@ Carlo
la piccola premessa è che amo profondamente la fotografia in tutte le su espressioni (quasi tutte dai ...).
Per questo motivo il divario preferenziale tra i due generi, lo sento abbastanza breve. Come ho già detto, per me fotografare è passione, ma anche professione ... quindi la "realizzazione" ha ovviamente un doppio aspetto facilmente comprensibile, ma è anche vero che difficilmente consegno un lavoro se questo non è molto in sintonia con quello che mi appartiene.
Circa il "cosa dire" .. mi ripeto, ma credo che un minimo di base (meglio se abbondante) sia determinante al fine di ottenere risultati e/o crescita. Non si dovrebbe mai smettere di osservare attentamente il lavoro altrui. Parlo dei Maestri, ma anche delle fotografie "normali" ...
Poco tempo fa ad Artefiera mi sono fermato a guardare una fotografia della quale non riuscivo minimamente a percepire il senso. Era un paesaggio urbano con automobili, palazzi, persone ecc ... niente seghe mentali su regole dei terzi e orizzonti leggermente pendenti a destra piuttosto che a sinistra ... era esposta e in vendita ad un prezzo che non capivo (diverse migliaia di euro ... mi spiace ma non ricordo l'autore). La reazione immediata è stata quasi di superiorità e volevo andarmene, ma c'era qualcosa che mi tratteneva e mi portava a cercare quel senso nascosto. Inutile dire che non c'ho capito una fava e sono rimasto abbastanza coerente con la mia prima impressione. Una volta a casa però ci ho riflettuto sopra, ho cercato in rete tutte le massime espressioni incomprensibili di fotografia d'arte contemporanea (quella che non capivo) e a forza di guardare mi è sembrato di trovare in quelle immagini un filo conduttore ... erano effettivamente immagini "normali", talmente normali da poter essere chiamate Fotografia. Mi sono reso conto che quei banali rettangoli di contemporaneità avranno, tra cent'anni, la magia che ritroviamo oggi osservando immagini di inizio secolo ... immagini normali.
Forse sono uscito dal tema della domanda, ma volevo solo sottolineare l'importanza del guardare (per capire).
Capito questo, un giorno arriverà il "modo personale di esprimersi"
Grazie a te per aver seguito l'argomento.
la piccola premessa è che amo profondamente la fotografia in tutte le su espressioni (quasi tutte dai ...).
Per questo motivo il divario preferenziale tra i due generi, lo sento abbastanza breve. Come ho già detto, per me fotografare è passione, ma anche professione ... quindi la "realizzazione" ha ovviamente un doppio aspetto facilmente comprensibile, ma è anche vero che difficilmente consegno un lavoro se questo non è molto in sintonia con quello che mi appartiene.
Circa il "cosa dire" .. mi ripeto, ma credo che un minimo di base (meglio se abbondante) sia determinante al fine di ottenere risultati e/o crescita. Non si dovrebbe mai smettere di osservare attentamente il lavoro altrui. Parlo dei Maestri, ma anche delle fotografie "normali" ...
Poco tempo fa ad Artefiera mi sono fermato a guardare una fotografia della quale non riuscivo minimamente a percepire il senso. Era un paesaggio urbano con automobili, palazzi, persone ecc ... niente seghe mentali su regole dei terzi e orizzonti leggermente pendenti a destra piuttosto che a sinistra ... era esposta e in vendita ad un prezzo che non capivo (diverse migliaia di euro ... mi spiace ma non ricordo l'autore). La reazione immediata è stata quasi di superiorità e volevo andarmene, ma c'era qualcosa che mi tratteneva e mi portava a cercare quel senso nascosto. Inutile dire che non c'ho capito una fava e sono rimasto abbastanza coerente con la mia prima impressione. Una volta a casa però ci ho riflettuto sopra, ho cercato in rete tutte le massime espressioni incomprensibili di fotografia d'arte contemporanea (quella che non capivo) e a forza di guardare mi è sembrato di trovare in quelle immagini un filo conduttore ... erano effettivamente immagini "normali", talmente normali da poter essere chiamate Fotografia. Mi sono reso conto che quei banali rettangoli di contemporaneità avranno, tra cent'anni, la magia che ritroviamo oggi osservando immagini di inizio secolo ... immagini normali.
Forse sono uscito dal tema della domanda, ma volevo solo sottolineare l'importanza del guardare (per capire).
Capito questo, un giorno arriverà il "modo personale di esprimersi"
Grazie a te per aver seguito l'argomento.
@ Luca
Parlando di fotografia artistica l'importanza della prima azione è, secondo me, palese ... in un certo senso trovi la conferma di quanto dico in quel breve aneddoto riportato nella risposta data a Carlo.
La fotografia è però anche risultato ... citando ancora la Action Painting, è certo importante sapere dove porsi e quando (o come) gettare il colore, ma è altresì importante una armonia nel risultato senza il quale non ci sarebbe espressione.
Un altro breve aneddoto abbastanza coerente .. non Pollock, ma Joan Mirò ... lavori elementari, quasi paragonabili agli scarabocchi dei bambini ... ci ho provato, in fondo erano talmente semplici (un po' come la fotografia di Artefiera) che sicuramente era facile copiare quello stile ... non parlo di riprodurre, ma di dipingere qualcosa di simile. Beh, mica poi così facile e in realtà c'erano sempre troppi particolari, o troppo pochi .. così veniva a mancare l'armonia del risultato.
Questo è il contenuto che non è dato vedere immediatamente.
Se invece vogliamo parlare di fotografia commerciale (e per commerciale intendo anche una certa massificazione amatoriale magari non retribuita, ma certamente atta a pubblicizzare qualcuno o qualcosa) .... no dai, non parliamone :-)
Parlando di fotografia artistica l'importanza della prima azione è, secondo me, palese ... in un certo senso trovi la conferma di quanto dico in quel breve aneddoto riportato nella risposta data a Carlo.
La fotografia è però anche risultato ... citando ancora la Action Painting, è certo importante sapere dove porsi e quando (o come) gettare il colore, ma è altresì importante una armonia nel risultato senza il quale non ci sarebbe espressione.
Un altro breve aneddoto abbastanza coerente .. non Pollock, ma Joan Mirò ... lavori elementari, quasi paragonabili agli scarabocchi dei bambini ... ci ho provato, in fondo erano talmente semplici (un po' come la fotografia di Artefiera) che sicuramente era facile copiare quello stile ... non parlo di riprodurre, ma di dipingere qualcosa di simile. Beh, mica poi così facile e in realtà c'erano sempre troppi particolari, o troppo pochi .. così veniva a mancare l'armonia del risultato.
Questo è il contenuto che non è dato vedere immediatamente.
Se invece vogliamo parlare di fotografia commerciale (e per commerciale intendo anche una certa massificazione amatoriale magari non retribuita, ma certamente atta a pubblicizzare qualcuno o qualcosa) .... no dai, non parliamone :-)
04.09.12, 21:19
Messaggio 18 di 23
.............. massificazione amatoriale magari non retribuita........
Non so il motivo ma mi ci trovo dentro in pieno in questa tua affermazione...( il motivo in realtà lo conosco benissimo)
nasco con il digitale e in questa era di massificazione fotografica....e chiedo a te perche non parlarne?
Si molti credono che fotografare sia inquadrare ,premere il pulsantino ed il gioco è fatto, ma ci sono tantissimi che s'impegnano e hanno voglia di capire conoscere, approfondire, crecando di mettere in pratica ciò che osservano (come prima hai suggerito)
e credo meritino considerazione se non altro per i sudetti motivi.
Quindi dico....parliamone........penso che ogni fotoamatore che mette le priprie " fotografie " (alcune riuscite altre molto meno)
lo fà per pubblicizzare se stesso esattamente come fanno i professionisti non lo credi anche tu?
Preciso che non c'è polemica ma solo desiderio di conoscere i punti di vista diversi, solo in questo modo si può ragionare e nel caso cambiare parere, che ne dici?
Ciao e grazie per la bella risposta di prima, anche se leggermente deviata dalla sua originaria destinazione :-))
Non so il motivo ma mi ci trovo dentro in pieno in questa tua affermazione...( il motivo in realtà lo conosco benissimo)
nasco con il digitale e in questa era di massificazione fotografica....e chiedo a te perche non parlarne?
Si molti credono che fotografare sia inquadrare ,premere il pulsantino ed il gioco è fatto, ma ci sono tantissimi che s'impegnano e hanno voglia di capire conoscere, approfondire, crecando di mettere in pratica ciò che osservano (come prima hai suggerito)
e credo meritino considerazione se non altro per i sudetti motivi.
Quindi dico....parliamone........penso che ogni fotoamatore che mette le priprie " fotografie " (alcune riuscite altre molto meno)
lo fà per pubblicizzare se stesso esattamente come fanno i professionisti non lo credi anche tu?
Preciso che non c'è polemica ma solo desiderio di conoscere i punti di vista diversi, solo in questo modo si può ragionare e nel caso cambiare parere, che ne dici?
Ciao e grazie per la bella risposta di prima, anche se leggermente deviata dalla sua originaria destinazione :-))
Carlo … chiedo scusa. Non era mia intenzione risultare poco garbato. Per non generalizzare (che sarebbe sciocco) ho preceduto la frase con le parole “una certa” .
L’ho scritta in risposta alla domanda di Luca e mi spiego … si parlava di “importanze” senza distinzione tra azione e risultato e nella prima parte della risposta parlavo di questo con riferimento alla fotografia d’arte, poi ho specificato “commerciale” e parlavo proprio di fotografia commerciale; pubblicità , tanto per dirne una. Anche in questo settore ci sono fotografi alle prime/primissime armi, il più delle volte nemmeno pagati .. mi riferivo a questa massificazione ed era di questi risultati che non volevo parlare ☺
Probabilmente non mi sono espresso alla perfezione … la fretta , il telefono ..ecc …
Credimi Carlo, ho estrema considerazione per le persone che hai citato … dico davvero e mi scuso ancora per il malinteso.
L’ho scritta in risposta alla domanda di Luca e mi spiego … si parlava di “importanze” senza distinzione tra azione e risultato e nella prima parte della risposta parlavo di questo con riferimento alla fotografia d’arte, poi ho specificato “commerciale” e parlavo proprio di fotografia commerciale; pubblicità , tanto per dirne una. Anche in questo settore ci sono fotografi alle prime/primissime armi, il più delle volte nemmeno pagati .. mi riferivo a questa massificazione ed era di questi risultati che non volevo parlare ☺
Probabilmente non mi sono espresso alla perfezione … la fretta , il telefono ..ecc …
Credimi Carlo, ho estrema considerazione per le persone che hai citato … dico davvero e mi scuso ancora per il malinteso.
05.09.12, 07:52
Messaggio 20 di 23
Credimi...non ho nulla da scusarti non ho mai pensato tu fossi offensivo, ho solo cercato ...con la mia domanda di conoscere meglio il tuo pensiero.
Questo forse è quello che succede non potendo guardarsi in faccia nel web,i malintesi si generano con più facilità.
E probabilmente sono io che devo scusarmi per aver creato i presupposti di questa situazione.
Non era mia intenzione!!!!:-))
Questo forse è quello che succede non potendo guardarsi in faccia nel web,i malintesi si generano con più facilità.
E probabilmente sono io che devo scusarmi per aver creato i presupposti di questa situazione.
Non era mia intenzione!!!!:-))
mi piace la tua concretezza.....si vede che campi di questo.-)
ma ovvio c'è tant'altro
volevo che mi chiarissi due punti
1) hai mai pubblicato qics di ...volgare...che sentivi tale o sospettavi...nell'accezione comune....ma NON per te?
...in altri termini...la volgarita...puo esere oggettiva..misurabile...?.esiste quella di serie ....A....B...C....?..l' intenzionalita....mi dici di piu.....-)??
2)...dici che l'autore è difficilmente nascondibile nelle sue opere.....io forse ho mal compreso....ma credo che chi legge un'opera...fotografa o pittorica..o..ecc...ebbene...vede se stesso.......e per conoscere veramete le cose come stanno...cercando di oggettivarle......deve...puo... solo parlarne con l'autore....-))....forse è molto ben nascosto... .........o no??
ma ovvio c'è tant'altro
volevo che mi chiarissi due punti
1) hai mai pubblicato qics di ...volgare...che sentivi tale o sospettavi...nell'accezione comune....ma NON per te?
...in altri termini...la volgarita...puo esere oggettiva..misurabile...?.esiste quella di serie ....A....B...C....?..l' intenzionalita....mi dici di piu.....-)??
2)...dici che l'autore è difficilmente nascondibile nelle sue opere.....io forse ho mal compreso....ma credo che chi legge un'opera...fotografa o pittorica..o..ecc...ebbene...vede se stesso.......e per conoscere veramete le cose come stanno...cercando di oggettivarle......deve...puo... solo parlarne con l'autore....-))....forse è molto ben nascosto... .........o no??
Ciao Andrea,
1) diciamo che mi è capitato di pubblicare alcune immagini delle quali non ero completamente soddisfatto … proprio perché, pur non vedendole volgari, sentivo molto percettibile il confine tra quello che vedevo io e quello che avrebbe potuto vedere qualcun altro … ma erano comunque immagini destinate a pubblicazioni “di settore” e per questo il mio timore poteva benissimo esser messo in secondo piano a vantaggio di quelle che, in quei casi, erano state le richieste editoriali.
Detto ciò, è ovvio che esiste una volgarità oggettiva … credo che su questo non si possa obiettare. L’ostentazione gratuita e fine a se stessa è sempre volgare anche a prescindere dai contenuti più o meno espliciti (l’ho già detto, ma questo è il mio pensiero) … esiste altresì la volgarità soggettiva e qua purtroppo non ci si può fare molto in quanto generata dai background culturali dei singoli
In quanto alla serie A, B o C credo sarebbe meglio parlare di buon senso … (cosa sarà poi il buon senso?? … mah !) … Pensa che qualche anno indietro un utente di questo sito dichiarò volgare e sollevò una polemica assurda circa la mia “Annunciazione” (è nella mia galleria). Era un giudizio palesemente scaturito dall suo “credo” religioso piuttosto che dalla immagine e dal suo significato.
Aggiungo che anche io sollevai una polemica notevole relativamente ad una foto che rappresentava lo sgozzamento di un maiale sulla pubblica piazza durante una festa di paese …. Ognuno ha una propria sensibilità e un proprio modo di vedere le cose … e per me vedere uccidere un animale da persone che mentre lo fanno ridono pure è molto più volgare di due gambe aperte (che, chi più chi meno, abbiamo visto tutti).
2) non so se ho capito perfettamente la domanda … cerco di rispondere comunque anche se credo in parte di averlo già fatto. Ho detto che è l’intenzione, più che l’autore, a non essere celabile ☺ Se volessi spiegarmi al meglio, dovrei portare ad esempio alcune immagini, ma non si può fare .. altrimenti interviene l’inquisitore e ci incatena in una stanza buia !! (sto scherzando .. ben venga questa forma di censura che se mancasse ci potrebbe portare ad una guerra civile). Però capita (a me) di trovarsi davanti a certe fotografie che non risulterebbero comprensibili nemmeno se chi le ha scattate ci scrivesse una tesi a corredo … e sfido chiunque a sostenere il contrario.
1) diciamo che mi è capitato di pubblicare alcune immagini delle quali non ero completamente soddisfatto … proprio perché, pur non vedendole volgari, sentivo molto percettibile il confine tra quello che vedevo io e quello che avrebbe potuto vedere qualcun altro … ma erano comunque immagini destinate a pubblicazioni “di settore” e per questo il mio timore poteva benissimo esser messo in secondo piano a vantaggio di quelle che, in quei casi, erano state le richieste editoriali.
Detto ciò, è ovvio che esiste una volgarità oggettiva … credo che su questo non si possa obiettare. L’ostentazione gratuita e fine a se stessa è sempre volgare anche a prescindere dai contenuti più o meno espliciti (l’ho già detto, ma questo è il mio pensiero) … esiste altresì la volgarità soggettiva e qua purtroppo non ci si può fare molto in quanto generata dai background culturali dei singoli
In quanto alla serie A, B o C credo sarebbe meglio parlare di buon senso … (cosa sarà poi il buon senso?? … mah !) … Pensa che qualche anno indietro un utente di questo sito dichiarò volgare e sollevò una polemica assurda circa la mia “Annunciazione” (è nella mia galleria). Era un giudizio palesemente scaturito dall suo “credo” religioso piuttosto che dalla immagine e dal suo significato.
Aggiungo che anche io sollevai una polemica notevole relativamente ad una foto che rappresentava lo sgozzamento di un maiale sulla pubblica piazza durante una festa di paese …. Ognuno ha una propria sensibilità e un proprio modo di vedere le cose … e per me vedere uccidere un animale da persone che mentre lo fanno ridono pure è molto più volgare di due gambe aperte (che, chi più chi meno, abbiamo visto tutti).
2) non so se ho capito perfettamente la domanda … cerco di rispondere comunque anche se credo in parte di averlo già fatto. Ho detto che è l’intenzione, più che l’autore, a non essere celabile ☺ Se volessi spiegarmi al meglio, dovrei portare ad esempio alcune immagini, ma non si può fare .. altrimenti interviene l’inquisitore e ci incatena in una stanza buia !! (sto scherzando .. ben venga questa forma di censura che se mancasse ci potrebbe portare ad una guerra civile). Però capita (a me) di trovarsi davanti a certe fotografie che non risulterebbero comprensibili nemmeno se chi le ha scattate ci scrivesse una tesi a corredo … e sfido chiunque a sostenere il contrario.
La tua fotografia è stimolante..la mia reazione di fronte a qualunque sia il genere che proponi è sempre di interesse e curiosità.. e se molte sono le domande che mi faccio sul come.. (che però in qualche modo.. può essere imitabile)
molte di più sono quelle sul perchè..
Penso in modo particolare alle polaroid.. alla manipolazione ..ogni nuova immagine è foriera di "perchè..?"
qualche tempo fa ti ho chiesto..quando una fotografia è finita?..e tu mi hai detto "quando la sento"..
e questa risposta mi è bastata..
ora però ho un'altra domanda: qual è, se c'è, il limite che se superi.. rende l' aggiungere ad una fotografia, togliere alla sua essenza..?
molte di più sono quelle sul perchè..
Penso in modo particolare alle polaroid.. alla manipolazione ..ogni nuova immagine è foriera di "perchè..?"
qualche tempo fa ti ho chiesto..quando una fotografia è finita?..e tu mi hai detto "quando la sento"..
e questa risposta mi è bastata..
ora però ho un'altra domanda: qual è, se c'è, il limite che se superi.. rende l' aggiungere ad una fotografia, togliere alla sua essenza..?