pensiero. Siamo qui, in questa comunità, ci osserviamo e dunque impariamo, condividiamo la nostra passione. Ci sono fotografi e amateur come me, abbiamo la fortuna di ammirare la fotografia d'Autore, la qualità. Ognuno di noi può lasciare traccia delle proprie passioni (sarebbe stupido chiudere tutto nel cassetto). Queste interviste, ma anche le minigare, le sfide, i concorsi, la rubrica i grandi maestri ... possono essere veicoli eccellenti di trasmissione della conoscenza. Sono i contenuti che costruiscono un "luogo virtuale". Grazie.
04.10.12, 07:18
Messaggio 23 di 30
Riuscire a trasformare, anche se forse solo in minima parte, quello che si "immagina" in qualcosa da poter mostrare a tutti la trovo una cosa molto complicata. Per questo, come sai, ho una profonda ammirazione per quello che fai e per come lo fai. In questo momento non riesco a frequentare il sito, ma ho cominciato a leggere e non ho potuto smettere, quindi complimenti a Lucy per aver tirato fuori interessanti concetti dalla tua mente, e grazie a te per la condivisione, sono contento di averti incontrata sul mio cammino, grazie!
04.10.12, 11:43
Messaggio 24 di 30
@ Grazie Antonio
Sì, è quello che per me significa fotografia: ideazione e combinazione di elementi, sono i suggerimenti dell'immaginazione della fantasia.
Sì, è quello che per me significa fotografia: ideazione e combinazione di elementi, sono i suggerimenti dell'immaginazione della fantasia.
Vorrei rivolgere i miei complimenti a Marcella, per la speciale capacita' di tradurre pensiero in verbo.
Traghettare "reperti intimi" dall' inconscio al conscio, nella stessa maniera di come quando realizza la sua fotografia, dimostra tutta la sua seria capacita' di mostrare un percorso artistico, frutto dell' impegno non casuale, ma ricerca, passione, dedizione. Marcella riesce a trasportare il lettore dentro se stesso, imponendogli di indagare tra i piu' nascosti meandri della sua anima e, per riflesso, in quella di un immaginario collettivo.
Un plauso particolare anche a Lucy, che con capacita' disarmante, riesce attraverso i suoi quesiti a costruire e ricostruire un percorso introspettivo dell' intervistato, dove nulla e' lasciato al caso; ogni successiva domanda potrebbe stimolare come risposta, la negazione di quanto appena chiarito nella precedente, ma tutto sembra sempre avere, un unico filo conduttore. Lucy si pone davanti all' intervistato, come uno specchio delle nostre brame... e se non siamo belli come vorremmo la colpa e' solo nostra.
Gianpaolo
Traghettare "reperti intimi" dall' inconscio al conscio, nella stessa maniera di come quando realizza la sua fotografia, dimostra tutta la sua seria capacita' di mostrare un percorso artistico, frutto dell' impegno non casuale, ma ricerca, passione, dedizione. Marcella riesce a trasportare il lettore dentro se stesso, imponendogli di indagare tra i piu' nascosti meandri della sua anima e, per riflesso, in quella di un immaginario collettivo.
Un plauso particolare anche a Lucy, che con capacita' disarmante, riesce attraverso i suoi quesiti a costruire e ricostruire un percorso introspettivo dell' intervistato, dove nulla e' lasciato al caso; ogni successiva domanda potrebbe stimolare come risposta, la negazione di quanto appena chiarito nella precedente, ma tutto sembra sempre avere, un unico filo conduttore. Lucy si pone davanti all' intervistato, come uno specchio delle nostre brame... e se non siamo belli come vorremmo la colpa e' solo nostra.
Gianpaolo
04.10.12, 16:13
Messaggio 26 di 30
Ho letto la tua intervista,i commenti dei piani superiori mi trovano assolutamente d'accordo.
Passo spesso dalle tue parti e ogni volta ammiro in silenzio la tua ricerca che è una grande miscela di
poesia legata ad una grande visione.
Sono lavori che attraggono e distolgono con grande sollievo dal solito panorama.
Non ho domande da porti....., le risposte sono nei tuoi lavori.
I miei complimenti.
Passo spesso dalle tue parti e ogni volta ammiro in silenzio la tua ricerca che è una grande miscela di
poesia legata ad una grande visione.
Sono lavori che attraggono e distolgono con grande sollievo dal solito panorama.
Non ho domande da porti....., le risposte sono nei tuoi lavori.
I miei complimenti.
..........io rimango affascinata completamente dal tuo modo di esprimere arte...........
le tue "fotografie" sono un film.........rapiscono..........e poi inglobano lo spettatore con tutti i sensi possibili.................e anche quelli "impossibili" cioè quelli che esistono solo nella nostra mente........
grazie Mercella
le tue "fotografie" sono un film.........rapiscono..........e poi inglobano lo spettatore con tutti i sensi possibili.................e anche quelli "impossibili" cioè quelli che esistono solo nella nostra mente........
grazie Mercella
05.10.12, 09:00
Messaggio 28 di 30
@ Grazie Gianpaolo
.... sono parole preziose quelle che scrivi ... l'attenzione (anche mia) è sempre rivolta a non distrarsi mai dalle domande ...
(Lucy è, strepitosamente, Lucy è)
.... sono parole preziose quelle che scrivi ... l'attenzione (anche mia) è sempre rivolta a non distrarsi mai dalle domande ...
(Lucy è, strepitosamente, Lucy è)
05.10.12, 09:07
Messaggio 29 di 30
@ Grazie P
Conoscendo e ammirando i tuoi lavori, sono sicura che anche tu ricerchi un po' il sollievo in quella sospensione che a me piace tanto e di cui scrivevo sopra.
Conoscendo e ammirando i tuoi lavori, sono sicura che anche tu ricerchi un po' il sollievo in quella sospensione che a me piace tanto e di cui scrivevo sopra.
05.10.12, 09:34
Messaggio 30 di 30
@ Ambra
... grazie,
sei sempre precisa, nitida e così efficace in quello che proponi ... quando si incontrano capacità espressive diverse è davvero bello condividerle.
... grazie,
sei sempre precisa, nitida e così efficace in quello che proponi ... quando si incontrano capacità espressive diverse è davvero bello condividerle.